24 luglio 2024
La parabola del seminatore è la risposta di Gesù a una situazione che sta andando verso il fallimento da tutti i punti di vista. Le autorità religiose prima lo accusano di agire e parlare per conto di Satana, poi lo sfidano a mostrare segni potenti dal cielo; i parenti lo guardano con sospetto, le folle lo ricercano solo in modo interessato, i discepoli sono lenti e tardi a credere... Tutta una serie di ostacoli sembra impedire l’attuazione del Regno annunciato da Gesù, e in definitiva negarne la verità e l’autenticità.
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23 luglio 2024
Siamo al capitolo 12 di Matteo, capitolo in cui il conflitto tra Gesù e i farisei e gli scribi diventa più aspro (al v.14 i farisei “uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire” e al v. 38 alcuni scribi e farisei pretendono un segno e sono apostrofati da Gesù come “generazione malvagia e adultera”) e in cui Gesù rivela se stesso come colui che vive la parola profetica: “Voglio l'amore e non il sacrificio” (Os 6,6) e “Ecco il mio servo, che io ho scelto....Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia (Mt 12,18-20). Questo è un capitolo di passaggio nella predicazione di Gesù: egli ormai si rivolge sempre di più ai discepoli dopo aver constatato la mancata ricezione della sua parola da parte di farisei e scribi e la non affidabilità delle folle. Le folle ancora lo seguono (vedi 14,13), ma ad esse parla in parabole, la cui chiave interpretativa è riservata ai discepoli (v. 13,36).
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22 luglio 2024
Quante volte Maria di Magdala aveva già sentito, come i discepoli, gli annunci fatti da Gesù sulla sua morte e resurrezione. Tuttavia adesso, in questo momento di acuta sofferenza, tutto sembra dimenticato.
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