In questa rubrica giornaliera vi proponiamo la meditazione del Vangelo del giorno preparata da un fratello o una sorella di Bose. Il nostro desiderio è di spezzare il pane quotidiano della parola di Dio, condividendo la lectio divina fatta nella solitudine della cella monastica. Per tutti il fine è quello indicato da Ignazio d’Antiochia, “rifugiarmi nel Vangelo come nella carne di Gesù” (Lettera ai Filadelfiesi).

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

La libertà ci aspetta

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1 ottobre 2025

ll brano odierno presenta tre incontri che rivelano il cuore pulsante della sequela cristiana: la libertà radicale come condizione esistenziale per seguire Cristo. Non sono racconti casuali, ma una progressione pedagogica che svela la natura trasformante dell'adesione al vangelo. Gesù "indurisce il volto" (Lc 9,51) per andare a Gerusalemme: la strada che porta alla Pasqua diventa così metafora del cammino di ogni discepolo.

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"Vedrai"

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29 settembre 2025

Natanaele sembra un uomo del nostro tempo, assomiglia a ciascuno di noi nella nostra pretesa di poter vedere tutto in maniera trasparente. Pensa di riconoscere chi sia davvero la persona che stava davanti a lui: “Maestro, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele” (v. 49). Si poteva dire qualcosa di più su Gesù? È come se per lui la verità di colui che incontra sia divenuta trasparente, nonostante non fosse ancora arrivata l’ora della rivelazione del Cristo (cf. Gv 2,4). Con tutta la sua dimestichezza della Scrittura, la sua conoscenza del bene e del male (secondo la letteratura rabbinica, questo indica il riferimento all’albero di fichi: cf. v. 48), Natanaele sembra poter dischiudere e scrutare il mistero stesso dell’Innominabile.

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Via della croce, via della salvezza

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26 settembre 2025

Il brano che ascoltiamo oggi segue la moltiplicazione dei pani, il miracolo a cui hanno partecipato le folle e ora Gesù inizia la sua salita a Gerusalemme. Gesù inizia il suo cammino verso il compimento della sua vita, si ritira in preghiera, in un luogo solitario, in un luogo-tempo di intimità con il Padre, e i suoi discepoli lo accompagnano.

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Solo gli umili accolgono l’Umile

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24 settembre 2025

«In quel tempo Gesù disse: Ti rendo lode…». A leggere con attenzione il testo greco scopriamo che nella traduzione CEI è stata omessa una piccola parola apparentemente insignificante, che però a ben vedere insignificante non lo è affatto. Il testo originale dice: “In quel tempo Gesù, rispondendo, disse...”. Poiché prima non c’è alcuna domanda, il verbo “rispondendo” sembra fuori luogo, ed ecco che si è pensato bene di eliminarlo! Sappiamo però che non ci sono solo domande formulate a parole, ci sono anche quelle che emergono silenziosamente dalle situazioni di vita in cui veniamo a trovarci continuamente. E spesso sono proprio queste le domande a cui è più difficile dare una risposta adeguata. A quale situazione risponde dunque Gesù?

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Cosa significa essere cristiani?

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23 settembre 2025

Che cosa significa essere cristiani? Andare a messa la domenica? Partecipare ad alcuni atti di culto e, forse, dedicare qualche ora alla settimana ad “opere religiose” (opere di carità, catechesi, ecc.)? Poi, per il resto la nostra vita scorre come quella di tutti gli altri esseri umani. Ѐ tutto qui? 

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Ricevere luce per dare luce

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22 settembre 2025

“Voi siete luce nel Signore, camminate come figli della luce”: questa affermazione che è anche una esortazione di Paolo ai cristiani di Efeso (EF 5,8) può essere un buon commento al breve brano evangelico di oggi, brano costituito dalle ultime parole di Gesù nel discorso in parabole secondo Luca.

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Da un terreno all’altro, custodendo la Parola

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20 settembre 2025

Abbiamo fatto talmente abitudine alle parabole – e a questa del seminatore con relativa spiegazione, in particolare – che ormai capita sovente anche a noi quello che accadeva agli “altri”, esterni alla cerchia dei discepoli di Gesù: “leggendo non vediamo cosa sta scritto, udendo non comprendiamo”. Sappiamo già tutto: chi sono i vari personaggi, il seminatore, il seme, i diversi terreni, la roccia, le spine, gli uccelli… 

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Una donna di fede e amore

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18 settembre 2025

"Se costui fosse un profeta, saprebbe che è una peccatrice”. Se il segno del dono profetico fosse saper leggere questo tipo di etichetta appiccicato sulla fronte di una donna saremmo tutti profeti. Grazie a Dio non è così. Siamo tutti chiamati ad essere profeti (Nm 11,29), questo sì, ma in ben altro modo. Gesù infatti è profeta proprio perché accanto a sé non vede una peccatrice ma una donna, una donna che certo si è spesso persa per vie tortuose, ma anche una donna che sa tanto amare, una donna di fede. 

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No alla vendetta!

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17 settembre 2025

Il capitolo 7 del Vangelo secondo Luca si apre con due grandi prodigi da parte di Gesù: il servo di un centurione viene guarito e il figlio unico di una vedova viene “rialzato”, morto è richiamato alla vita. Nel “villaggio della consolazione” (Cafarnao) e in quello “ridente” (Nain) Gesù immette vita, spande profumi di resurrezione, genera ricominciamenti. 

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Morte e Vita si incrociano

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16 settembre 2025

Alla porta di un villaggio di nome Nain si incontrano due cortei che provengono da direzioni opposte, l’uno esce dall’abitato per condurre a sepoltura un morto, l’altro viene da lontano per entrarvi. Si incrociano un corteo di morte e un corteo di vita, tra di loro una bara. Gesù, i suoi discepoli e la folla al loro seguito si trovano di fronte a una scena straziante, una donna vedova che piange il figlio unico, un ragazzo o poco più, accompagnata in questo dolore da molta gente. La vita da lei data ha lasciato il posto alla morte da lei non voluta, una inesorabilità inerente alla condizione umana.

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