Relatori

XII Convegno Liturgico Internazionale Bose, 29 30 31 maggio 2014
LITURGIA E COSMO
Fondamenti cosmologici dell'architettura liturgica
Organizzato dal Monastero di Bose 
in collaborazione con l'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici
della Conferenza Episcopale Italiana

RELATORI


Leggi tutto: RelatoriDavid BANON

David Banon (Port-Lyautey, Marocco 1945) è un filosofo, specialista dell’interpretazione biblica giudaica e della sua storia. Dopo gli studi in Marocco, presso l’École normale hébraïque di Casablanca, David Banon consegue il titolo di dottore in Lettere presso l’Université de Genève, dove sostiene la sua tesi di dottorato (1986) davanti a Emmanuel Lévinas, Henri Meschonnic, Robert Martin-Achard e George Steiner.

È professore presso il Département des études hébraïques et juives de l’Université de Strasbourg, he dirige, è membro dell’Institut universitaire de France e professore invitato presso l’Università ebraica di Gerusalemme e l’Université de Lausanne.

È uno specialista del Midrash e della filosofia di Emmanuel Lévinas, di Yeshayahou Leibowitz (del quale ha tradotto alcune opere), e di Yossef Dov Soloveitchick. David Banon partecipa anche alle iniziative del dialogo ebraico-cristiano in Francia.

Proposte di lettura
Entrelacs. La lettre et le sens dans l’exégèse juive, Éditions du Cerf, Paris 2008.
La tour et le tabernacle : Migdal et Michkan, avec Déborah Derhy, Bayard, Paris 2008.
La Lecture infinie : les voies de l’interprétation midrachique, préfacé par Emmanuel Levinas, Éditions du Seuil, Paris 1987.
Tr. it.: La lettura infinita. Il Midrash e le vie dell’interpretazione nella tradizione ebraica, Jaca book, Milano 2009.


Leggi tutto: RelatoriFrançois BOESPFLUG

François Bœspflug (1945), domenicano, è professore emerito di storia delle religioni presso la Faculté de Théologique Catholique de l’Université Marc Bloch de Strasbourg. A questo titolo, da molto anni studia il fenomeno dell’attuale disfunzione della trasmissione del fatto religioso nell’ambito dell’insegnamento pubblico. Specialista d’iconografia cristiana, a partire dalla sua tesi sui vari problemi della rappresentazione di Dio nell’arte, insegna presso il Centre Sèvres (Paris) presso l’Institut de Recherche et d’Histoire des Textes (CNRS, Paris).

Proposte di lettura
Dio nell’arte, Genova, 1986.
Le Christ dans l’art, des origines jusqu’à nos jours, Paris, 2000, avec V. Da Costa, Chr. Heck et J.-M. Spieser.
La Trinité dans l’art d’Occident (1400-1460). Sept chefs-d’œuvre de la peinture, Strasbourg, 2000.
«Le immagini pittoriche di Dio», in G. Alberigo, G. Ruggieri, R. Rusconi (dir.), Il cristianesimo. Grande Atlante, Torino, Utet, 2006, t. 3, p. 1061-1075
La caricatura e il sacro. Islam, ebraismo e cristianesimo a confronto, Milano, V&P, 2007.
Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte, Torino, Einaudi, 2012.
Le Prophète de l’islam en images. Un sujet tabou?, Montrouge, Bayard, 2013.
Il pensiero delle immagini. Conversazioni su Dio nell’arte, Magnano (Bi), Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, 2013.


Leggi tutto: RelatoriYves-Marie BLANCHARD

Yves-Marie Blanchard, dottore in teologia, rettore della cattedrale di Poitiers, membro del «Groupe des Dombes» e del Comitato misto di dialogo teologico Cattolico-Protestante in Francia, noto specialista del corpus johanneum, è professore di esegesi del Nuovo Testamento e di teologia patristica presso la Faculté de théologie et de sciences religieuses dell’Institut catholique de Paris.

