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18 febbraio

Beato Angelico (1400 ca-1455)
religioso e pittore

Nel 1455 si spegne, nel convento romano di Santa Maria sopra Minerva, fra' Giovanni di San Domenico, religioso domenicano passato alla storia come il Beato Angelico. Fra' Giovanni, che prima di entrare dai frati domenicani si chiamava Guido di Piero, era nato verso la fine del XIV secolo nei pressi di Firenze, in una famiglia poverissima. Entrato molto giovane nella Compagnia di San Niccolò, una confraternita fiorentina, il giovane Guido si era presto segnalato per le precoci e straordinarie doti di pittore. Stimato dai contemporanei per la dolcezza e la semplicità, Guido avvertì il bisogno di contribuire con tutta la sua vita al rinnovamento evangelico nella chiesa del suo tempo. Egli entrò così nel convento domenicano di Fiesole, appartenente all'ala riformatrice dell'Ordine, e prestò il suo servizio di predicatore discreto e silenzioso, di teologo e di poeta. Ma fu soprattutto grazie ai suoi dipinti che il Beato Angelico seppe realizzare l'armonia tra la nascente arte rinascimentale e la purezza di cuore di un vero cercatore di Dio. Come ebbe a dire Michelangelo, fu la sua opera a fargli «meritare il cielo, per poter contemplare tutta la bellezza da lui raffigurata sulla terra». Dal 1438 fra' Giovanni si stabilì nel convento fiorentino di San Marco, di cui sarà più tardi nominato priore, assieme a tre confratelli pittori. In esso l'Angelico e i suoi compagni ci hanno lasciato una delle espressioni più pure e sobrie dell'arte religiosa rinascimentale.
Chiamato a Roma dai primi papi umanisti, fra' Giovanni morì nel convento del Maestro generale dell'Ordine. Secondo la leggenda, alla sua morte colò una lacrima dalla guancia di ciascuno degli angeli che l'Angelico aveva dipinto.


TRACCE DI LETTURA

Con tutta la sua vita fra' Angelico cantò la gloria di Dio, che egli portava come un tesoro nel profondo del suo cuore, ed esprimeva nelle opere d'arte. Egli è rimasto nella memoria della chiesa e nella storia della cultura come uno straordinario religioso-artista. Figlio spirituale di san Domenico, con il pennello espresse la sua «summa» dei misteri divini, come Tommaso d'Aquino li enunciò con il linguaggio teologico. Nelle sue opere i colori e le forme «si prostrano verso il tempio santo di Dio» e proclamano un particolare rendimento di grazie al suo Nome.
L'eccezionale, mistico fascino della pittura di fra' Angelico ci obbliga a fermarci incantati davanti al genio, e a esclamare con il salmista: «Quanto è buono Dio con gli uomini puri di cuore!».
(Giovanni Paolo II, Omelia del 18 febbraio 1984 )


PREGHIERA

Per un dono meraviglioso del tuo amore, o Dio,
il beato Giovanni Angelico
ha contemplato e insegnato con fervore operoso
i misteri del tuo Verbo.
Per sua intercessione conduci anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la bellezza della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Rm 8,5-11; Mt 5,16; 6,19-23; 7,17.20-21


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Patrizio (+ 461 ca), vescovo (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (10 amšīr/yakkātit):
Giacomo figlio di Alfeo, apostolo (Chiesa copta)

LUTERANI:
Martin Lutero (+ 1546), riformatore a Wittenberg

MARONITI:
Leone il Grande (+ 461), papa e confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Leone, papa di Roma
Teodosio (+ 1696), arcivescovo di Černigov (Chiesa russa)

17 febbraio

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Leggi tutto: 17 febbraioI sette fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria (XIII sec.)
religiosi

