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6 luglio

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Leggi tutto: 6 luglioJan Hus (1369-1415)
presbitero

Nel 1415 muore sul rogo Giovanni Hus, presbitero cattolico condannato come eretico al termine di un lungo braccio di ferro con l'autorità della chiesa nel suo paese e poi con la Santa Sede.
Hus era nato nel 1369 nel villaggio di Husinec, nella Boemia sud-occidentale. Ordinato presbitero nel 1400 e divenuto baccelliere in teologia nel 1404, egli avvertì un forte bisogno di riformare i costumi del clero del suo tempo, e si adoperò con la sua vibrante predicazione per cambiare una situazione resa sempre più grave dal perdurare del grande scisma d'occidente.
Uomo di spiritualità profondamente biblica, Hus accompagnò le sue critiche alla gerarchia con un'instancabile opera d'istruzione spirituale rivolta alle persone semplici, alle quali insegnava a trovare un rapporto profondo con il Signore Gesù Cristo attraverso la lettura personale e diretta delle Scritture. La più grande accusa che rivolgeva al clero era appunto di oscurare agli occhi dei fedeli l'immagine semplice e vitale di quel Gesù umile, povero, sofferente e misericordioso narrato dai Vangeli.
Nel suo anelito di riforma Jan Hus si avvicinò molto alle posizioni teologiche di Wycliff, condannate trent'anni prima in Inghilterra, e la sua situazione precipitò, fino a condurre alla scomunica maggiore da parte della Santa Sede nel 1412, e alla condanna a morte nel 1415, un anno dopo l'inizio del Concilio di Costanza, dove un ultimo disperato tentativo di spiegare le sue posizioni non aveva dato frutto.
Hus è considerato un antesignano dei movimenti di riforma che condurranno un secolo più tardi alla Riforma protestante.
Nel 1997, in occasione di un suo viaggio a Praga papa, Giovanni Paolo II ha riabilitato Giovanni Hus, chiedendo perdono per le colpe della chiesa cattolica a suo riguardo.


TRACCE DI LETTURA

Mentre procedeva la lettura della sentenza, egli l'ascoltava in ginocchio e in preghiera con gli occhi levati al cielo. E quando fu emesso il giudizio sui vari punti particolari, maestro Jan Hus s'inginocchiò di nuovo e pregò a voce alta per tutti i suoi nemici, dicendo: «Signore Gesù Cristo, io t'imploro, perdona tutti i miei nemici per amore del tuo Nome. Tu sai che essi mi hanno accusato falsamente, che hanno prodotto falsi testimoni, che hanno orchestrato falsi capi d'accusa contro di me. Perdonali, per la tua misericordia senza fine».
Quando gli aguzzini accesero il rogo, il maestro prese a cantare a voce spiegata, dapprima «Cristo, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di noi». Ma come iniziò a cantare un altro inno, una folata di vento gli coprì il viso di fiamme. E così, pregando nell'intimo, muovendo appena le labbra, spirò nel Signore
(Relatio de Magistro Johanne Hus ).

Jan Hus è una figura memorabile per molte ragioni. Ma è soprattutto il suo coraggio morale di fronte alle avversità e alla morte ad averlo reso figura di speciale rilevanza. Oggi, alla vigilia del Grande Giubileo, sento il dovere di esprimere profondo rammarico per la crudele morte inflitta a Jan Hus e per la conseguente ferita, fonte di conflitti e divisioni, che fu in tal modo aperta nelle menti e nei cuori del popolo boemo
(Giovanni Paolo II, Udienza del 17 dicembre 1999 ).


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Thomas More, umanista e John Fisher, vescovo di Rochester, martiri della Riforma (+ 1535)

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Maria Goretti, vergine e martire (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (29 ba'ūnah/sanē):
I 7 santi asceti di Djabal Tunāh (III-IV sec.), martiri (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Jan Hus, riformatore e martire a Praga

MARONITI:
Sisoè (IV-V sec.), monaco

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Sisoè il Grande, monaco
Sinassi dei santi di Vladimir (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Jan Hus, martire

5 luglio

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Leggi tutto: 5 luglio

Atanasio l'Athonita (930-1001)
monaco

Nel 1001 muore nel suo monastero per il crollo di una cupola della chiesa Atanasio l'Athonita, monaco e iniziatore della vita cenobitica sul monte Athos.
Nato a Trebisonda, nell'odierna Turchia, il giovane Abramo, rimasto presto orfano, studiò a Costantinopoli, fino a diventare maestro alla corte dell'imperatore. L'incontro con l'igumeno di un monastero della Bitinia lo portò a discernere la propria vocazione monastica. Abramo ricevette quindi il nome monastico di Atanasio, e si trasferì sul monte Athos.
Verso il 961 egli cominciò la costruzione della Grande Lavra, in cui raggruppò i monaci che lo avevano raggiunto, dando loro una regola di vita comune ispirata a quella di Teodoro Studita. Sulla Santa Montagna, dominio della vita eremitica e dell'esicasmo, veniva così introdotto il cenobitismo, provocando una conversione collettiva all'ideale comunitario e il sorgere di molti monasteri.
Atanasio fu uomo di grande compassione verso i piccoli e i sofferenti; gli agiografi sottolineano come egli non rinunciasse mai ai suoi turni di servizio degli infermi, nonostante i grandi impegni che comportava il suo ruolo di igumeno della Lavra. Allo stesso tempo, egli è ricordato per la pazienza con cui si dedicava ai numerosissimi figli spirituali che dipendevano da lui.
Atanasio è assieme a Pietro l'Athonita la figura più importante legata alla nascita e allo sviluppo della vita monastica nella penisola calcidica dell'Athos, ed è per questo uno dei santi più amati dai monaci ortodossi.


