Vangelo del giorno
20 febbraio 2025
Ci sono domande nella vita a cui non viene data risposta e questo accade anche nel dialogo con il Signore. Una delle domande che non trovano risposta è quella del male in tutte le sue forme. Di fronte a questo mistero che pure ben conosciamo e sperimentiamo dentro di noi e fuori di noi, i nostri perché si perdono nel silenzio e un’altra domanda ci raggiunge: “Tu, come reagisci dinanzi al male? Dinanzi alla zizzania, alla cattiveria, al male, alla sofferenza? Come vivi quella “dolce speranza” (Sap 12,19) che il Padre ha posto nel cuore dei suoi figli?
Vangelo della domenica
23 febbraio 2025
VII domenica nell’anno
Luca 6,27-38 (1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23)
di Luciano Manicardi
L’amore del nemico ha bisogno della preghiera per il nemico, ovvero di portare il nome e il volto di colui che fa il male e odia, davanti a Dio nella preghiera intima e silenziosa, per vedere quella persona nuovamente illuminata dalla luce che il Padre di tutti sa gettare anche su chi sfigura la propria umanità commettendo il male. Allora si può riuscire nella difficile impresa di cogliere il nemico come un fratello che il male ha allontanato da noi.