12 settembre 2025
«La cecità stava dilagando, non come una marea repentina che tutto inondasse e spingesse avanti, ma come un’infiltrazione insidiosa di mille e uno rigagnoli inquietanti che, dopo aver inzuppato lentamente la terra, all’improvviso la sommergono completamente», scriveva José Saramago nel suo romanzo Cecità, e più oltre concludeva: «ormai è chiaro, nessuno potrà salvarsi, la cecità è anche questo, vivere in un mondo dove non ci sia più speranza».
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11 settembre 2025
“Amate i vostri nemici”: possibile? E se anche lo fosse, considerato quel che realmente comporta, è ancora buona notizia?
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10 settembre 2025
Ascoltare oggi le Beatitudini dà l'impressione di parlare al vento, come se queste parole di Gesù restassero inascoltate, nessuno riesce ad ascoltarle, sono sopraffatte dal rumore della violenza e della guerra. E invece proprio in questi tempi, proprio oggi che la liturgia ce le offre, le beatitudini vanno ripetute, ricordate, mai abbandonate.
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9 settembre 2025
Gesù è salito sul monte e passa la notte in preghiera. I momenti più importanti della vita di Gesù sono preparati dalla preghiera. Gesù opera in comunione con il Padre e nella forza dello Spirito santo.
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8 settembre 2025
Memoria della nascita di Maria di cui il calendario liturgico ricorda, con Gesù e Giovanni il Battista, non solo la “nascita al cielo” della fine della vita, ma anche quella dell’inizio, a sottolineare la particolare importanza, per la storia di salvezza, di ciò che hanno vissuto e del come l’hanno vissuto.
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6 settembre 2025
Ecco un testo in cui i farisei sembrano particolarmente meschini. È quindi facile fare velocemente il salto e proclamare fieramente che grazie a Dio Gesù ci ha liberati da tutte queste sottigliezze per offrirci la gloriosa libertà dei figli di Dio.
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5 settembre 2025
Forse questa pagina del vangelo ci vuol dire che anche il rapporto con il cibo è anzitutto un evento di relazione.
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4 settembre 2025
Oggi celebriamo la festa di Mosè con la lettura evangelica della trasfigurazione di Gesù dove appaiono Mosè ed Elia nella gloria, cioè con il “peso” della loro presenza mentre Gesù prega. L’uno, Mosè, rappresenta l’insegnamento del Signore scritto sulle tavole di pietra, e l’altro, Elia, la profezia. Contempliamo la figura di Mosè, e vorrei dargli la parola.
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3 settembre 2025
Le parole che la liturgia ci offre alla meditazione oggi sono state pronunciate da Gesù nel contesto dell’ultima cena, cioè attorno a una tavola, ma una tavola speciale: una tavola eucaristica, in cui è donata in cibo una vita. E non è un caso che Gesù richiami, subito dopo, l’immagine della tavola: “chi è più grande, colui che sta a tavola o chi serve?” (v. 27), perché il nostro modo di stare a tavola è profondamente rivelativo delle logiche su cui poggiamo la nostra vita.
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2 settembre 2025
Dopo aver predicato nella sinagoga di Nazareth, dove fu respinto e persino minacciato di morte, Gesù si mise in cammino (vv. 29-30). Attraversò l’ostilità, - “passò in mezzo”, scriveva Luca - senza lasciarsi abbattere, proseguendo con determinazione la sua missione.
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1 settembre 2025
Con questa pericope si riprende, nel nostro lezionario feriale, la lettura continua del Vangelo secondo Luca. Si riprende, dopo il battesimo di Gesù e le sue tentazioni nel deserto, con la prima visita da lui compiuta alla città dove non era nato ma dove era cresciuto. Gesù, però, non va a trovare i suoi familiari, in quella che era stata casa sua. Si dirige senza indugio nella sinagoga, un edificio comune adibito alla preghiera e alla lettura delle Scritture.
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30 agosto 2025
È davvero strana la domanda che Gesù rivolge ai due ciechi che lo sentono passare e gli gridano di avere pietà di loro. Davvero strana perché sembra che il cieco sia Gesù. Ma davvero Gesù non riesce a vedere cosa possono volere da lui due persone cieche? Non ci vuole mica tanto a capire che due ciechi non desiderano altro che avere la vista! Ma allora perché Gesù fa questa domanda?
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29 agosto 2025
“Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello” diceva Giovanni a Erode Giovanni nel buio della prigione, preda della violenza delle catene e dell’odio di Erodiade, ripetendo le parole della Torah. Il libro del Levitico infatti afferma: “Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello” (Lv 18,16).
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28 agosto 2025
“Ama e fa’ ciò che vuoi”. Scritta a commento del Vangelo secondo Giovanni, questa espressione è attribuita ad Agostino di Ippona, di cui oggi facciamo memoria. Amare – nel senso di “rimanere nel suo amore”, nell’amore di Dio – corrobora un cuore amante, un cuore dal quale non possono che scaturire azioni volte al bene, un cuore che trova pace nel riposare in Dio.
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