Fiorentini, mercanti di lana, ricchi, i sette santi fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria erano nati verso la fine del XII e l'inizio del XIII secolo. Amici fra di loro e appartenenti a un gruppo laico di fedeli che erano particolarmente devoti alla Vergine e che si dedicavano al servizio dei poveri e dei malati, probabilmente verso il 1240 cominciarono a vivere insieme, poco fuori Firenze, nella povertà e nella preghiera, nel desiderio di vivere una vita di penitenza.
Adottarono in seguito la regola di Agostino e, alla ricerca di maggior solitudine, si stabilirono sul monte Senario. Qui la comunità penitenziale divenne ufficialmente l'Ordine dei Servi di Maria, un ordine ispirato al genere di vita narrato nei sommari degli Atti degli Apostoli (cf. At 2,42-47; 4,32-35), con un impegno di radicale povertà, di preghiera e di lavoro. Fra i sette santi i più noti sono Bonfiglio Monaldo, primo priore di Monte Senario, e Alessio Falconieri che morì il 17 febbraio 1310, più che centenario, e fu testimone della costituzione definitiva dell'Ordine dei Servi, avvenuta nel 1304.


TRACCE DI LETTURA

Si erano abbassati nell'umiltà: come persone forti tenevano la radice dell'amore nell'impegno che si erano preposto, così che potevano dire con David: «Ti amo, Signore, mia forza». Venivano sollevati dalla speranza delle cose eterne: come persone più forti alzavano nel momento della prova il vessillo della carità, così che potevano esclamare con Giobbe: «Anche se il mio Creatore mi ucciderà, spererò in lui». E infine furono consumati dalla carità: come persone fortissime toccavano l'apice dell'amore, contenti addirittura di essere flagellati: grandissima gioia provavano a soffrire per Cristo.
(Leggenda sull'origine dell'Ordine 39)


PREGHIERA

Signore Dio nostro,
donaci la carità ardente dei sette santi fondatori
che, uniti in un cuore e un'anima sola,
a causa del vangelo
hanno abbandonato ogni cosa
per vivere la comunione fraterna
e servire la comunità ecclesiale
di cui Maria è figura e primizia.
Per Cristo nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE
Sir 44,1-2.10-15; Ef 4,1-6.15-16; Gv 17,20-24


Leggi tutto: 17 febbraioJanani Luwum e compagni (+ 1977)
martiri

Janani Luwum nacque nel 1922 ad Acholi, in Uganda. Figlio della prima generazione di cristiani ugandesi, convertiti dai missionari britannici, da ragazzo aveva fatto, come tutti i suoi fratelli, il pastore delle pecore e delle capre che appartenevano alla sua famiglia di contadini.
Il giovane Janani, tuttavia, mostrò una tale propensione all'apprendimento che gli fu offerta la possibilità di studiare e di diventare insegnante. A 26 anni divenne cristiano, e nel 1956 fu ordinato presbitero della locale chiesa anglicana. Eletto vescovo dell'Uganda settentrionale nel 1969, fu nominato arcivescovo dell'Uganda cinque anni più tardi, quando già infuriava il regime dittatoriale del generale Idi Amin. Luwum cominciò a esporsi pubblicamente, contestando la brutalità della dittatura e facendosi portavoce del malcontento dei cristiani ugandesi e di larghe fasce della popolazione.
Nel 1977, di fronte al moltiplicarsi delle stragi di stato, l'opposizione dei vescovi si fece palese e vibrante. Il 17 febbraio, pochi giorni dopo che Idi Amin aveva ricevuto una dura lettera di protesta firmata da tutti i vescovi anglicani, il regime annunciò che Luwum era stato trovato morto in un incidente d'auto assieme a due ministri del governo ugandese. Alla moglie che insisteva perché non si recasse all'incontro con il dittatore, Luwum aveva detto, poche ore prima di morire: «Sono l'arcivescovo, non posso fuggire. Che io possa vedere in quanto mi accade la mano del Signore».


