21 novembre

LE CHIESE RICORDANO...

ARMENI:
Ingresso nel Tempio della beata vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Presentazione della beata vergine Maria (calendario romano e ambrosiano)
Longino (I sec.), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (12 hatūr/ ḫedār):
Michele, arcangelo

LUTERANI:
Wolfang Capito (+ 1541), teologo a Strasburgo

MARONITI:
Presentazione della Vergine al Tempio

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Ingresso nel Tempio della santissima Madre di Dio
Sozomeno di Cipro (VII sec.) (Chiesa di Cipro)

SIRO-OCCIDENTALI:
Ingresso nel Tempio della vergine Maria (Chiesa siro-cattolica)

20 novembre

RABBI ΆQIVA (ca 50-135)
martire ebreo

In un giorno imprecisato dell'anno 135 dell'era volgare, muore a seguito delle torture subite per mano dei suoi carcerieri romani Rabbi Άqiva, felice di adempiere in tal modo il precetto della Torah: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze». Originario della Galilea, Άqiva nacque probabilmente attorno alla metà del I secolo, in una povera famiglia di 'am ha-arez. Mentre esercitava la professione di pastore, fu assoldato da un ricco proprietario terriero di Gerusalemme, il quale però si oppose fortemente al matrimonio di Άqiva con la propria figlia Rachele. I due furono così abbandonati all'estrema povertà, ma secondo la tradizione Rachele accettò di sposare Άqiva a condizione che questi si votasse totalmente allo studio della Torah. Egli passò allora 13 anni alla scuola di Lidda, e forse un tempo analogo in quella di Javneh, divenendo uno dei più grandi tannaim, e probabilmente il massimo studioso ebreo del suo tempo. Aperta una propria scuola a Benè Beraq, Άqiva si dedicò con grande umiltà al commento della Torah, e fu tra i più ardenti sostenitori della canonicità del Cantico dei cantici. Il suo grande amore per la Scrittura non gli impedì tuttavia di svolgere un'intensa attività a favore dei più poveri. Con la rivolta di Bar Kokhvà, iniziata nel 132, egli si unì a coloro che speravano fosse giunta l'era messianica. Άqiva fu imprigionato, perché non volle rinunciare a insegnare pubblicamente la Torah, a dispetto dei divieti imperiali. Egli poté così coronare con la morte un'esistenza interamente dedicata all'ascolto obbediente del Signore, fino a santificarne il Nome con il dono supremo della vita nel martirio.


TRACCE DI LETTURA

Allorché Rabbi Άqiva fu portato al supplizio, era il termpo di recitare lo Shema', e gli strappavano la carne con uncini di ferro, ed egli accettò il giogo del Regno dei cieli. Gli dissero allora i suoi discepoli: « O nostro maestro, fino a questo punto arrira la tua forza d'animo?». Egli rispose: «Per tutta la mia vita io ero turbato dal versetto biblico: "Con tutta la tua anima ", interpretandolo: "Anche se egli ti toglie l'anima". Io pensavo: quando avrò l'occasione per compiere ciò? Ora che ho l'occasione, non dovrei forse compiere tale precetto?». Ed egli prolungò la parola « Unico» fïnché non esalò l'anima, dicendo sempre la parola «Unico». Allora risuonò una voce celeste: «Beato Rabbi Άqiva che ha esalato l'anima con la parola "Unico "».
(Talmud babilonese, Berakhot 61b)


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Edmondo (+ 870), re degli Angli orientali, martire
Priscilla Lydia Sellon (+ 1876), ripristinatrice della vita religiosa nella Chiesa d'Inghilterra

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Crispino di Ecija (III sec.), vescovo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (1 hatūr/ ḫedār):
Anna, madre della vergine Maria
Pacomio (+ 346), monaco
Elsā', monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Bernwardo di HildeshIeim (+ 1022), vescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Vigilia dell'ingresso nel Tempio della santissima Madre di Dio
Gregorio il Decapolita (+ ca 862), monaco
Proclo (+ 446), arcivescovo di Costantinopoli
Dasio di Durostoro ( + 303), martire (Chiesa romena)

 

