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28 agosto

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Agostino d'Ippona (354-430)
padre della chiesa e pastore

Nel 430, mentre la città di Ippona è assediata dai Vandali, muore Agostino, pastore della diocesi locale e padre della chiesa tra i più amati in occidente. Nato a Tagaste, in Africa, nel 354, uomo di temperamento passionale, Agostino cercò a lungo una risposta capace di saziare il suo desiderio di conoscere e di amare. Ancora giovane, a Cartagine, passò dalla ricerca di un edonismo estetizzante al progressivo interrogarsi sulla natura del male, che a suo giudizio abita le profondità del cuore umano. Dopo aver aderito per nove anni al manicheismo, egli sprofondò nello sconforto e partì per l'Italia, dove avvenne il suo incontro decisivo con la predicazione di Ambrogio a Milano. Guidato dall'amore per il bello, alimentato dall'incontro con la filosofia di Plotino, e spronato dalla presenza al suo fianco della madre Monica e dell'amico Alipio, Agostino si lasciò sedurre dalla bellezza della vita cristiana. Battezzato a Milano nella Pasqua del 387, egli fece poi ritorno a Tagaste, dove attuò senza più alcun indugio una profonda conversione. Venduto ogni bene e dato il ricavato ai poveri, egli si ritirò per vivere più radicalmente il vangelo ai margini della città, dove organizzò un cenobio con gli amici rimastigli fedeli. Ordinato presbitero e successivamente vescovo di Ippona, Agostino non smise di coltivare il suo progetto di vita monastica. Radunati attorno a sé presbiteri e diaconi, diede loro una regola per la vita fraterna - forse quella che già aveva scritto per la sua prima comunità di Tagaste - e si dedicò instancabilmente allo studio delle Scritture e alla predicazione, lottando contro ogni comprensione riduttiva del messaggio cristiano.
Agostino fu uno dei più grandi ingegni del cristianesimo, vero cantore della vita interiore; egli visse il resto dei suoi giorni con il cuore e la mente tesi al solo desiderio di conoscere sempre più il mistero di Dio e dell'uomo.


TRACCE DI LETTURA

Molte cose possono avvenire che hanno un'apparenza buona ma non procedono dalla radice della carità: anche le spine hanno i fiori. Alcune cose sembrano aspre e dure, ma si fanno per instaurare una disciplina, sotto il comando della carità. Una volta per tutte, dunque, ti viene imposto un breve comando: ama e fa' ciò che vuoi; se taci, taci per amore; se parli, parla per amore; se correggi, correggi per amore; se perdoni, perdona per amore; stabilisci nel tuo intimo la radice dell'amore, perché da essa non può procedere altro che il bene.
(Agostino, Commento all'Epistola di Giovanni 7,8)

Il Signore vi conceda di vivere con amore la vostra vocazione, da veri innamorati della bellezza spirituale, rapiti dal profumo di Cristo che esala da una vita di conversione al bene, stabiliti non come servi sotto una legge, ma come uomini liberi sotto la grazia.
(Agostino, Regola 8,1)


PREGHIERA

Signore nostro,
tu hai chiamato Agostino dalle tenebre del peccato
e ne hai fatto un pastore ripieno di Spirito santo:
concedi anche a noi di cercarti ardentemente
per riposare in te
e di cantare il tuo amore e la tua bellezza
nel cammino verso il regno,
benedetto nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

1Gv 4,7-16; Gv 15,9-17


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Agostino, vescovo d'Ippona, maestro della fede

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Agostino, vescovo e dottore della chiesa

COPTI ED ETIOPICI (22 misrā/naḥasē):
Michea (VIII sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)
Abba Ḥadīd (+ 1387), neomartire (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Agostino, dottore della chiesa in Nordafrica

MARONITI:
Mosè l'Etiope (+ 407), confessore
Agostino, confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Mosè l'Etiope, anacoreta
Agostino, vescovo d'Ippona e dottore universale (Chiesa melkita)

SIRO-ORIENTALI:
Agostino, vescovo (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Agostino, vescovo e dottore della chiesa

