Una mancanza che accomuna

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10 aprile 2024

Il vangelo presenta un dialogo occasionale che nasce dall’incontro fortuito tra Gesù e una donna di Samaria presso il pozzo di Sicar. Questa casualità, unita all’annotazione che Gesù “doveva attraversare la Samaria” (Gv 4,4), che parla non di una necessità geografica ma teologica, ci rinvia a quanto scrisse Anatole France: “il caso è lo pseudonimo di Dio, quando Dio non vuole mettere la propria firma”. 

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Cristo nostra speranza e forza della nostra vita

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9 aprile 2024

Lo scenario che il vangelo odierno ci presenta non è molto consolante. Nei versetti precedenti ci parla di guerre, nei successivi (vv. 25-26) di segni nel creato e di gente che vive “in ansia”, o più letteralmente che vive “senza vedere vie d’uscita” (il greco aporía indica il “guado di un fiume”, e per estensione un passaggio, una via). “Gli uomini muoiono per la paura” (v. 26), letteralmente “perdono il respiro”.

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Camminare verso la luce

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8 aprile 2024

Pagina bellissima quella del vangelo odierno, pagina intrisa del movimento pasquale perché ci narra di un incontro che è passaggio dalle tenebre alla luce, che è profezia e promessa di una nascita dall’alto, nascita possibile grazie all’azione dello Spirito santo.

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Io sono in mezzo a loro

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6 aprile 2024

Cosa immaginava l’autore del IV vangelo con quella chiusa iperbolica del suo scritto? Quali altre cose compiute da Gesù si sarebbero potute narrare oltre a quelle evocate nella Lettera attribuita alla stessa penna, cioè “quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita”?

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Imparare dal nulla

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5 aprile 2024

Il ritmo di questa manifestazione-lezione di Tiberiade notte-alba, mare-terra, vuoto-pieno, è un ritmobinario costituito da due tempi, due luoghi, due percezioni visive-olfattive-gustative-tattili del reale. Questi binomi sono la vita stessa di ciascuno di noi, di ogni terrestre, se sa leggere sé stesso, dentro sé stesso… l’“essere nudi” (cf. Gen 3,7; Mc 14,52)! Pietro non tollera ancora “l’essere nudi” e “si strinse la veste” (v. 7): Pietro si maschera ancora, nonostante la lezione delle lacrime (cf. Mc 14,72).

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Il permesso di credere

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4 aprile 2024

C’è chi non può credere, perché non ha ricevuto l’annuncio, non è stato toccato dal messaggio di Gesù. Ma c’è anche chi, più o meno consciamente, non vuole credere, perché sa bene cosa questo comporti. “Andiamo anche noi a morire con lui”(Gv 11,16) – aveva esclamato Tommaso ben prima della Passione, quando il suo maestro aveva deciso di tornare in Giudea per ridare la vita all’amico Lazzaro, pur sapendo che questo gli sarebbe costato la vita.

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