19 novembre

MATILDE DI MAGDEBURGO (ca 1208-1283)
testimone

Il monastero di Helfta fu nel XIII secolo un luogo di alta spiritualità e un ritrovo di grandi mistiche che trovavano alimento nella ruminazione quotidiana delle Scritture. Molte di loro non erano monache tradizionali, ma beghine rifugiatesi in monastero per le persecuzioni attuate contro il beghinaggio da parte soprattutto dei frati domenicani. Fra le beghine giunte a Helfta, la più celebre fu senz'altro Matilde di Magdeburgo. Poco si sa della sua vita. Nata intorno al 1208 nella diocesi di Magdeburgo, appartenente a una famiglia nobile, Matilde decise giovanissima di ritirarsi presso una comunità di beghine, cioè di donne che rifiutavano le tradizionali forme di vita religiosa, ma che desideravano vivere un'intensa vita interiore in piccoli nuclei ai bordi dei villaggi. Per trent'anni Matilde visse una profonda comunione con il Signore nella preghiera; non appena però, su ordine del confessore, si accinse a mettere per iscritto le proprie esperienze, iniziarono per lei i guai, soprattutto perché denunciava con molta franchezza la corruzione del clero di cui spesso era stata testimone. Nel 1261, dopo il sinodo domenicano di Magdeburgo contro le beghine, Matilde si rifugiò a Helfta, dove fu compagna di Matilde di Hackeborn e maestra di Gertrude di Helfta.
Nella pace di quel cenobio e nella compagnia di donne straordinarie, Matilde portò a termine la sua opera letteraria, le Rivelazioni, in cui raffigurava - con immagini tra le più belle della letteratura medievale - lo sprigionarsi della luce divina in un cuore che ha meditato per tutta la vita la parola di Dio. Matilde morì attorno al 1283, completamente cieca, ma con una vivida luce negli occhi del cuore. La data odierna è quella in cui Matilde è ricordata dalla Chiesa d'Inghilterra, lo stesso giorno in cui nel Calendario monastico si fa memoria di Matilde di Hackeborn.


TRACCE DI LETTURA

Ascolta, amore, ascolta con l'orecchio dello spirito, così cantano i nove cori angelici:
Noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai cercati nella tua umiltà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai mantenuti nella tua misericordia,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai onorati con la tua passione e la tua onta,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai condotti nella tua bontà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai ordinati nella tua sapienza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai protetti con la tua potenza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai santificati con la tua nobiltà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai illuminati nella tua confidenza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai innalzati nel tuo amore su tutte le creature.
(Matilde di Magdeburgo, La luce fluente della Divinità 1,6)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
per tua grazia Matilde,
riscaldata dal fuoco del tuo amore,
è divenuta una luce ardente
e splendente nella tua chiesa:
infiamma anche noi
con il medesimo spirito di disciplina e d'amore,
perché possiamo camminare
per sempre al tuo cospetto
come figli della luce.
Attraverso Gesù Cristo,
tuo Figlio nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE

Ct 8,6-7; Ap 19,1.5-9; Mt 11,25-30


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Hilda (+ 680), badessa di Whitby
Matilde, beghina di Magdeburgo, mistica

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Matilde di Hackeborn ( + 1299), vergine (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (10 hatūr/ ḫedār):
Sofia e 50 compagne di Edessa (+ ca 361), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Elisabetta di Turingia (+ 1231), benefattrice in Assia

MARONITI:
Ponziano (III sec.), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Abdia (VI sec. a.C.), profeta
Barlaam di Antiochia (+ ca 304), martire
Sinossi dei santi della Carelia (festa che cade il sabato tra il 31 ottobre e il 6 novembre del calendario giuliano)
Barlaam di Chutyn (+ 1192), monaco (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Elisabetta di Turingia, vedova

18 novembre

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Elisabetta d'Ungheria (+ 1231), principessa di Turingia, filantropa

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Dedicazione delle basiliche dei santi Pietro e Paolo, apostoli (calendario romano e ambrosiano)
Romano (+ 303 ca), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (9 hatūr/ ḫedār):
Concilio di Nicea (325)

LUTERANI:
Ludwig Hofacker (+ 1828), predicatore del Risveglio nel Württemberg

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Platone di Ancira e Romano di Cesarea (+ 303 ca), martiri
Giona (+ 1470), arcivescovo di Novgorod (Chiesa russa)

