15 luglio 2024
Gesù ha appena detto ai suoi discepoli/e: “Neppure un passero cadrà a terra senza avere il Padre accanto a sé”. E “Voi valete più di molti passeri” (Mt 10,29.31). È questa la fede, la fiducia nel Padre che Gesù ci comunica perché diventi la nostra e ci liberi dall’essere ostaggio della paura della nostra morte. Perché l’amore di Dio, che è misericordia, fedeltà, tenerezza, compassione, amore più forte della morte, “è eterno”, “per sempre” e “vale più della vita”- canta la Bibbia mille volte (cf. Sal 118,1 ss; 136,1 ss; Sal 63,4).
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13 luglio 2024
Il capitolo 10 dell’evangelo secondo Matteo in cui è inserito il brano di oggi, riguarda la missione dei Dodici: Gesù li chiama a sé per inviarli “alle pecore perdute della casa di Israele”, per comunicare tramite loro la buona novella che è venuto a portare. Una buona novella che capovolge i nostri pensieri di quieto vivere, il nostro ideale di vivere senza contraddizioni, senza fatiche e persecuzioni.
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12 luglio 2024
Il testo di oggi fa parte del discorso missionario del vangelo secondo Matteo (Mt 9.36-10.42). La compassione di Gesù per le folle che appaiono “stanche e affaticate come pecore senza pastore” è il motivo dell’invio dei discepoli. La cura di coloro che ha di fronte, il desiderio di dare ciò di cui hanno bisogno, il ridare il senso alle loro vite (sono pecore perdute: cf. Mt 10,5), questo è il vero significato dell’invio dei discepoli. Non una propaganda solo di parole, ma il mostrare una via per ritrovare una vita piena e dignitosa.
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