Proposte di lettura

«Evangelo di Giovanni. Gesù, Figlio inviato dal Padre», in C. Focant (éd.), Ritratti di Gesù, Magnano, Edizioni Qiqajon, 2009, pp. 83-104.
«Esiste il "sacro" nel nuovo Testamento?»,in G. Boselli, Ars liturgica, l’arte a servizio della liturgia, Magnano, Edizioni Qiqajon, 2012, pp. 27-55.
«L’Adoration, sur terre et au ciel, selon la tradition johannique», La Maison-Dieu, tome 2, n° 270, juin 2012, pp. 43-60.
L’Évangile du Christ Roi ou la figure johannique de l’Agneau, Paris, DDB, 2012.
L’Église mystère et institution selon le quatrième évangile, Paris, DDB, 2013.


Leggi tutto: RelatoriFrançois CASSINGENA-TRÉVEDY

Monaco benedettino dell’abbazia di bénédictin de Saint Martin de Ligugé, già allievo dell’École Normale Supérieure (Ulm), dottore in teologia, collaboratore della collana « Sources Chrétiennes » nell’ambito della patristica siriaca, est maître de conférences all’Institut catholique de Paris dove insegna liturgia presso l’Institut supérieur de Liturgie, concentrando le sue ricerche storiche, liturgiche e musicologiche sul repertorio romano-franco (gregoriano). Presso il suo monastero è anche maestro della schola gregoriana, creatore di smalti su rame e scrittore.

Proposte di lettura
La bellezza della liturgia, Magnano, Qiqajon – Comunità di Bose, 2003.
La liturgia, arte e mestiere, Magnano, Qiqajon – Comunità di Bose, 2011.
Les Pères de l’Église et la liturgie. Un esprit, une expérience, de Constantin à Justinien, Paris, Desclée de Brouwer, 2009.
Poétique de la théologie, Paris, Ad Solem, 2011.
La Parole en son royaume. Une approche liturgique, Paris, Ad Solem, 2013.
Chante et marche. Les introïts, I. Avent, Noël, Temps ordinaire I-VI, Paris, Ad Solem, 2012.


Leggi tutto: RelatoriMario CUCINELLA

Mario Cucinella (1960) è il fondatore di MCA, studio che ha sviluppato una particolare attenzione ai temi dell’energia e dell’impatto ambientale degli edifici, attivo a Parigi dal 1992 e a Bologna dal 1999.
 
Laureato a Genova con Giancarlo De Carlo nel 1986, lavora come responsabile di progetto presso Renzo Piano a Genova e a Parigi. Dal 2004 è ‘Honorary Professor’ all’Università di Nottingham in Inghilterra e nel 2013 è ‘Guest Professor’ in Emerging Technologies presso la Technische Universitat di Monaco di Baviera. È attualmente professore a contratto presso l’Università Federico II di Napoli e Direttore del comitato scientifico di PLEA (Passive and Low Energy Architecture). Collabora, in qualità di tutor, con Renzo Piano al progetto G124 per il recupero delle periferie in Italia.

Nel 2012 fonda Building Green Future, organizzazione no-profit con l’obiettivo di integrare architettura sostenibile ed energie rinnovabili per migliorare le condizioni di vita e l’accesso alle risorse nei paesi in via di sviluppo.

Tra i progetti realizzati più significativi: il SIEEB - Sino-Italian Ecological and Energy efficient Building - Università di Tsinghua, Pechino, Cina; la nuova Sede del Comune di Bologna; il CSET - Centre for Sustainable Energy Technologies - The University of Nottingham, Ningbo, Cina; la nuova sede di 3M ITALIA a Milano; il progetto per l’Agenzia Regionale per l’Ambiente a Ferrara; il progetto Kuwait City School a Gaza, sviluppato in collaborazione con UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East).

Mario Cucinella – MCA è primo classificato nel progetto-pilota CEI 2011-2012 per la diocesi di Cassano allo Jonio, parrocchia Santa Maria Goretti in Mormanno (con Luca Sandri, Alberto Casarotto, Alberto Bruno, Noa Shoval; artista: Giuseppe Maraniello; liturgista: don Amilcare Zuffi). Progetto pubblicato in 21 per XXI. Nuove chiese italiane / 6. 21 progetti in concorso, catalogo della mostra allestita al MAXXI (2013), allegato a Casabella 825 (maggio 2013), pp. 63-68, disponibile anche sul sito del SNEC.