27 agosto

Cesario di Arles (ca 470-543)
monaco e pastore

Nel 543 muore Cesario, monaco e vescovo della diocesi di Arles.
Nato attorno al 470 nei pressi di Chalon-sur-Saône, Cesario partì ventenne alla volta dell'isola di Lérins, dove fu iniziato alla vita monastica. A motivo degli eccessi della sua ascesi, egli fu costretto a ritirarsi ad Arles, presso il vescovo Eone, che gli affidò la direzione di un monastero. Alla morte di Eone, nel 503 Cesario fu eletto al suo posto a reggere la diocesi in tempi di grande difficoltà dovuti al succedersi di varie dominazioni e al perdurare delle controversie pelagiane. Appassionato predicatore dell'Evangelo, Cesario si adoperò con insistenza per trasmettere al clero e ai fedeli l'amore per la Parola di Dio; uomo di grande discernimento, egli presiedette alcuni sinodi importanti delle chiese di Gallia, e diede impulso alla vita monastica, rimastagli nel cuore, attraverso la composizione di regole, sia per i monaci che per le monache, nelle quali tentò nuove sintesi tra l'esperienza dei padri del deserto e il monachesimo cenobitico del suo tempo. La sua opera letteraria, piuttosto vasta anche se non sempre originale, ebbe grande diffusione in tutto l'occidente medievale.


TRACCE DI LETTURA

Sorelle, quando lavorate in gruppo, una di voi legga alle altre fino alle dieci del mattino; nel tempo che rimane, la meditazione della Parola di Dio e la preghiera interiore non dovranno interrompersi. Abbiate un cuore solo e un'anima sola nel Signore; tutto abbiate in comune, come si legge negli Atti degli Apostoli.
Quando poi pregate Dio con salmi e inni, quello che viene pronunciato con la voce si rifletta nel cuore. Qualunque cosa stiate facendo, quando non vi dedicate alla lettura, rimeditate sempre qualche punto delle divine Scritture.
(Cesario di Arles, Statuti delle sante vergini 20 e 22)


PREGHIERA

Signore,
tu hai dato a san Cesario di Arles
la capacità di insegnare al popolo la tua Parola;
apri dunque i nostri cuori
al messaggio che egli ci ha trasmesso
con fedeltà e convinzione.
Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

At 20,17-18.28-32.36; Mc 4,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Monica (+ 387), madre di Agostino d'Ippona

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Monica (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (21 misrā/naḥasē):
Irene figlia di Licinio (IV sec.) (Chiesa copta)

LUTERANI:
Monica, madre di Agostino in Nordafrica
Cesario di Arles, vescovo e benefattore nella Francia meridionale

MARONITI:
Poemen (+ ca 450), abba
Liberio I (+ 366), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Poemen, anacoreta
Traslazione delle reliquie di Teodosio delle Grotte di Kiev (1091) (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Monica, confessora

26 agosto

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Leggi tutto: 26 agostoTichon di Zadonsk (1724-1783)
pastore e monaco

Nel 1783 muore Tichon di Zadonsk, monaco e vescovo della locale diocesi russa.
Nato a Korotsk nel 1724, Timoteo Savelič Sokolov entrò sedicenne nel seminario di Novgorod. Nel 1758 ricevette la tonsura monastica e fu ordinato presbitero. Eletto vescovo di Voronež nel 1763, Tichon si ritirò dopo soli cinque anni nel monastero di Zadonsk a motivo dei suoi gravi problemi di salute. Conoscitore della teologia latina e del pietismo tedesco, egli contribuì a diffondere una spiritualità improntata alla contemplazione del mistero dell'amore di Dio rivelatosi nel Cristo sofferente. L'attenzione rivolta al mistero della croce lo aiutò così ad affrontare i suoi grandi limiti nei rapporti con la gente - era molto lunatico e collerico - fino a fargli imparare l'accoglienza e la mitezza soprattutto nei riguardi dei piccoli del suo tempo, che non mancò mai di difendere quando se ne presentava la necessità. Per questo divenne uno starec molto caro alla povera gente, e uno dei santi più amati della Russia moderna. Dostoevskij si ispirò anche a lui nel tratteggiare la celebre figura dello starec Zosima nel suo capolavoro I fratelli Karamazov. Tichon trascorse gli ultimi quattro anni della propria esistenza come recluso, preparandosi nella solitudine e nella preghiera all'incontro faccia a faccia con Dio.