TRACCE DI LETTURA

Un dottore, che aveva visto i corpi delle tre vittime durante il cambio della guardia, confermò che tutti e tre erano stati uccisi. Poi emersero alcuni dettagli sulle ultime ore dell'arcivescovo. Egli era stato preso dal centro di ricerca dello Stato, spogliato e spinto in una grande cella piena di prigionieri condannati a morte. Lo riconobbero, e uno di loro gli chiese la benedizione. Poi i soldati gli restituirono la veste e il crocifisso. Quindi tornò in cella, pregò con i prigionieri e li benedisse. Una grande pace e una grande calma scese su tutti loro, come testimoniò un sopravvissuto. Si dice anche che cercassero di fargli firmare una confessione. Altri hanno testimoniato che egli pregava a voce alta per i suoi carcerieri quando venne ucciso.
(Dal racconto di un testimoni )


PREGHIERA

Dio di verità,
il tuo servo Janani Luwum
ha camminato nella luce,
e con la sua morte
ha sconfitto le forze delle tenebre:
liberaci dalla paura
di coloro che uccidono il corpo,
perché possiamo anche noi
camminare come figli della luce,
per mezzo di colui che ha vinto la tenebra
con la forza della croce,
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
Sir 4,20-28; 2Tim 4,1-8; Gv 12,24-32


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Janani Luwum, arcivescovo dell'Uganda, martire

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
I 7 fondatori dell'Ordine dei Servi della beata vergine Maria (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (9 amšīr/yakkātit):
Barsauma (V sec.), padre dei monaci della Siria (Chiesa copto-ortodossa)
Proterio (+ 457), patriarca di Alessandria e martire (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Johann Heermann (+ 1647), poeta in Slesia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Teodoro il Coscritto (+ 306 ca), megalomartire
Romano di Tarnovo (XIV sec.), monaco (Chiesa bulgara)

16 febbraio

LE CHIESE RICORDANO..

COPTI ED ETIOPICI (8 amsir/yakkatit):
Ingresso di Cristo nel Tempio

LUTERANI:
Wilhelm Schmidt (+1924), testimone della fede in Germania centrale

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Panfilo di Cesarea e compagni (+ca. 307), martiri
Nicola del Giappone (+1912), arcivescovo isapostolo (Chiesa russa)
Giacomo (+1292), arcivescovo dei serbi (Chiesa serba)

15 febbraio

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Sigfrido (+ 1045), vescovo, apostolo della Svezia
Thomas Bray (+ 1730), presbitero, fondatore di società missionarie

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Onesimo (I sec.), discepolo dell'apostolo Paolo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (7 amšīr/yakkātit):
Alessandro II (+ 724 ca), 43° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)
Ciro e Giovanni (+ 303 ca), martiri (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Georg Maus (+ 1945), testimone fino al sangue in Renania

MARONITI:
Eusebio di Asicha (IV-V sec.), anacoreta

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Onesimo, apostolo

14 febbraio

La chiesa copta ricorda oggi il monaco Ciro e suo fratello Giovanni, martiri al tempo di Diocleziano assieme alle tre vergini Teodora, Teodossia e Teopista e alla loro madre Atanasia.
Secondo gli antichi agiografi, Giovanni era soldato, mentre Ciro, dopo aver esercitato l'arte medica, si era ritirato in monastero. Entrambi originari di Alessandria, vivevano tuttavia nei pressi di Antiochia.
Allo scoppio della persecuzione di Diocleziano, essi fecero ritorno ad Alessandria, dove incoraggiarono Atanasia e le sue tre figlie a rimanere salde nella confessione della fede.
Attorno al 303 la situazione precipitò, vi furono arresti in massa, e sia le quattro donne sia Ciro e Giovanni vennero condannati a morte, torturati e infine decapitati nel medesimo giorno. I loro corpi furono dapprima posti nella chiesa di San Marco, ad Alessandria, e poi trasferiti a Menouthis, alla periferia della grande metropoli africana dove, attorno alla loro tomba si sviluppò uno dei più frequentati santuari dell'antichità. Ancora oggi il quartiere alessandrino ove sorgeva la loro tomba, si chiama Abukir, dal nome di Ciro, venerato come grande guaritore per la fama di medico dei poveri che si era guadagnato in vita.
Le reliquie di Ciro e Giovanni si trovano attualmente a Roma, dove sorgono diverse chiese dedicate ai due martiri egiziani.


