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31 agosto

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Aidan (+ ca 651), vescovo di Lindisfarne, missionario

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Abbondio (+ 469) e Felice (IV sec.), vescovi di Como (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (25 misrā/naḥasē):
Bessarione il Grande (IV sec.), monaco (Chiesa copta)

LUTERANI:
John Bunyan (+ 1688), predicatore del risveglio in Inghilterra
Ludwig Zimmermann (+ 1906), testimone fino al sangue in Lettonia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Deposizione della Cintura della santissima Madre di Dio nella chiesa di Chalkoprateia (IV-V sec.)
Giovanni di Rila (IX-X sec.), anacoreta (Chiesa serba)
Cristodulo il Monaco (XII sec.) (Chiesa georgiana)

SIRO-OCCIDENTALI:
Gabriele di Bet Qustān (VII sec.), igumeno e vescovo

30 agosto

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Takla Hāymānot (+ 1313)
monaco

La chiesa etiopica ricorda oggi il monaco Takla Hāymānot, fondatore del monastero di Dabra Libānos. Feśśeḥa Ṣeyon - questo il suo nome di battesimo - nacque nella prima metà del XIII secolo a Zorare, regione etiopica da poco evangelizzata. Raggiunta la maggiore età, egli si sposò, ma rimase molto presto vedovo. Iniziò allora un ministero itinerante di predicatore dell'Evangelo.
La vera svolta nella sua vita avvenne però quando egli entrò nel monastero di Dabra Ḥayq, nel nord del paese, il cui abate era un altro celebre monaco etiopico: Iyāsus Mo'a. Takla Hāymānot fu dunque discepolo di Iyāsus Mo'a e dell'abate Yoḥanni, prima di divenire a sua volta padre spirituale di un gran numero di monaci. Tornato nella regione natia, egli fondò il monastero di Dabra Asbo, che intorno alla metà del XV secolo assumerà il nome odierno di Dabra Libanos, uno dei più importanti centri spirituali della storia etiopica. L'irradiamento monastico di Dabra Asbo fu enorme, anche perché ebbe tra i suoi primi monaci molti uomini imparentati con la nascente dinastia dei salomonidi, e numerosi furono i monasteri che da esso ebbero origine. Anche per questo Takla Hāymānot, che in etiopico significa «pianta della fede», è considerato il capostipite della più grande famiglia monastica dell'Etiopia. Egli fu soprattutto un uomo di grande preghiera. Nell'iconografia tardiva, è rappresentato spesso intento a pregare in piedi su di una gamba sola, poiché l'altra, secondo la tradizione, gli era caduta dopo essersi completamente atrofizzata. Gli ultimi anni della sua vita egli li trascorse in volontaria e pressoché totale solitudine. Morì nel 1313 il 24 naḥasē, corrispondente al 30 agosto del nostro calendario.


TRACCE DI LETTURA

Il nostro santo padre Takla Hāymānot si mise a riflettere e disse: «Ahimè, come sono miserabile! Che cosa risponderò il giorno in cui il giusto Giudice verrà? Non ha forse detto: "Nessuno entrerà nel regno dei cieli se non farà la giustizia del Padre mio che è nei cieli"? E allora, povero me, dove fuggirò e dove troverò rifugio davanti alla sua collera? Povero me, non mi sono ornato di una qualsiasi opera buona per le nozze celesti. Sono come il sale con il quale si salano gli alimenti: quando perde il suo sapore, lo si getta per strada e gli uomini lo calpestano. Sono come una lampada spenta, che nessuno riesce a ravvivare e che rimane nell'oscurità. Chi può guarire il medico che non sa guarire se stesso? Così è la mia anima in me».
Allora egli si costruì nel deserto una piccola cella appena sufficiente per accoglierlo in piedi, entrò in essa e cominciò una lotta ascetica assai rude e disse: «Non salirò sul letto del mio riposo, non concederò il sonno ai miei occhi, né l'assopimento alle mie palpebre, finché non trovi un luogo al Signore, una dimora al Potente di Giacobbe».
( Atti di Takla Hāymānot )


PREGHIERA

Salute alla tua nascita,
seguita alla lunga sterilità di tua madre,
o Takla Hāymānot, sole che giudica il tempo:
la tua lode ha riempito la terra,
da un'estremità all'altra,
e i cieli sono ricoperti della tua bellezza!


LETTURE BIBLICHE

Gv 10,1ss.; Rm 8,35ss.; 1Pt 5,1ss.; At 20,28ss.; Mt 10,16ss.


Leggi tutto: 30 agostoJohn Bunyan (1628-1688)
testimone

Nel 1688 muore a Londra John Bunyan, predicatore e scrittore inglese.
Nato a Elstow, vicino a Bedford, Bunyan ereditò dal padre la professione di calderaio. A venticinque anni iniziò a frequentare gli ambienti battisti di Bedford e a predicare il vangelo.
Non avendo tuttavia ricevuto l'autorizzazione alla predicazione, egli trascorse più di dodici anni in prigione, poiché non voleva promettere che avrebbe desistito dal suo fermo proposito di annunciare il vangelo; in carcere, dove aveva come uniche letture la Bibbia e il Libro dei martiri di George Fox, compose una splendida autobiografia spirituale, assieme a Il viaggio del pellegrino, opera che lo renderà noto e amato in tutto il mondo della Riforma di lingua inglese.
Uomo estremamente aderente alla realtà, Bunyan dovette alla sua educazione calvinista, che dapprima respinse ma che costituirà poi l'elemento strutturante della sua personalità, la scarsa propensione a fughe spiritualiste e il coraggio con cui affrontò quella che ritenne essere la sua unica vocazione: annunciare la Parola del Signore. Uscito dal carcere e divenuto ormai famoso, egli poté finalmente svolgere il suo ministero itinerante, che compì fedelmente sino alla fine dei suoi giorni.