TRACCE DI LETTURA

O amore puro, sincero e perfetto!
O luce sostanziale!
Dammi la luce affinché in essa
io riconosca la tua luce.
Dammi la tua luce affinché veda il tuo amore.
Dammi la tua luce affinché veda le tue viscere di padre.

Dammi un cuore per amarti,
dammi occhi per vederti,
dammi orecchi per udire la tua voce,
dammi labbra per parlare di te,
il gusto per assaporarti.
Dammi l'olfatto per sentire il tuo profumo,
dammi mani per toccarti
e piedi per seguirti.

Sulla terra e nel cielo
non desidero che te, mio Dio!
Tu sei il mio solo desiderio,
la mia consolazione,
la fine di ogni angoscia e sofferenza.
(Tichon di Zadonsk, Dammi luce)


PREGHIERA

Successore degli apostoli,
vanto dei santi vescovi,
dottore della chiesa ortodossa,
prega il Signore di tutti
perché doni a tutti la pace
e abbia grande misericordia delle nostre anime.


LETTURE BIBLICHE

Eb 7,26-8,2; Mt 5,14-19


Martiri ebrei del regime stalinista (+ 1952)

Nel 1952, vengono assassinati di nascosto, per ordine di Stalin, ventisei intellettuali ebrei.
Il dittatore sovietico aveva da tempo disposto l'arresto di tutti gli artisti ebrei e la chiusura di ogni istituzione yiddish. Fra gli arrestati si trovano alcuni capi e organizzatori del Comitato ebreo antifascista, che ricoprono un ruolo chiave nella vita culturale ebraica. La loro eliminazione, dopo che sono stati accusati di «nazionalismo giudaico», è disposta per colpire al cuore l'ebraismo russo.


TRACCE DI LETTURA

Perché? Non domandate, non domandate perché! Tutti lo sanno, dal più buono al più malvagio dei gojim: il più malvagio ha dato una mano ai carnefici, il più buono è stato a guardare con gli occhi socchiusi facendo finta di dormire.
No, nessuno chiederà giustizia, nessuno indagherà, nessuno domanderà perché.
Il nostro sangue costa poco, lo si può versare. Ci possono uccidere, ci possono assassinare impunemente.
(Y. Katzenelson, Il canto del popolo ebraico massacrato).


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Alessandro di Bergamo (III-IV sec.), martire (calendario ambrosiano)
Geronzio (I sec.), vescovo di Italica (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (20 misrā/naḥasē):
I 7 dormienti di Efeso (III sec.) (Chiesa copta)
Salāmā il Traduttore (+ 1388), metropolita (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Wulfila (+ ca 383), evangelizzatore dei goti
Werner Sylten (+ 1942), testimone fino al sangue a Berlino

MARONITI:
Zeffirino I (III sec.), papa
Adriano e Natalia di Nicomedia (IV sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Adriano, Natalia e compagni di Nicomedia, martiri
Tichon di Zadonsk, vescovo e taumaturgo (Chiesa russa)

SIRO-ORIENTALI:
Širin (Meskenta) e i suoi due figli (+ 445), martiri (Chiesa assira)

25 agosto

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Luigi (+ 1270), re di Francia
Giuseppe Calasanzio (+ 1648), presbitero (calendario romano e ambrosiano)
Genesio di Arles (IV sec.?), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (19 misrā/naḥasē):
Ritorno a Scete del corpo di Macario il Grande (Chiesa copta)

