Vangelo del giorno
25 giugno 2022
Gli evangeli non sono semplici cronache di ciò che Gesù ha vissuto con i suoi discepoli. Certo intendono anche riferire con fedeltà e verità i gesti e le parole di Gesù, ma l’intenzione va al di là di questo: vogliono narrare l’inenarrabile. Come potrebbe infatti un essere umano raccontare la storia di un Dio che si fa uomo? È una contraddizione in termini. Eppure è ciò che fanno!
Vangelo della Domenica
26 giugno 2022
Luca 9,51-62
XIII Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
È il cammino che compiamo che plasma il nostro volto, che scolpisce la nostra faccia. La decisione di Gesù di andare fino in fondo al suo cammino si traduce nei lineamenti del volto, nella contrazione dei muscoli facciali, nel raccogliere le proprie energie e concentrarsi sul fine da perseguire e da cui non lasciarsi distogliere. Gesù diviene il suo cammino; il suo volto, cioè la sua unicità, si manifesta nella scelta fatta e nella decisione presa.