10 settembre 2024
Questi versetti precedono le beatitudini che Gesù annuncia subito dopo. Sono come due momenti di preparazione a delle parole importanti che Gesù dona ai suoi discepoli, beati voi e guai a voi. Parole che capovolgono la logica che si vive nel mondo: chi piange riderà, chi ha fame sarà saziato, e viceversa, fino al comando più esigente, “amate i vostri nemici” (Lc 6,27).
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9 settembre 2024
“Fare del bene o fare del male?” (Lc 6,11). Gesù non lascia aperta la possibilità del non fare ma pone di fronte al bivio, obbliga alla scelta: bene o male. Quando fare il bene è possibile e non lo si fa: questo è male.
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7 settembre 2024
Questo episodio è riportato nei vangeli di Marco, Matteo e Luca in modo simile, con qualche variante. Di per sé l’azione è lecita (cf. Dt 23,26). Ma la cosa avviene di sabato e sorge dunque la questione se questa azione infranga il precetto del riposo nel settimo giorno (cf. Es 20,10; 31,14-15; Lv 23,3; Dt 5,14). La Scrittura non precisa cosa debba essere considerato lavoro. I vangeli ci attestano che questa era una questione dibattuta ai tempi di Gesù. La tradizione farisaica, che risale solo ai secoli successivi, annovera tra le azioni proibite di sabato seminare, mietere, sgranare il grano (cf. Mishnah, Shabbat 7.2), ma testimonia anche che salvare una vita prevale sul sabato e che l’offerta dei sacrifici non veniva interrotta, perché la santità del tempio superava quella del settimo giorno (Mekhilta r. Ishmael, Shabbat 1). Questi due principi sembrano sottintesi nel nostro testo.
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