LUTERANI:
Gregorio di Utrecht (+ 775), evangelizzatore in Frisia

MARONITI:
Tito di Gortina (I sec.), martire
Luigi, re di Francia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Traslazione delle reliquie di Bartolomeo, apostolo
Tito, vescovo di Gortina, apostolo
Sei martiri di Garegi (+ 1851) (Chiesa georgiana)

24 agosto

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Bartolomeo-Natanaele
apostolo

Le chiese d'occidente ricordano oggi l'apostolo Bartolomeo.
Originario di Cana di Galilea, nel quarto vangelo egli è chiamato Natanaele ("dono di Dio"), ed è salutato da Gesù come «un israelita senza falsità». Uomo dedito allo studio della Torah, come indica secondo la tradizione rabbinica l'episodio del fico sotto cui lo vede Gesù, egli scruta le Scritture in attesa dell'arrivo del Messia. Teso dunque a riconoscere in Gesù il Messia, Natanaele è tuttavia restio ad accogliere una figura che va al di là delle sue conoscenze e aspettative, come mostra la sua perplessa reazione alla parola rivoltagli da Filippo: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù figlio di Giuseppe di Nazaret» (Gv 1,45). Ma nel mistero dell'incontro narrato da Giovanni, Natanaele oltre a proclamare Gesù re d'Israele, cioè Messia, lo proclama anche figlio di Dio, riconoscendo che colui che si manifesta ai suoi occhi è legato da un particolarissimo legame d'intimità con il Dio d'Israele. Dopo la Pentecoste, secondo alcune tradizioni, Bartolomeo si recò a evangelizzare l'India e l'Armenia, dove morì martire, scorticato vivo.
In occidente non si può tacere che la sua ricorrenza è legata a uno dei più drammatici momenti della storia cristiana: la Notte di san Bartolomeo, quando nel 1572 avvenne a Parigi e poi in tutta la Francia la strage di trentamila protestanti francesi con l'innegabile complicità di moltissimi esponenti, talora di prestigio, della chiesa cattolica.
Le chiese ortodosse ricordano Bartolomeo assieme a Barnaba, l'11 giugno.


TRACCE DI LETTURA

Natanaele ascoltò attentamente il vangelo recatogli da Filippo in quanto con estrema esattezza aveva appreso il mistero che riguardava il Signore, e sapeva che sarebbe provenuta da Betlemme la prima apparizione di Dio nella carne e che, siccome sarebbe vissuto tra i nazareni, sarebbe stato chiamato «nazoreo».
Natanaele allora, essendosi incontrato con colui che gli aveva fatto vedere lo splendore di tale conoscenza, se ne uscì con queste parole: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Allora Filippo gli si fece risolutamente guida e gli disse: «Vieni e vedi». Con ciò Natanaele, lasciato il fico della Legge, raggiunse Gesù.
E così il Logos gli conferma che egli è un puro, non un falso israelita, perché aveva mostrato che in lui si era conservata quella caratteristica che era stata del patriarca: «Ecco, disse, un vero israelita, in cui non vi è inganno».
(Gregorio di Nissa, Omelie sul Cantico dei Cantici 15)


PREGHIERA

Dio di verità,
tu hai chiamato alla sequela di Gesù
Bartolomeo-Natanaele,
un israelita senza falsità,
che ha confessato prontamente
la fede in tuo Figlio, re d'Israele:
accordaci la sua gioiosa semplicità
per camminare alla luce del nuovo sole,
Cristo Signore, vivente nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Ap 21,9-14; Gv 1,45-51