TRACCE DI LETTURA

Lettore, guarda alla sostanza del mio dire.
Scosta la tenda, guarda dietro il velo,
scopri le metafore e non mancare
di trovar cose che, se bene cercherai,
a mente onesta potranno giovare.

Quanto trovi di scorie, abbi il coraggio
di gettarlo, ma pur conserva l'oro.
Che importa se nel sasso l'oro è chiuso?
Non getti via la mela per il torsolo.
Ma se ti sembra tutto da gettare,
forse forse, ritornerò a sognare!
(J. Bunyan, Il viaggio del pellegrino)


PREGHIERA

Dio di pace,
tu hai chiamato il tuo servo John Bunyan
a essere coraggioso per la verità:
accorda anche a noi, stranieri e pellegrini,
di poterci alla fine rallegrare con tutto il popolo cristiano della tua città celeste.
Attraverso Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE

Es 3,7-12; Eb 12,1-2; Lc 21,21.34-36


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
John Bunyan, autore spirituale

COPTI ED ETIOPICI (24 misrā/naḥasē):
Tommaso (IV sec.), vescovo di Maraš (Chiesa copta)
Abuna Takla Hāymānot (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Matthias Grünewald (+ 1528), pittore in Alsazia

MARONITI:
Melania la Giovane (+ 439), monaca

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Alessandro (+ 337), Giovanni (+ 577) e Paolo il Giovane (+ 784), patriarchi di Costantinopoli

29 agosto

Leggi tutto: 29 agosto

Martirio di Giovanni il Battista
profeta

L'attività del Precursore giunse al suo compimento con l'effusione del sangue, prezzo pagato per la fedeltà alla propria missione, sino alla fine. Il re Erode Antipa e sua moglie Erodiade non permisero al Battista di continuare a denunciare la loro trasgressione della Legge. Arrestato e sottoposto a una dura prigionia a Macheronte, sulla sponda orientale del mar Morto, Giovanni venne ucciso nel modo più insensato, da una guardia mandata a decapitarlo per un capriccio di Salomè, figlia di Erodiade. Come era stato in vita, così anche nella morte Giovanni appare l'ultimo e il più grande dei profeti. Egli riepiloga la drammatica storia dei profeti inviati incessantemente da JHWH al suo popolo e dal popolo costantemente respinti. Dopo la trasfigurazione, Gesù aveva detto: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico, Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro» (Mt 17,11-12).
Il rifiuto e la morte del Battista, reso oggetto in mano al delirio dei potenti, prefigurano il rifiuto e la morte di Gesù, e per questo la chiesa fin dai primi secoli ha ricordato in questo giorno il suo martirio.


TRACCE DI LETTURA

Sono rari coloro che sanno penetrare l'animo del Precursore. Si è più facilmente attratti dall'animo del discepolo amato, colui che ha riposato sul cuore di Gesù e alla cui gioia si vorrebbe prender parte; chi di noi non l'ha desiderato? Troppo spesso il Battista resta solo. Non se ne comprendono la forza, la dolcezza e le tenerezze; sono troppo nascoste e sofferte. Gli si passa a fianco senza conoscerlo, perché egli stesso si ritrae. Ma penetrare nel mistero del suo cuore e farlo amare... Giovanni Battista non ha riposato sul cuore del Maestro, ma lo ha compreso e intuito nella sua solitudine; lo ha indicato agli altri. Non ha voluto goderne per se stesso, si è fatto da parte nella sua delicatezza. La sua personalità era troppo forte; avrebbe turbato le dolci intimità di Gesù e del discepolo amato. E' scomparso, contento del suo segreto, di aver intuito il cuore del Maestro, sul quale un altro, meno spezzato dalla vita, avrebbe potuto riposare.
(Un certosino)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
tu hai voluto che Giovanni il Battista
fosse il precursore di tuo Figlio,
non solo nella predicazione del regno che viene,
ma anche nella morte a causa della giustizia e della verità:
concedi a noi la sua forza e la sua perseveranza
nella testimonianza della fede,
fino al dono totale della vita.
Per Cristo nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE

Ger 1,17-19; At 19,1-8; Mc 6,17-29


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Decollazione di Giovanni il Battista

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Martirio di Giovanni Battista (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (23 misrā/naḥasē):
I 30.000 monofisiti di Alessandria (+455/456), martiri (Chiesa copto-ortodossa)
Agostino (+ 430), vescovo d'Ippona (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Decollazione di Giovanni il Battista
Martin Boos (+ 1825), predicatore del "Risveglio" in Renania

MARONITI:
Decollazione di Giovanni il Battista

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Decollazione del santo e glorioso Profeta e Precursore Giovanni il Battista
Eustazio II (XIII-XIV sec.), arcivescovo dei serbi
Raffaele del Banato (XVI-XVII sec.), monaco (Chiesa serba)
Cristoforo Gurieli (XV sec.), martire (Chiesa georgiana)

SIRO-OCCIDENTALI:
Decollazione di Giovanni il Battista

VETEROCATTOLICI:
Decollazione di Giovanni il Battista