22 agosto 2025
Il testo del Vangelo odierno è un esempio tipico dell’arte narrativa di Matteo che si esprime in pienezza nel fare unità tra “cose nuove e cose antiche” affinché la Parola di Dio possa risuonare con autenticità in ogni luogo e in ogni tempo.
Continua la lettura
21 agosto 2025
La parabola che oggi la liturgia ci propone la troviamo solo nel Vangelo secondo Matteo e ci pone dinanzi al grande tema del perdono. Un tema tanto centrale e costitutivo del nostro essere discepoli del Signore Gesù quanto disatteso nell’annuncio e nella predicazione.
Continua la lettura
20 agosto 2025
Nel cuore del discorso di addio di Gesù ai suoi discepoli emerge la promessa: “Non vi lascerò orfani: verrò da voi” (v. 18).
Continua la lettura
19 agosto 2025
Tante pecore, una meno di cento, un piccolo patrimonio al tempo di Gesù. Lasciarle sole, per un tempo indefinito, con il rischio del furto o dell’attacco da parte di animali selvatici certamente è un’azione che dal punto del comune sentire sarebbe da ritenersi sconsiderata, come sarebbe da ritenere senza senno colui che la compie: un pastore privo di cognizione del patrimonio che ha in custodia.
Continua la lettura
18 agosto 2025
Giunto a Cafarnao (cf. Mt 17,24), Gesù è stimolato da una domanda dei discepoli a parlare della loro vita nel regno di Dio. Una domanda posta male, a partire da una logica diametralmente opposta alla logica di quel regno di cui vorrebbero sapere di più, e di cui forse già si sentono troppo facilmente appartenenti. Le loro parole rivelano il loro cuore: un cuore ancora troppo pieno del loro “io” e ancora troppo poco vuoto e disponibile all’accoglienza del dono di Dio.
Continua la lettura
16 agosto 2025
Gesù, dopo aver ascoltato, mentre era in preghiera sul monte, la voce di Dio chiamarlo “figlio amato”, trova in essa la libertà, la forza e l’urgenza di annunciare una seconda volta ciò che presto dovrà vivere: il suo essere consegnato nelle mani degli uomini, essere ucciso, e risuscitare: tre realtà una più sconvolgente dell’altra.
Continua la lettura
15 agosto 2025
La liturgia oggi festeggia il transito della Madre del Signore, festa chiamata Dormizione della Vergine Maria nelle chiese orientali, festa introdotta in tutto l’impero bizantino già dalla fine del VI secolo e che giunse qualche decennio più tardi in Occidente con il nome di Assunzione.
Continua la lettura
14 agosto 2025
Il racconto della Trasfigurazione è incastonato fra due brani in cui Gesù annuncia il suo destino di passione, morte e resurrezione. Al principio di questa rivelazione sta una domanda “cruciale” che egli rivolge ai suoi discepoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. Domanda prima rivolta alla folla e poi ai suoi compagni a lui più vicini, più intimi. A coloro che, ciascuno a suo modo, lui stesso ha chiamato alla sua sequela.
Continua la lettura
13 agosto 2025
“Se uno vuole venire dietro a me…”. C’è una volontà che viene anzitutto messa in campo in queste parole di Gesù. Un desiderio. Il desiderio personale non è certo l’ultima parola per il discepolo né forse la più importante, ma è essenziale che un desiderio ci sia, per quanto confuso e indistinto. All’inizio di ogni cammino di sequela non c’è una necessità, una costrizione, e neppure una fuga o un bisogno di compensare una propria mancanza di personalità, ma deve esserci (almeno in germe) un desiderio: un fuoco, una fame, una sete.
Continua la lettura
12 agosto 2025
Tutti i vangeli rispondono alla domanda: chi è Gesù? In questo passo del vangelo di Matteo la domanda viene posta direttamente ai discepoli. Le opinioni su Gesù sono tante e diverse ieri come oggi, ma a ciascuno è chiesto: “Chi sono io per te?”.
Continua la lettura
11 agosto 2025
Parole di grande radicalità quelle di Gesù nel vangelo odierno scelto per far memoria di santa Chiara, una santa che ha vissuto questo radicalismo per amore del Signore e per amore delle sue sorelle, nella libertà di coloro che si fanno poveri per non avere nulla più caro, più prezioso, di Cristo.
Continua la lettura
9 agosto 2025
“Li deposero ai suoi piedi ed egli li curò” fino a guarirli. Ma chi depose ai piedi di Gesù zoppi, ciechi, storpi e muti, persone in vario modo ferite nella pienezza della loro umanità? Di certo non gli scribi e i farisei di Gerusalemme che, se si fossero spinti fino al mare della Galilea, avrebbero contestato anche alla folla di “eludere la tradizione degli anziani e prendere cibo senza lavarsi le mani” (cf. 15,2).
Continua la lettura
8 agosto 2025
Chi genera l’“ora” (15,28) di interruzione della ripetizione che fa soffrire “la donna cananea” e “la figlia” (15,22)? Come è stata invece la relazione tra queste due donne fino a quell’ora?
Continua la lettura
7 agosto 2025
“Veglia su te stesso, non su quello che è tuo, o su quello che sta attorno a te, ma su te stesso soltanto” – ammonisce Basilio di Cesarea, quasi parafrasando e trasformando in invito per ciascuno di noi l’attitudine che Gesù insegna ai suoi discepoli.
Continua la lettura