Leggi tutto: RelatoriDuccio DEMETRIO

Duccio Demetrio, professore ordinario presso il dipartimento di Scienze della formazione presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, direttore scientifico della Libera università dell’Autobiografia di Anghiari (AR), da lui fondata nel 1998 con Saverio Tutino e di «Accademia del silenzio». Si occupa di pedagogia sociale, educazione permanente, educazione interculturale ed epistemologia della conoscenza in età adulta. Dirige la rivista Adultità (Guerini Edizioni).


Proposte di lettura
Di che giardino sei? Conoscersi attraverso un simbolo, Roma, Meltemi, 2000.
Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Milano, Raffaello Cortina, 2005.
Ascetismo metropolitano, Firenze, Ponte alle Grazie, 2009.
La religiosità della terra. Una fede civile per la cura del mondo, Milano, Raffaello Cortina, 2013.


Leggi tutto: RelatoriLuigi FUSCO GIRARD

Luigi Fusco Girard (1946), architetto, è professore ordinario di Economia urbana ed estimo ambientale, nel Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II. Specialista in valutazioni integrate  del patrimonio culturale ed ambientale, svolge attività di ricerca in particolare nel campo degli strumenti operativi per la realizzazione dei principi dello sviluppo umano sostenibile nella città /territorio.
Come direttore del Laboratorio di ricerca "Creative and Sustainable City", collabora con l’Organizzazione delle Nazioni Unite UN-Habitat (Nairobi) e con l’UNESCO-ICOMOS (Parigi) relativamente alla valorizzazione/gestione del patrimonio culturale. È responsabile del Centro Interdipartimentale di Urbanistica Calza Bini, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove coordina attività multidisciplinari.


Proposte di lettura
 
«Cultural Sustainable Development for the Humanisation of the City», in ESEE Newsletter, n.4/1998.
L. Fusco Girard, B. Forte (a cura di), Città sostenibile e sviluppo umano, Franco Angeli, Milano 2000.
L. Fusco Girard, B. Forte, M. Cerreta, P. De Toro, F. Forte (a cura di), L’uomo e la città. Verso uno sviluppo umano e sostenibile, Franco Angeli, Milano, 2003.
L. Fusco Girard, B. Forte, M. Cerreta, P. De Toro, F. Forte (eds), The Human Sustainable City. Challenges and Perspectives from the Habitat Agenda, Ashgate, Aldershot 2003.
«Cultural Tourism and Sustainable Development”, with Peter Nijkamp and Andrea De Montis», in International Journal of Technology and Management, vol.10,n.1, 2008, pp 1-8.
«Creativity and new architectural assets: the complex value of beauty», in IJSD (International Journal Sustainable Development), vol. 12,n. 2, 3, 2009.
«Sustainability, creativity and resilience», in IJSD, vol. 13, n. 1-2, 2010.
«Bene comune, sfida educativa ed economia ecologica», in Coscienza, 5/2010, pp. 20-21.
«Custodire Il Creato, Promuovere Ricchezza», in Coscienza, 5/2010, pp. 32-37.
Ravetz J., Fusco Girard L., Bornstein L., «A Research And Policy Development Agenda: Fostering Creative, Equitable, And Sustainable Port Cities», in Urbanistica Informazioni, 2012, pp. 53-54.
«Strategie economiche, strategie ecologiche», in Servizio Nazionale per l’edilizia di culto (a cura di), Convegno Nazionale "Costruire bene per vivere meglio". Edifici di culto nell’orizzonte della sostenibilità (Roma 14-16 Aprile 2008), Roma 2012, pp. 99-108 (Edifici per il culto 3).
«Toward a Smart Sustainable Development of Port Areas: the Role of “Historic Urban Landscape”. Special Issue: Port Cities and Port Areas as Hotspots of Development», in Sustainability Journal, 2013.
«The cultural base of cities for improving their resilience, creativity and sustainability», in Colletta T. (ed.), The role of integrated conservation of cultural heritage  for a creative, resilient and sustainable city, Franco Angeli, Milano 2013.
«Creativity in small cities governance: some experiences», in BDC, n. 13, 2013.
«Space, cityscape and wealth creation/maintenance/management: the role of urban planning. Special Issue: Cities as Wealth Creation», in International Journal of Sustainable Development (forthcoming 2014).


