8 aprile 2024
Pagina bellissima quella del vangelo odierno, pagina intrisa del movimento pasquale perché ci narra di un incontro che è passaggio dalle tenebre alla luce, che è profezia e promessa di una nascita dall’alto, nascita possibile grazie all’azione dello Spirito santo.
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6 aprile 2024
Cosa immaginava l’autore del IV vangelo con quella chiusa iperbolica del suo scritto? Quali altre cose compiute da Gesù si sarebbero potute narrare oltre a quelle evocate nella Lettera attribuita alla stessa penna, cioè “quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita”?
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5 aprile 2024
Il ritmo di questa manifestazione-lezione di Tiberiade notte-alba, mare-terra, vuoto-pieno, è un ritmobinario costituito da due tempi, due luoghi, due percezioni visive-olfattive-gustative-tattili del reale. Questi binomi sono la vita stessa di ciascuno di noi, di ogni terrestre, se sa leggere sé stesso, dentro sé stesso… l’“essere nudi” (cf. Gen 3,7; Mc 14,52)! Pietro non tollera ancora “l’essere nudi” e “si strinse la veste” (v. 7): Pietro si maschera ancora, nonostante la lezione delle lacrime (cf. Mc 14,72).
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