29 aprile 2024
Guardiamo Gesù: è messo alle strette dal peccato e dalla sofferenza della donna, la chiama alla sua responsabilità. “Va e non peccare più”, dice, e le rende la sua dignità, perdonandola. È messo alle strette da scribi e farisei, non nega il giudizio della Torah, ma a questo punto mostra loro che il giudizio vale per tutti: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi” (Mt7,1).
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27 aprile 2024
Il Quarto Vangelo sta raccontando di Gesù che sale a Gerusalemme, da buon ebreo, per la festa. Mentre già "i giudei cercavano di ucciderlo" (Gv 7,1), Gesù sale "quasi di nascosto" (Gv 7,10) e al tempio comincia a insegnare destando grande stupore ma anche disprezzo. La sua persona non può non interrogare, e la gente si arrovella a domandarsi quale sia la sua origine, perché del Cristo - ossia del Messia - si diceva che nessuno dovesse sapere da dove venisse (cf. Gv 7,27).
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25 aprile 2024
Oggi facciamo memoria di san Marco, l’autore del primo vangelo, attraverso cui riceviamo l’annuncio gioioso della vittoria di Cristo sulla morte, su ogni situazione di morte. Come quella in cui si trovano gli Undici dopo l’uccisione di Gesù, una condizione di paralisi e di oscurità della fede (Mc 16,14-15). Qui il Risorto li raggiunge e riapre per loro un futuro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”.
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