17 novembre

UGO DI LINCOLN (1140-1200)
pastore

Il 16 novembre del 1200 si spegne all'età di sessant'anni Ugo, monaco certosino e vescovo di Lincoln in Inghilterra. Nativo dei dintorni di Grenoble, Ugo era stato educato presso i canonici agostiniani di Villarbenoît, dove aveva emesso i voti religiosi. Desideroso di una vita più ritirata, a 25 anni egli ottenne di entrare nella Grande Chartreuse, dalla quale sarà presto inviato a presiedere la Certosa inglese di Witham, che versava in cattive condizioni. Eletto nel 1186 vescovo di Lincoln, allora la più grande diocesi inglese, Ugo accettò unicamente per obbedienza al suo priore, e si dedicò con tutto se stesso all'incarico pastorale ricevuto. Egli fece rifiorire a Lincoln la locale scuola teologica, e sovrintendette al restauro della cattedrale partecipando talvolta di persona ai lavori più pesanti. Uomo di grande compassione ed equilibrio, Ugo fu spesso chiamato a giudicare le cause più difficili. Per amore della giustizia non esitò a contrapporsi con franchezza ai re e ai confratelli nell'episcopato, senza mai serbare rancore o inimicizia verso nessuno. Si racconta che giunse a rischiare la propria incolumità personale per salvare dalla morte alcuni ebrei, ingiustamente accusati a seguito di un tumulto popolare. Ugo intervenne personalmente per curare i lebbrosi, e si batté perché anche i più poveri potessero avere una sepoltura dignitosa. Egli nutriva inoltre un profondo amore per la natura, ed è spesso raffigurato in compagnia del suo cigno addomesticato, che visse con lui nell'episcopio di Lincoln. Alla sua morte era conosciuto in tutta l'Inghilterra, e da nessuno era posta in discussione la sua santità.


TRACCE DI LETTURA

Con l'aiuto di molti uomini di valore che si scelse quali suoi consiglieri, il nuovo vescovo di Lincoln trasformò immediatamente la sua diocesi. Egli predicava la parola di Dio con vigore, obbedendo premurosamente ai comandi contenuti in essa e seguendo un celebre adagio della Scrittura: «Dov'è lo Spirito del Signore, là c'è libertà». Egli riprendeva con fermezza i peccatori, senza curarsi dell'importanza delle persone a cui si rivolgeva.
È poi impossibile ricordare adeguatamente la sua grande compassione e tenerezza verso gli amnalati, specie verso quanti soffrivano di lebbra. Egli li accudiva di persona, lavandone e asciugandone i piedi e baciandoli con affetto. E dopo averli ristorati, li colmava di doni, senza badare alla misura. In alcune residenze episcopali aveva fatto costruire ospedali, nei quali trovavano ricovero uomini e donne afflitti da simili mali.
Quando visitava i lebbrosi, era solito sedersi in mezzo a loro in una piccola stanza per confortare le loro anime con le sue parole delicate, e così alleviava le loro sofferenze con la sua tenerezza materna.
(Adamo di Eynsham, Vita di sant'Ugo di Lincoln)


PREGHIERA

O Dio,
tu hai concesso al tuo servo Ugo
una parola coraggiosa,
sapiente e gioiosa
e gli hai chiesto di ricordare
ai governanti di questo mondo
la disciplina di una vita santa:
dona anche a noi la grazia
di essere liberi e franchi
come lui al servizio del vangelo,
non confidando in altri che in Cristo,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE

Mi 6,6-8; 1Tim 6,11-16; Lc 9,51-56


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Ugo, vescovo di Lincoln

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Elisabetta d'Ungheria (+ 1231), religiosa (calendario romano e ambrosiano)
Acisclo (III o IV sec.), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (8 hatūr/ ḫedār):
I 4 animali incorporei dcll'Apocalisse

LUTERANI:
Jakob Böhme (+ 1624), mistico in Slesia
David Zeisberger (+ 1808), missionario presso gli indiani nordamericani

MARONITI:
Gregorio il Taumaturgo (+ ca 275), vescovo di Neocesarea

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Gregorio il Taumaturgo, vescovo di Neocesarea
Giusti del Santo Sepolcro (?), monaci (Chiesa georgiana)

 

