Settanta volte sette

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22 agosto 2024

Il Vangelo odierno ci parla del perdono tra fratelli, un perdono che non conosce limiti o, meglio, che non accetta di essere limitato dalla debolezza del fratello: è il mio peccato, non quello del fratello, che può contraddire il perdono cristiano. La dinamica del perdono si arresta solo a causa della mia incapacità a perdonare e non a causa della reiterazione della colpa di un fratello contro di me. Nel racconto di Matteo, poi, non si menziona nemmeno la precondizione che il fratello colpevole debba chiedere perdono: il Vangelo ci parla semplicemente di colpe commesse e di un perdono da concedere settanta volte sette.

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Come in terra, così in cielo

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21 agosto 2024

Più che mai nel caso di queste parole di Gesù, non è possibile coglierne il senso profondo se non alla luce del contesto in cui sono collocate. Più che mai con queste parole del Signore, alto è il rischio di strumentalizzarle e di pervertirle. Solo un cuore evangelizzato, reso trasparente dal vangelo, può comprenderle in verità, assumerle in umiltà e metterle in pratica in carità.

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Un amore troppo giusto

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20 agosto 2024

“Chi ama me sarà amato dal Padre mio”. E che ne è di tutti gli altri? Ed è mai possibile che chi ha detto: “Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?” (Mt 5,46) ora ponga condizioni all’amore di Dio? Non è dunque vero che “noi amiamo perché Dio ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19)?

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Bambini come Giona

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19 agosto 2024

Come i discepoli a volte siamo ossessionati dalla smania di grandezza, alla ricerca di logiche meritocratiche per accaparrarci i posti d’onore nel regno dei cieli. Gesù non ripugna i nostri desideri, non li giudica: li accoglie e li converte. Gesù viaggia con noi, ma su un altro binario. Per lui la grandezza sta nella piccolezza, nell’arte del diventare tapeinós (il nostro “tapino”), che è l’aggettivo di chi non si rialza da terra, rimane in basso, fedele al suolo da cui proviene, una cosa sola con la polvere di cui è impastato, nascosto e rannicchiato a fare tana dove vive, a giocare a girotondo, “tutti giù per terra”.

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La carità rinuncia a ciò che non è essenziale

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17 agosto 2024

Tutto avviene in Galilea, attraversata da nord a sud. A un certo momento i discepoli di Gesù fanno cerchio attorno a lui per ascoltarne le istruzioni, l’una riguardo di ciò che sta per accadergli, l’altra relativa alla tassa da devolvere per il tempio. Nel primo caso, in Mt 17,23-24, Gesù intende risvegliare la coscienza dei suoi a un dato che non può essere eluso: colui che Pietro ha confessato Messia e Figlio di Dio (cf. Mt 16,16) è destinato a essere consegnato. 

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