17 settembre 2023
Mt 18,21-35 (Sir 27,33-28,7)
XXIV domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Il perdono che Dio attua nel Figlio Gesù, il Messia, è incondizionato, unilaterale e radicale. Il perdono divino perdona l’imperdonabile. Come discepoli siamo posti di fronte alla paradossalità del perdono: esso è onnipotente nel senso che tutto può essere perdonato, ma anche infinitamente debole perché non è affatto detto che esso giunga a cambiare il cuore di chi lo riceve. In ogni caso, se non siamo responsabili del male che ci è stato fatto, diventiamo responsabili di ciò che facciamo del male che abbiamo subìto.
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3 settembre 2023
Mt 16,21-27 (Ger 20,7-9)
XXII domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Se il Signore è una passione, allora anche la crisi sarà un momento di verità della fede e della vocazione: questa è la sfida per i cristiani e per le chiese oggi, che conoscono scoraggiamento, stanchezza, smarrimento, grigiore, nella coscienza che una forma di chiesa è ormai morta e occorre inventarne un’altra. Ma seguire Cristo significa porre la propria vita nella sua vita per amore. Ciò che per amore si perde, in realtà non è perso, ma donato. E ciò che è donato per amore, è ritrovato nella relazione.
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10 settembre 2023
Mt 18,15-20 (Ez 33,1.7-9)
XXIII domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Nella comunità cristiana la correzione del fratello che cade nell’errore è una responsabilità connessa all’essere tutti membra dello stesso corpo. Nella correzione fraterna io rompo con l’individualismo che mi dissocia dall’altro e mi porta a pensare solo a me e alla mia “perfezione” individuale; assumendo il compito della correzione esco dall’indifferenza in cui mi riparo per proteggermi dal faticoso incontro con l’altro; con essa mostro di essere responsabile della santità del fratello e che il suo peccato è come se fosse mio.
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27 agosto 2023
Mt 16,13-20 (Is 22,19-23)
XXI domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
La domanda “chi è Gesù?” sollecita una risposta che nasca dal coinvolgimento personale che i discepoli hanno vissuto con Gesù, dalla vicinanza che hanno conosciuto, dalla quotidianità condivisa. Diventa anche per noi oggi una domanda sul nostro coinvolgimento con lui, sulla qualità della nostra relazione con lui, sulla nostra fede. Gesù non è semplicemente colui che fornisce risposte al vivere, ma è e resta anzitutto una domanda per il credente come per la chiesa nel suo insieme.
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