2 settembre 2024
L’oggi di Dio accade in modo inatteso in Gesù di Nazaret anche se la sua manifestazione avviene in luoghi familiari, tra persone da lui conosciute, che avevano condiviso insieme sprazzi di vita. Forse proprio perché accade in una persona conosciuta, in un luogo conosciuto le perplessità sono maggiori. Tutto si vorrebbe ricondurre al già noto: il figlio di Giuseppe (cf. v. 22). Altrove nei vangeli è detto “Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di loses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?” (Mc 6,3), quindi di condizioni umili, non possedeva né terre né bestiame. Ridurre l’oggi di Dio al già noto è ricondurlo dentro al recinto del religioso, con confini ben determinati, senza possibilità di un oltre e di più.
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31 agosto 2024
Gesù sta camminando, e “una grande folla lo seguì” (v. 29). In questo cammino un grido lo raggiunge, un grido di aiuto, il grido corale di due uomini ciechi: “Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!” (v. 30). Un grido di asseverata fiducia in quell’uomo che nei loro cuori è già, con una convinta forza espressa dalla triplice ripetizione, “il Signore” (vv. 30.31.33).
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30 agosto 2024
Oggi buona notizia per noi è l’insegnamento, la correzione e la consolazione che ci vengono dalla risposta di Gesù ai discepoli (che hanno appena reagito con indignazione alla richiesta precedente di Giacomo e Giovanni): ”Tra voi non è così!”.
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