 TRACCE DI LETTURA

Atanasio riteneva opportuno recarsi ogni giorno, dopo l'ultima lettura della sera, in una cappella laterale della chiesa, dedicata ai Quaranta martiri, perché i fratelli potessero venire a riferirgli le loro tentazioni, quelle subite nel corso della veglia, come quelle occorse loro nel sonno. L'uomo di Dio li rinforzava con la fede, colmandoli di fiducia e di pazienza, e trattando ciascuno con la medicina adatta ai problemi manifestatigli, come se ciascuno gli avesse mostrato, mediante l'apertura del cuore, la propria malattia spirituale. Li rimandava tutti gioiosi, rallegrati e incoraggiati nella loro lotta contro i demoni. Era per lui un dovere inderogabile quello di recarsi ogni giorno nella cappella dei Quaranta martiri per consolare e incoraggiare i fratelli nella loro lotta spirituale
(Vita di sant'Atanasio l'Athonita 26).


PREGHIERA

Le schiere celesti
si sono meravigliate della tua vita nella carne:
tu sei andato con un corpo mortale
incontro a lotte invisibili,
o padre degno di ogni elogio,
e hai coperto di sconfitte la falange dei demoni.
Per questo, o Atanasio,
Cristo ti ha ricompensato con i suoi doni preziosi.
Intercedi, o padre,
presso Cristo nostro Dio
perché salvi le nostre anime.


LETTURE BIBLICHE

Gal 5,22-6,2; Lc 6,17-23


Leggi tutto: 5 luglioYitzhak Wittenberg (1907-1943)
martire ebreo

Nel 1943 viene arrestato Yitzhak Wittenberg, capo dell'organizzazione segreta ebraica del ghetto di Vilnius, in Lituania. Alcuni combattenti clandestini riescono a liberarlo attaccando i nazisti. Questi ultimi, allora, chiedono che Wittenberg sia consegnato loro, sotto la minaccia di vedere distrutto il ghetto della città. Wittenberg decide di consegnarsi per salvare la popolazione ebraica di Vilnius. Sarà torturato e messo a morte dalla Gestapo.


 

 TRACCE DI LETTURA

Con loro me ne sono andato
con i miei fratelli,
con gli umiliati,
con i calpestati,
con i macchiati di Satana,
con gli ultimi fra gli uomini,
servitori di Dio,
annunciatori del Messia,
con coloro che se ne sono andati nella gioia
e che non anelano affatto a ritornare,
me ne sono andato
(I.Ogen, Il ponte sulla notte).


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Antonio Maria Zaccaria (+ 1539), presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (28 ba'ūnah/sanē):
Teodosio I (+ ca 566), 33° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)
Panteno (II-III sec.), dottore della scuola di Alessandria (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Johann Andreas Rothe (+ 1758), poeta in Sassonia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Atanasio l'Athonita, igumeno
Lampados il Taumaturgo (X sec.), monaco
Marta (+ 551), madre di Simeone lo Stilita il Giovane (Chiesa melkita)

4 luglio

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Leggi tutto: 4 luglio

Andrea di Creta (660-740)
pastore e innografo

Nel 740 muore sull'isola di Mitilene Andrea di Creta, pastore e innografo.
Nato a Damasco, Andrea era un semita cristiano di lingua greca. Monaco al Santo Sepolcro di Gerusalemme, verso il 700 fu eletto vescovo di Gortina, nell'isola di Creta.
Andrea si rivelò un grande pastore, che seppe animare la vita sociale e spirituale del suo tempo e confortare la popolazione nei difficili anni dell'avanzata musulmana. Le sue origini semitiche si riflettono nelle sue composizioni liturgiche, vicine ai modelli biblici e intercalate da versetti scritturistici. Andrea fu infatti l'inauguratore della poesia liturgica dei canoni, vere e proprie dossologie mistagogiche che aiutano il credente a penetrare le profondità dei misteri celebrati.
Tra tutte le sue odi liturgiche, la più celebre è il Grande canone, che viene cantato durante la quaresima nelle chiese di rito bizantino. È uno splendido midrash cristiano sul tema del peccato e del pentimento, ed è al tempo stesso una contemplazione della grande misericordia di Dio manifestata in Gesù Cristo.


TRACCE DI LETTURA

Come la Cananea t'invoco:
Pietà di me, figlio di David.
Con lo stesso tremore dell'emorroissa
l'orlo tocco del tuo mantello,
e come Marta e Maria su Lazzaro
lacrime verso.
Pietà di me, o Dio, pietà di me.

Come vaso di profumo, o mio Salvatore,
la mirra delle mie lacrime
spando sul tuo capo.
Con la stessa voce della peccatrice
implorante il tuo amore, a te grido.
Accogli la mia preghiera, e perdonami.
Pietà di me, o Dio, pietà di me
(Andrea di Creta, Grande canone 9,3,16-17).


PREGHIERA

Guida dell'ortodossia,
maestro di fede e di santità,
lampada che splende in tutto l'universo,
ornamento dei vescovi ispirati da Dio,
o sapiente Andrea,
con i tuoi insegnamenti
tu hai illuminato il mondo intero,
o arpa dello Spirito.
Prega il Cristo nostro Dio
di salvare le nostre anime.


LETTURE BIBLICHE

Eb 13,7-16; Lc 6,17-23


 LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Elisabetta di Portogallo (+ 1336) (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (27 ba'ūnah/sanē):
Anania (I sec.), uno dei 70 discepoli, martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Ulrico di Augusta (+ 973), vescovo

MARONITI:
Andrea, vescovo di Creta

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Andrea di Gerusalemme, arcivescovo di Creta
Anna (+ ca 1200), madre di Sava (Chiesa serba)
Luarsab di Karthli (+ 1622), martire (Chiesa georgiana)