Leggi tutto: 24 agostoCosma Etolo (1714-1779)
monaco e martire

La chiesa greca ricorda oggi Cosma Etolo, monaco al monte Athos, predicatore itinerante e martire. Al secolo Costantino Aniphantis, Cosma nacque nel 1714 a Taxiarchis, in Etolia. Egli entrò in contatto con il monachesimo athonita poiché studiò all'Athoniada, l'accademia monastica istituita proprio in quegli anni nei pressi della Santa Montagna. Terminati gli studi, Costantino ricevette la tonsura al monastero di Philotheou, ricevendo il nuovo nome di Cosma. Dall'Athos egli partirà a più riprese per lunghe missioni di predicazione in tutta la Grecia, appoggiato in questa sua insolita missione dai patriarchi di Costantinopoli succedutisi nell'arco della sua vita. Ovunque Cosma piantava una grande croce di legno, attendeva che la gente si radunasse, e cominciava ad annunciare il vangelo. Per dare continuità alla sua opera, egli promosse la creazione di scuole elementari e di ginnasi, al fine di elevare il livello di istruzione della popolazione. In questo modo Cosma contribuì in maniera significativa e con mezzi pacifici a contrastare l'avanzata islamica, favorita dal basso livello culturale e spirituale del popolo. Nelle sue predicazioni, giunte a noi grazie a brevi riassunti che egli stesso preparava per distribuirli alle folle, Cosma insiste soprattutto sulla grandezza dell'amore divino, invitando i suoi uditori ad aprire gli occhi su tale amore e a cominciare un cammino di pentimento per trasmettere l'amore di Dio ai fratelli. Dopo vent'anni di missione, in cui giunse fino all'Albania, Cosma venne impiccato nel 1779 dalle autorità turche nel bosco albanese di Berati, perché accusato di favorire l'insurrezione dei greci contro l'impero ottomano.


TRACCE DI LETTURA

Anzitutto ci corre l'obbligo di amare il nostro Dio, perché ci ha regalato una simile estensione di terra, così spaziosa da ospitare contemporaneamente miriadi di erbe, piante, sorgenti, fiumi, fonti, mari, pesci, aria, giorno, notte, fuoco, cielo, astri, sole, luna. E per chi ha fatto tutte queste cose? Per noi. Che debito aveva nei nostri confronti? Nessuno. Tutto è gratuito. E sebbene noi commettiamo peccati mille volte ogni ora, egli ha compassione di noi come un padre, e non ci manda a morte gettandoci all'inferno, ma aspetta a braccia aperte il nostro pentimento; aspetta cioè che cambiamo mentalità, cessiamo di compiere il male e facciamo il bene, ci confessiamo, ci correggiamo, per abbracciarci, baciarci e metterci in paradiso a gioire per sempre. A questo punto non è forse giusto che anche noi amiamo un Dio così dolce, Signore e padrone di grande tenerezza e, nel caso si manifesti la necessità, versiamo anche il sangue migliaia di volte per amor suo, così come lui lo versò per amor nostro?
(Cosma Etolo, Insegnamenti).


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Bartolomeo, apostolo

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Bartolomeo, apostolo (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (18 misrā/naḥasē):
Alessandro (+ 337), patriarca di Costantinopoli (Chiesa copta)

LUTERANI:
Bartolomeo, apostolo

MARONITI:
Eutichio (I sec.), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eutichio, discepolo di Giovanni il Teologo, martire
Cosma Etolo, ieromartire (Chiesa greca)
Giovanni Svjatogorskij (+ 1867), monaco (Chiesa ucraina)

SIRO-ORIENTALI:
Bartolomeo, apostolo (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Bartolomeo, apostolo

23 agosto

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Rosa da Lima (+ 1617), vergine (calendario romano e ambrosiano)
Claudio e compagni (+ 285), martiri di Egea (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (17 misrā/naḥasē):
Giacomo di Manǧūǧ (III sec.), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Gaspard de Coligny (+ 1572), testimone fino al sangue in Francia

MARONITI:
Isacco il Siro discepolo di Efrem (IV-V sec.), confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Chiusura della festa della Dormizione
Lupo di Tessalonica (+ ca 306), martire

SIRO-OCCIDENTALI:
Paolo di Edessa (+ ca 619), vescovo

22 agosto

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Beata Maria vergine regina (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (16 misrā/naḥasē):
Assunzione del corpo della Vergine in cielo

LUTERANI:
Sinforiano (+ 178), martire in Borgogna

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Agatonico di Nicomedia e compagni (IV sec.), martiri
Sinassi dei santi delle Solovki (Chiesa russa)