TRACCE DI LETTURA

Essi ora riposano in questo sepolcro. Nobilmente andarono incontro al martirio per il Nome di Cristo, e per lui deposero le loro vite. Le loro reliquie erano poste in un medesimo luogo, e non potendo discernere quale fosse il corpo dell'uno, quale quello dell'altro, abbiamo deciso di prendere entrambi e di trasferirli nella chiesa dei Santi Evangelisti, facendo loro un sepolcro come conviene a dei martiri. Anche in futuro, allora, se Dio lo vorrà, potremo trovarci riuniti per rendere onore sia ai santi evangelisti sia ai beati martiri, i cui nomi sono Ciro e Giovanni.
(Cirillo di Alessandria, Omelie)


PREGHIERA

Riuniamoci, o amati,
per lodare Cristo nostro re
e venerare in vari modi i sapienti apa Ciro e Giovanni.
Essi disprezzarono questo mondo
e amarono Cristo Signore,
per cui fu dato loro di sanare ogni malattia.
Salute, o martiri del nostro Signore Gesù Cristo,
salve, nobili lottatori, sapienti apa Ciro e Giovanni,
rivestiti delle corone del martirio.
Pregate il Signore per noi, apa Ciro e Giovanni,
affinché rimetta a noi i nostri peccati.


LETTURE BIBLICHE
Eb 12,3-14; 1P 4,12-19; At 7,44-8
,1; Lc 11,53-12,12


Cirillo (+ 869) e Metodio (+ 885)
monaco e pastore

 

Fratelli originari di Tessalonica, Cirillo e Metodio abbracciarono la vita monastica in un monastero della Bitinia.
Nell'862 furono inviati dal patriarca di Costantinopoli a evangelizzare la Moravia e la Pannonia. Essi iniziarono la loro opera traducendo il vangelo e la liturgia in lingua slava e utilizzando, per scriverli, un alfabeto a 38 lettere inventato da Cirillo.
Il papa Adriano II li chiamò allora a Roma, approvò la loro opera di predicazione e nominò Metodio arcivescovo di Moldavia e Pannonia.
Cirillo morì a Roma il 14 febbraio dell'869. Metodio continuò il suo apostolato, subendo la forte pressione delle popolazioni germaniche che cercavano di estendere il loro dominio sui territori orientali e che si opponevano all'uso dello slavo nella liturgia, ma non si scoraggiò mai, anche se dovette, a un certo momento, esercitare il suo apostolato quasi di nascosto.
Egli morì nell'885. Nel 1976 il corpo di Cirillo, sepolto a Roma, è stato restituito alla sua città natale, Tessalonica, e nel 1980 Cirillo e Metodio sono stati proclamati dalla chiesa cattolica patroni d'Europa, insieme a Benedetto da Norcia.


TRACCE DI LETTURA

A Venezia, si radunarono contro Cirillo vescovi e preti e monaci, e dicevano: «Noi non conosciamo che tre lingue nelle quali è lecito lodare Dio: l'ebraico, il greco e il latino». Ma egli rispose: «Non vi vergognate di fissare tre sole lingue, decidendo che tutti gli altri popoli e stirpi restino ciechi e sordi?
Ringrazio Dio di parlare più lingue di voi tutti, ma in chiesa preferisco pronunciare cinque parole che esprimono ciò che penso, in modo da istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila in una lingua per loro sconosciuta. Fratelli, ogni lingua deve poter confessare che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre».

(Vita di Cirillo 16)


PREGHIERA

Signore del mondo,
che attraverso la predicazione di Cirillo e Metodio
hai donato ai popoli slavi la luce del vangelo,
conferma e rendi saldi i cristiani in quelle terre,
e fa' che raggiunta l'unità della fede
la tua chiesa testimoni al mondo Cristo Signore,
vivente nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Is 49,1-6; 1Cor 9,16-23; Lc 10,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Cirillo (+ 869) e Metodio (+ 885), missionari presso gli slavi
Valentino (+ 269 ca), martire a Roma