Leggi tutto: RelatoriAlbert GERHARDS
 
Dottore in teologia, dal 1989 ricopre l’incarico di Professor für Liturgiewissenschaft und Direktor des Seminars für Liturgiewissenschaft presso la Facoltà cattolica di teologia dell’Università di Bonn. 

Dal 1991 al 2001 è stato consultore della Commissione per la liturgia della Conferenza episcopale tedesca; è membro della Societas Liturgica, dell’Internationalen Arbeitsgemeinschaft für Hymnologie, del Deutschen Liturgischen Instituts, del Deutschen Gesellschaft für christliche Kunst.
Dal 2003 è membro del Comitato scientifico dei Convegni Liturgici Internazionali del Monastero di Bose.

Proposte di lettura

Communio-Räume. Auf der Suche nach der angemessenen Raumgestalt katholischer Liturgie, Albert Gerhard, Thomas Sternberg, Walter Zahner (Hrsg.); unter Mirarbeit von Nicole Wallenkamp, Regensburg, Schnell & Steiner, 2003.
«Il dibattito sull’orientamento: riflessioni teologiche», in G. Boselli (ed.), Spazio liturgico e orientamento. Atti del 4. Convegno liturgico internazionale, Bose, 1.-3 giugno 2006, Magnano, Edizioni Qiqajon - Comunità di Bose, 2007, pp. 167-188.
La liturgia della nostra fede, Magnano, Edizioni Qiqajon - Comunità di Bose, 2010.
Licht. Ein weg durch räume und zeiten der liturgie, Regensburg, Schnell et Steiner, 2011.
Erneuerung kirchlichen Lebens aus dem Gottesdienst. Beiträge zur Reform der Liturgie, Stuttgart, Kohlhammer, 2012.
Liturgie und Ästhetik, hrsg. von Albert Gerhards und Andreas Poschmann, Trier, Deutsches Liturgisches Institut, 2013.
«Frequentare mysteria. L’orientamento della preghiera e la forma dell’assemblea liturgica», in La sapienza del cuore. Omaggio a Enzo Bianchi, Torino, Einaudi, 2013.


Leggi tutto: RelatoriAndrea LONGHI

Andrea Longhi (1970) è professore aggregato di Storia dell’architettura ed è membro del collegio della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio, Politecnico di Torino; insegna inoltre al corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università degli Studi di Torino (Venaria Reale).

Nell’attività di ricerca si dedica all’approfondimento del rapporto tra architettura e liturgia, tra storia dell’architettura e vita ecclesiale. È stato relatore al VII Convegno Liturgico Internazionale del monastero di Bose (2009), alla XXXIX Settimana di studio dell’Associazione dei professori di liturgia (Brescia 2011), al simposio Modern Catholic Space (London 2011), al III Congreso Internacional de Arquitectura Religiosa Contemporánea (Sevilla 2013). Ha coordinato con Esteban Fernandez-Cobian la sessione Worship, liturgical space and church building al II Congresso dell’European Architectural History Network (EAHN Brussels 2012).

Già impegnato dal 2002 in progetti di studio dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della CEI, dal 2011 cura con il Servizio Nazionale per l’Edilizia di Culto la rubrica "Una chiesa al mese".


