Beati siete voi!

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11 settembre 2024

L’ascoltare, il vedere, il darsi pensiero da parte di Dio si sono fatti gesti, parole, sentimenti in Gesù. Egli annuncia che il tempo messianico in cui Dio si sarebbe preso cura dei poveri, degli affamati, dei perseguitati è qui presente ed è motivo di consolazione per chi vive nell’afflizione e nella ristrettezza. È l’annuncio gioioso del regno di Dio in mezzo a noi che Gesù fa ai discepoli e alle folle, dichiarando pubblicamente beati uomini e donne che vivono determinate situazioni e assumono atteggiamenti tali da rendere pieno di senso il loro cammino umano sulla terra.

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Una forza che salva

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10 settembre 2024

Questi versetti precedono le beatitudini che Gesù annuncia subito dopo. Sono come due momenti di preparazione a delle parole importanti che Gesù dona ai suoi discepoli, beati voi e guai a voi. Parole che capovolgono la logica che si vive nel mondo: chi piange riderà, chi ha fame sarà saziato, e viceversa, fino al comando più esigente, “amate i vostri nemici” (Lc 6,27).

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L’urgenza del tempo messianico

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7 settembre 2024

Questo episodio è riportato nei vangeli di Marco, Matteo e Luca in modo simile, con qualche variante. Di per sé l’azione è lecita (cf. Dt 23,26). Ma la cosa avviene di sabato e sorge dunque la questione se questa azione infranga il precetto del riposo nel settimo giorno (cf. Es 20,10; 31,14-15; Lv 23,3; Dt 5,14). La Scrittura non precisa cosa debba essere considerato lavoro. I vangeli ci attestano che questa era una questione dibattuta ai tempi di Gesù. La tradizione farisaica, che risale solo ai secoli successivi, annovera tra le azioni proibite di sabato seminare, mietere, sgranare il grano (cf. Mishnah, Shabbat 7.2), ma testimonia anche che salvare una vita prevale sul sabato e che l’offerta dei sacrifici non veniva interrotta, perché la santità del tempio superava quella del settimo giorno (Mekhilta r. Ishmael, Shabbat 1). Questi due principi sembrano sottintesi nel nostro testo.

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La novità sempre da accogliere

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6 settembre 2024

Per cercare di comprendere questo brano è bene dare un po’ di luce al contesto. Ci troviamo nella casa di Levi mentre è in atto un banchetto che egli ha organizzato per la gioia di aver ricevuto da Gesù l’invito a seguirlo, per essersi reso conto di essere stato “riconosciuto” da qualcuno che gli permette di recuperare così la sua dignità (di figlio). Si può comprendere allora il suo entusiasmo, la sua gioia e il desiderio di condividerla con amici e conoscenti. 

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Una distanza colmata

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5 settembre 2024

Il brano del Vangelo odierno ci parla dell’incontro tra Gesù e l’apostolo Pietro e del gruppo di discepoli che nasce distaccandosi dalla folla al seguito di Gesù, ormai noto per i segni e prodigi operati in Galilea. All’inizio del racconto non ci sono avvisaglie che si tratti di un giorno speciale, ma Luca con pochi dettagli riesce a raccontare l’Evangelo come una storia, una sequenza di eventi unici che lasciano una traccia continua.

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Bellezza che illumina

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4 settembre 2024

Nella festa di Mosè profeta la liturgia ci propone il racconto della Trasfigurazione nel vangelo secondo Luca. Un racconto caro ai monaci, che più volte abbiamo ascoltato negli ultimi mesi. È un evento centrale nel vangelo e segue il primo annuncio della passione e l’annuncio delle esigenze dure della sequela di Gesù.

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