ARMENI:
Purificazione della vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo (calendario romano e ambrosiano)
Valentino, presbitero e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (6 amšīr/yakkātit):
Ciro e Giovanni, martiri (Chiesa copto-ortodossa)
Maria la peccatrice, che unse il Signore a Betania (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Cirillo e Metodio, evangelizzatori in Boemia
Johann Daniel Falk (+ 1826), pedagogo in Sassonia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Aussenzio del Monte Oxeia (+ 470), presbitero
Marone (+ 410 ca), eremita (Chiesa melkita)

SIRO-ORIENTALI:
Marco, apostolo ed evangelista (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo, evangelizzatori

13 febbraio

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Leggi tutto: 13 febbraioGiordano di Sassonia (ca 1185-1237)
presbitero

I domenicani ricordano oggi Giordano di Sassonia, biografo di Domenico di Guzman e suo successore alla guida dell'Ordine dei predicatori.
Giordano era nato a Burgberg, in Sassonia, attorno al 1185, e si era trasferito a Parigi per studiare teologia in questa città. A seguito dell'incontro con Domenico, la sua vita cambiò profondamente. Un anno più tardi, Giordano entrò nell'Ordine domenicano insieme a Enrico di Colonia, suo carissimo amico.
Alla morte di Domenico, Giordano di Sassonia assunse la guida dell'Ordine, consolidando e diffondendo ovunque l'attività dei Predicatori. Nel corso del suo ministero il numero dei conventi e dei frati venne decuplicato, si giunse a formulare le Costituzioni e a fornire un assetto stabile alla vita domenicana, in anni di grande fermento e instabilità spirituale.
Giordano, uomo di profonda serenità e grande propagatore degli ideali evangelici che avevano guidato la vita e l'azione di Domenico, ebbe tra l'altro il merito di fornirci nel suo Libro sulle origini dei frati predicatori una delle rare vite di fondatori equilibrate e prive degli eccessi agiografici tipici dell'epoca medioevale.
Egli morì naufrago, mentre tornava dalla Terra Santa, da una delle sue frequenti visite alle province dell'Ordine, il 13 febbraio del 1237.


TRACCE DI LETTURA

Cara sorella, è stato il tuo desiderio che ti ha spinta a scrivermi, e io dunque ti dirò qualcosa a proposito del santo desiderio.
Carissima, il desiderio degli antichi padri invitò il tuo Sposo, Cristo Figlio di Dio, a venire a soffrire, ed egli venne. Invitato dai tuoi desideri alle tue gioie, come potrà non venire? Innalza tutti i tuoi desideri verso il cielo.
Se vuoi imparare una lingua spirituale, vivi con il desiderio dei paesi del cielo, in modo che se avrai occasione di leggere un libro dal contenuto spirituale o ascoltare un predicatore, tu li possa comprendere. Il senso delle cose spirituali non può essere compreso da chi non è mai stato nelle regioni dello spirito.
(Giordano di Sassonia, Lettere)


PREGHIERA

O Dio,
tu hai voluto che il beato Giordano
presentasse l'ideale domenicano
come piena attuazione del vangelo:
rendici testimoni fedeli e operosi del regno di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Ef 4,1-7.11-13; Lc 10,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (5 amšīr/yakkātit):
Apollo il Pastore (IV sec.), monaco (Chiesa copto-ortodossa)
Agrippino (II sec.), patriarca di Alessandria (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Christian Friedrich Schwartz (+ 1798), missionario in India

MARONITI:
Martiniano di Cesarea (IV-V sec.), monaco

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Martiniano di Cesarea, monaco

SIRO-OCCIDENTALI:
Elia III (+ 723 ca), patriarca di Antiochia

12 febbraio

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Eulalia di Barcellona (III-IV sec.), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (4 amšīr/yakkātit):
Agapo (I sec.), uno dei 70 discepoli (Chiesa copta)
Giovanni di Dabra Libānos (+ 1559), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Valentin Ernst Löscher (+ 1749), teologo in Sassonia
Friedrich Schleiermacher (+ 1834), teologo a Berlino

MARONITI:
Melezio di Antiochia (+ 381), arcivescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Melezio, arcivescovo di Antiochia