Proposte di lettura
Architettura, Chiesa e società in Italia (1948-1978), Studium, Roma 2010 (con Carlo Tosco).
Luoghi di culto. Architetture 1997-2007, Motta Architettura, Milano 2008.
L’architettura del battistero. Storia e progetto, Skira, Milano 2003 (curatela).
«Sacro, cultura architettonica e costruzione di chiese», in La Liturgia, alla prova del sacro, a cura di Paolo Tomatis, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 2013, pp. 159-214.
«Antropomorfismo e cristocentrismo nell’architettura cristiana», in Tempio e persona. Dall’analogia al sacramento, a cura di Francesco Valerio Tommasi, Fondazione Centro Studi Campostrini , Verona 2013, pp. 253-287.
«Spazio sacro e architettura liturgica», in Humanitas, a. LXVIII (2013), n. 6, pp. 947-956.
«Lugares Sagrados - Perspetivas Críticas», in ARQA-Arquitectura e Arte Contemporâneas 108 (2013), pp. 30-31 (numero monografico Lugares Sacrados).
«Village or monolith? Parish centers, urban landscapes and ecclesiastic life / Villaggio o monolite? Complessi parrocchiali, paesaggi urbani e vita ecclesiale», in Gen(i)us loci, Chiesa e dialogo. Due continenti a confronto tra memoria e modernità, catalogo della mostra (Milano 2012), a cura di Leonardo Servadio, Glossa, Milano 2012, pp. 11-19.
«Chiese a pianta centrale e assemblee liturgiche: un concorso preconciliare», in Architettura e Arte, II s., 2012/2-4, pp. 55-73.
«Parrocchie e periferie nel Dopoguerra: laboratori di architettura per "cittadelle cristiane"», in Thema. Rivista di architettura sacra e dei beni culturali ecclesiastici 1 (2012), pp. 36-41.
«Lo spazio dell’altare: il rito, il, corpo, l’architettura», in Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, catalogo della mostra (Venaria Reale 2010), a cura di Timothy Verdon, SilvanaEditoriale, Milano 2010, pp. 104-115.
«Nuove chiese in contesti non cristiani», in Chiesa e città, atti del VII Convegno liturgico internazionale, a cura di Goffredo Boselli, Qiqaion, Magnano 2010, pp. 153-178.
«Cattedrali in Piemonte e Valle d’Aosta: processi storici di trasformazione e progetti di adeguamento liturgico», in Le cattedrali del Piemonte e della Valle d’Aosta: antichi spazi per la nuova liturgia, a cura di Cecilia Castiglioni, Luigi Cervellin, Paola Roletto, Giovanni Vaudetti, Nicolodi, Rovereto 2008, pp. 81-109.
«Architetture per il battesimo: memoria, liturgia, progetti», in Casa di Dio. Progettazione e adeguamento di chiese nel terzo millennio. Corso CEI per architetti in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze, a cura di Michele Anderle, Antonio Marchesi, Filippo Rossi, Massimiliano Valdinoci e Timothy Verdon, Centro Di, Firenze 2005, pp. 63-84.
«Architetture per il luogo del battesimo», in D’Architettura 26 (2005), pp. 132-141.


Leggi tutto: Relatori

Muck PETZET

L’architetto Muck Petzet (1964) dopo gli studi in filosofia e architettura a Monaco e Berlino, e dopo aver lavorato a Basilea nello studio di Herzog & de Meuron, nel 1993 ha fondato a Monaco il suo studio, che dal 2012 guida insieme ad Andreas Ferstl.

È stato il curatore del Padiglione tedesco alla XIII Biennale di Architettura di Venezia . «Alla base del concept elaborato per la Biennale ci sono anni di lavoro pratico e teorico sulle strategie di riconversione degli edifici, che lo hanno portato a realizzare importanti progetti in shrinking cities, come Leinefelde e Hoyerswerda, e numerosi interventi di risistemazione/modernizzazione dentro e fuori Monaco. Una ricerca – supportata anche dal suo impegno di insegnante presso l’Università del Liechtenstein – che ha gettato le basi per una vera e propria “teoria della riconversione”, che Muck Petzet divulga attraverso conferenze e articoli» (F. Garutti).


Leggi tutto: RelatoriSalvatore SETTIS 

Salvatore Settis (1941), è stato professore di Archeologia greca e romana presso l’Università di Pisa, dove tra il 1977 e il 1981 è stato direttore dell’Istituto di Archeologia e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo; dal 1985 ha tenuto la cattedra di Archeologia classica presso la Normale di Pisa. Ha inoltre diretto il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles dal 1994 al 1999. È stato eletto direttore della Normale dal 1999 al 2010. È stato presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali (2007-2009) e tra i founding members di European Research Council. È membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell’Istituto Veneto, dell’American Philosophical Society di Philadelphia, dell’American Academy of Arts and Sciences e delle Accademie di Francia, di Berlino, di Baviera e del Belgio. Ha tenuto le Isaiah Berlin Lectures all’Ashmolean Museum di Oxford e le Mellon Lectures alla National Gallery di Washington, e ha avuto la Cátedra del Museo del Prado a Madrid. È presidente del Consiglio Scientifico del Louvre. I suoi interessi di ricerca includono temi di storia dell’arte antica e post-antica, nonché di orientamento e politica culturale.