16 novembre

GERTRUDE DI HELFTA (1256-1301/1302)
monaca

La chiesa cattolica fa oggi memoria di Gertrude, monaca del monastero di Helfta, in Sassonia. Entrata a soli cinque anni in monastero, Gertrude fu educata da maestre spirituali di grande valore, come Matilde di Hackeborn e Matilde di Magdeburgo. Alla loro scuola essa acquisì una profonda dimestichezza con tutte le dimensioni della vita interiore: lo studio, la lettura orante delle Scritture e la preghiera personale. Il suo più vivo desiderio divenne presto quello di poter accedere nel profondo del cuore per dimorarvi e incontrare Dio, il quale mediante lo Spirito si rende presente al credente nel Cristo misericordioso e amante. Grazie alla grande cultura e all'equilibrio interiore che aveva acquisito, Gertrude seppe mettere a frutto i suoi molti doni spirituali, evitando gli eccessi e le deviazioni in cui incorreranno altre mistiche dei secoli successivi. Dalle sue esperienze spirituali, infatti, messe per iscritto in parte da lei stessa e in parte da una consorella, trapela una dottrina profondamente sobria e biblica. Ritenuta in modo improprio un esempio di «cristocentrismo assoluto» nella vita spirituale, Gertrude fu in realtà una delle grandi cantrici dell'azione della Trinità divina nel cuore dei credenti e nella comunità ecclesiale.
Gertrude morì il 17 novembre del 1301 o 1302, ed è spesso raffigurata con un libro in mano, in atteggiamento orante, vestita da monaca cistercense, anche se il monastero di Helfta non appartenne probabilmente a nessuna delle grandi congregazioni del tempo.


TRACCE DI LETTURA

O amore, tu sei, nella santa Trinità, il dolcissimo bacio che unisce in modo così stretto il Padre al Figlio. Tu sei quel bacio di salvezza che la maestà divina ha impresso sulla nostra umanità mediante il Figlio. O dolcissimo bacio, fa' che questo piccolo granello di polvere non sia dimenticato dai tuoi legami: che io non sia privata del tuo contatto e della tua stretta, fino a divenire un solo spirito con Dio. Fammi sperimentare per davvero come sia delizioso abbracciare te, il Dio vivente, amore mio dolcissimo, dimorando in te, a te essere unita. O Dio amore, tu sei quanto di più caro io possieda; all'infuori di te, nel cielo come in terra, io non spero nulla, nulla voglio e nulla abita i miei desideri. Tu sei la mia vera eredità e ogni mia attesa, verso di te tende il mio fine e la mia intenzione.

(Gertrude di Hefta, Esercizio quinto)


PREGHIERA

Signore,
tu ti sei scelto e preparato una dimora
nel cuore di santa Gertrude;
per la sua preghiera,
dissipa l'oscurità dei nostri cuori
per far gustare anche a noi
la gioia della tua presenza
e della tua azione in tutti noi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Ef 3,14-19; Gv 15,1-8


LE CHIESE RICORDANO....

ANGLICANI:
Margherita (+ 1093), regina di Scozia filantropa, riformatrice della chiesa
Edmund Rich di Abingdon (+ 1240), arcivescovo di Canterbury

CATTOLICI D' OCCIDENTE:
Margherita di Scozia
Gertrude, vergine (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (7 hatūr/ ḫedār):
Giorgio di Alessandria (?), martire (Chiesa copta)
Dedicazione della chiesa di San Giorgio di Cappadocia a Lidda (IV sec.) (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Comenio-Jan Amos Komemský (+ 1670) vescovo dei Fratelli boemi

MARONITI:
Matteo, apostolo ed evangelista

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Matteo, apostolo ed evangelista

VETEROCATTOLICI:
Otmaro (+ 759), abate

15 novembre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Alberto Magno (+ 1283), vescovo e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)
Eugenio (VII sec.), vescovo di Toledo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (6 hatūr/ ḫedār):
Felice (+ ca 274), papa di Roma e martire (Chiesa copta)
Qwesqwām (Festa della santa Famiglia - Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Alberto Magno, dottore della chiesa a Parigi e a Colonia
Giovanni Keplero (+ 1630), naturalista in Austria

MARONITI:
Guryā, Šmūnā e Habīb di Edessa (+ ca 305), martiri
 
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Guryā, Šmūnā e Habīb, martiri e confessori
Paisij Veličkovskij (+ 1793), monaco (Chiesa romena)SIRO-OCCIDENTALI:
Šallīta (?), monaco
 
SIRO-ORIENTALI:
Rabban Mosè di Beṭ Ṣayyāré (+ 947), monaco (Chiesa assira)