Proposte di lettura


Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale, Torino, Einaudi 2002.
Passaggi e paesaggi (con Saverio Calocero), Roma, Donzelli 2003. 
Futuro del "classico", Torino, Einaudi 2004.
Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto, Electa, Milano 2005.
Iconografia dell’arte italiana 110-1500: una linea, Torino, Einaudi 2005.
Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, Torino, Einaudi 2010.
Azione Popolare. Cittadini per il bene comune, Torino, Einaudi 2012.

Liturgia, architettura ed arte: un appuntamento annuale al monastero di Bose

Leggi tutto: Liturgia, architettura ed arte: un appuntamento annuale al monastero di BoseLITURGIA, ARCHITETTURA ED ARTE: UN APPUNTAMENTO ANNUALE AL MONASTERO DI BOSE

Arte Cristiana marzo - aprile 2014
di CARLA ZITO

13 convegni scandiscono i venti anni di lavoro di un comitato scientifico internazionale e multidisciplinare; di un evento che col passare degli anni e diventato un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori (architetti, liturgisti, artisti, direttori e membri degli uffici liturgici diocesani, delle commissioni di arte sacra e tutti coloro i quali hanno a cuore l'architettura e l'arte della liturgia).

 

A lezione da uno sguardo

Leggi tutto: A lezione da uno sguardoA LEZIONE DA UNO SGUARDO

Osservatore Romano
28 maggio 2014
di FRANCOIS BOESPFLUG

Dal 29 al 31 maggio si terrà nel monastero di Bose il dodicesimo convegno liturgico internazionale. Organizzato dalla comunità monastica e dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana, l’incontro è intitolato «Liturgia e cosmo. Fondamenti cosmologici dell’architettura liturgica». Lo storico dell’arte François Boespflug ha anticipato i temi del suo intervento. L'immagine del Pantokràtor, cioè del Creatore Cristomorfo, è ancora fonte d’ispirazione per gli artisti?

 

Gesù e la creazione

Leggi tutto: Gesù e la creazioneGESÙ E LA CREAZIONE

Avvenire, 28 maggio 2014
di ENZO BIANCHI

 

Il corpo delle Scritture sante attesta, dalle prime pagine della Genesi alle ultime dell’Apocalisse, la profonda solidarietà – direi quasi la connaturalità – fra cosmo e liturgia. Sin dall’”In-principio”, l’opera della creazione segue un andamento pressoché liturgico, che presenta il sorgere del cosmo, suscitato dalla Parola di Dio e orientato verso il giorno del riposo, nel segno dell’alleanza; e la rivelazione del Cristo risorto a Giovanni, che sigilla il Nuovo Testamento, mette in scena una liturgia cosmica che risponde al canto di lode della terra.

Ora, queste medesime Scritture, e in particolare i Vangeli, ci portano a contestare un male particolarmente grave e diffuso che affligge la spiritualità occidentale: la schizofrenia tra creazione e redenzione. Dai Vangeli emerge infatti la figura di un Gesù che vive la sua filialità con il Padre in un atteggiamento di grande positività e pace verso la creazione. Gesù narra la parabola del fico e appare chiaro che egli conosce come si coltiva questa pianta, come la si lavora: sa che il terreno va zappato e concimato e solo se il fico non porta frutto dopo alcuni anni, lo si toglie perché non sfrutti inutilmente il terreno (Lc 13, 7-9). Gesù osserva che il grano di senapa è piccolissimo ma, una volta seminato nell’orto, fa una pianta di dimensioni tali che perfino gli uccelli vengono a farvi il nido (Lc 13, 19).

Gesù conosce la vita domestica, osserva la donna di casa che impasta il lievito in tre staia di farina affinché fermenti (Lc 13, 20); Gesù conosce la vita dei pastori, sa che se il pastore smarrisce una pecora la cerca e se la trova la riconduce contento all’ovile (Lc 15, 4-5); sa che non si strappa la zizzania in mezzo al grano per non rischiare di estirpare anche questo (Mt 13, 24-30); sa che quando il ramo di fico diventa tenero e mette germogli è ormai vicina la stagione calda (Mc 13, 28); sa che quando una nuvola sale da ponente poi viene la pioggia e che se soffia lo scirocco poi ci sarà caldo (Lc 12, 54-55); Gesù osserva con amore i gigli del campo e gli uccelli del cielo (Mt 6, 25-34), guarda con commozione la chioccia che raduna sotto le sue ali i pulcini (Lc 13,34)... 

Gesù ci viene mostrato in un atteggiamento di umanità piena e riconciliata con la creazione, con gli animali, con il lavoro dell'uomo, con la realtà quotidiana che egli sa apprezzare e amare, traendone lezione, consolazione e insegnamento. La vita di Gesù è estremamente attenta alla creazione. Siamo noi che ci siamo costruiti un’immagine ieratica e spiritualizzata di Gesù, ma è un’immagine non conforme al Vangelo e alle parole di Gesù lì confluite. Queste, infatti, sono parole di una persona cresciuta umanamente (nel corpo, nella psiche, nello spirito) «in statura e sapienza, in età e grazia» (Lc 2, 40.52) attraverso il tessuto della ferialità della vita familiare, dell'ambiente della piccola borgata di Nazaret, delle relazioni umane quotidiane.

Così il linguaggio di Gesù lascia trasparire dietro a sé un’attenzione amorosa, piena di buon senso e di sapienza, alla vita quotidiana: è linguaggio che aderisce con forza alla realtà. Anche grandi discorsi rivelativi, come il discorso della montagna (Mt 5-7), mostrano in Gesù uno spirito e una capacità di osservazione del reale che si traducono in sentenze sapienziali ricche di insegnamento e rivelazione. Nelle parabole, poi, Gesù assume le immagini della vita quotidiana, del lavoro del contadino, del vignaiolo, del pastore come il linguaggio più adatto a esprimere e significare il comportamento di Dio verso l’umanità. Con le parabole Gesù fa la sintesi di sapienza umana e sapienza di Dio, coglie in unità la storia e la creazione, la nostra vita quotidiana e l'agire continuo di Dio ...

È in questa umanità piena e semplice di Gesù che va colta la profondità e la realtà dell'incarnazione. La nostra santificazione non avviene per altre vie, ma si nutre di un’adesione al reale che passa anche attraverso l’osservazione delle realtà creazionali e umane, dei cicli vegetali e degli astri nel cielo, dei lavori degli uomini e dei comportamenti degli animali ... e il tutto in un atteggiamento di solidarietà, di simpatia e di riconoscimento che tutto è grazia ... Si tratta insomma di prendere sul serio il mondo, il creato in cui siamo, e di avere con esso un rapporto pacificato, armonioso, riconciliato. Troppo sovente noi ci diciamo fedeli al Vangelo, ma poi lo leggiamo solo con la mediazione di schemi teologici, nei Vangeli c'è questa realtà quotidiana, umanissima, grazie alla quale soltanto il cristianesimo può evitare di diventare una gnosi o di ridursi a una celebrazione di misteri liturgici.

Noi soffriamo ancora di una schizofrenia per cui crediamo che l'essere cristiani ci debba portare a estraniarci, a porci al di sopra della natura, della creazione e della realtà quotidiana; ma così la confessione di fede si riduce alla mera dimensione intellettuale e la liturgia a momento cultuale di rinnovamento del «mistero» staccato dalla vita. Figlio di Dio, parola fatta carne, proprio nell’incarnazione il Gesù dei Vangeli è anche, e anzitutto, un uomo dalla ricca umanità, che sa osservare e riflettere sulle cose e gli eventi della vita fino ad assumerli e farli propri.

Se nei Vangeli, in Gesù, non si sa percepire questa dimensione elementare, ma essenziale, allora forzatamente si coglierà la parola di Dio disgiunta dalla vita e quest'ultima sarà di fatto intesa come spazio profano verso cui è sempre prudente un atteggiamento di diffidenza e di sospetto. È tipico di una tradizione spirituale-ascetica consolidata insegnare a negarsi e a prendere le distanze dalle realtà della vita, tanto più se sentite come buone: è atteggiamento angosciato e cinico che privilegia la redenzione sulla creazione. Certamente non è lecito alcun facile ottimismo: in questa creazione, sottomessa alla caducità, c'è il peccato, e tuttavia essa ha come verità ultima non il peccato che la attraversa, ma l'amore di Dio che l'ha voluta buona e che la trascina all'integrità e alla trasfigurazione, affinché il creato diventi la dimora del Regno.

Enzo Bianchi