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17 dicembre

RŪMĪ (1207-1273)
giusto tra le genti

La sera del 5 Ǧumādā II dell'anno 672, corrispondente al 17 dicembre del 1273, si spegne a Conia, nell'odierna Turchia, Rūmī, poeta e mistico sufi tra i più grandi nella storia dell'Islam. Discendente di Abū Bakr, primo califfo islamico, Ǧalāl al-Dīn Muḥammad era nato nel 1207 a Balkh, nel Khorassan persiano. Costretto ad emigrare assieme alla famiglia per l'arrivo delle orde tatare, Ǧalāl al-Din si recò dapprima in Armenia, per poi stabilirsi fino alla morte a Conia. A Conia egli succedette al padre come maestro di Šarī 'a, cioè della legge coranica, ma la sua vita cambiò radicalmente grazie all'incontro con il derviscio Šams di Tabriz. Ǧalāl al-Dīn, ormai noto come Mawlānā Rūmī, il «Maestro di Roma», vale a dire proveniente dall'Anatolia bizantina, lasciò ogni altra attività per fondare una cerchia di sufi. Toccato infatti dalla bellezza di Dio, egli volle dedicarsi a tutto ciò che poteva condurlo all'estasi d'amore verso l'Unico, e trovò nella poesia e nella danza sacra le uniche espressioni in grado di esprimere adeguatamente l'attesa gioiosa dell'incontro con l'Amato. Proprio la simbologia cosmica espressa dalla danza dei suoi discepoli, che rappresenta il moto degli astri attorno al sole - l'Unico, l'Amato -, valse loro il soprannome di «dervisci rotanti».
Rūmī imparò e insegnò a vivere la realtà con gli occhi trasfigurati dall'amore, e non più con quelli austeri dell'asceta e dell'uomo di legge. Per questo, egli fu un uomo capace di entrare in uno stato di simpatia con ogni essere vivente, e fu portatore di un messaggio universale di ricerca dell'essenziale e di lotta contro le false immagini del mondo che inevitabilmente si crea chiunque non cerchi di vedere l'Invisibile.


TRACCE DI LETTURA

Sappi, o figlio, che ogni realtà dell'universo è una giara colma di sapienza e di bellezza. Essa è una goccia del fiume della Sua bellezza...

Il tesoro era come nascosto: ma per la sua pienezza, è esploso e ha reso la terra più splendente dei cieli. Era un tesoro nascosto: ma per la sua pienezza, è sgorgata fino a rendere la terra simile a un sultano rivestito con un abito di seta.

Quel che Dio ha detto alla rosa, facendone fiorire tutta la bellezza, egli lo ha detto al mio cuore, per renderlo cento volte più splendente della rosa.
(Rūmī, Matnawī  I,2860-2861; III,4129)

O Amato, la bellezza spirituale è radiosa e splendente, ma la tua bellezza e la tua grazia sono altra cosa...Io dimoro nello stupore, venerando tale bellezza: «Dio è grande» è in ogni momento la parola che risuona sulle labbra del mio cuore. Gli atomi di polvere della pianura, quando scopriranno il Suo profumo, diverranno ciascuno un uccello che spiegherà le proprie ali; e quando le avrà distese, esso dimenticherà i due mondi - volerà attorno alla tenda, rapito dalla Tua bellezza.
(Rūmī, Odi mistiche 145)


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
O Sapientia (inizio della preparazione al Natale)
Eglantine Webb (+ 1928), riformatrice sociale, fondatrice di «Save the Children»

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Alessandro e compagni (?), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (8 kiyahk/tāḫśāś):
Barbara di Eliopoli (III-IV sec.; Chiesa copta)
Isa e Tecla di Alessandria (III-IV sec.), martiri
Samuele il Confessore di Kalamon (+ 695), monaco (Chiesa copto-ortodossa)
Giuliana di Nicomedia (+ ca 304), martire (Chiesa copto-cattolica)
Takla Alfā (XVI sec.), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Sturmio di Fulda (+ 779), evangelizzatore e abate

MARONITI:
I tre giovani nella fornace: Anania, Azaria e Misaele

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Daniele (VI sec. a.C.), profeta, e i tre giovani Anania, Azaria e Misaele
Germano (+ 1504), arcivescovo di Novgorod (Chiesa russa)

SIRO-OCCIDENTALI:
Rabbulah di Edessa (IV-V sec.), vescovo

16 dicembre

LE CHIESE RICORDANO...

 

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni da Kęty (+ 1473), presbitero (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (7 kiyahk/tāḫśāś):
Matteo il Povero, monaco nell'Alto Egitto (Chiesa copto-ortodossa)
Eracla (+ ca 248), patriarca di Alessandria (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Adelaide (+ 999), imperatrice, moglie di Ottone I

MARONITI:
Aggeo (VI sec. a.C.), profeta

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Aggeo, profeta

VETEROCATTOLICI:
Adelaide, imperatrice

15 dicembre

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Sanducht (I sec.)
martire

Figlia del re armeno Sanatruk (75-110 ca.), la principessa Sanducht aderì al cristianesimo, secondo la tradizione, grazie alla predicazione dell'apostolo Taddeo. Quando il padre seppe della sua conversione, cercò in tutte le maniere di farle abiurare la nuova fede, senza ottenere alcun risultato. Anzi, sull'esempio della giovane principessa, tre dei suoi fratelli e numerosi altri armeni cominciarono ad aderire al vangelo. Condannata a morte dal padre quando aveva solo 18 anni, Sanducht è considerata la prima martire della chiesa armena, e forse la prima donna di tutta la cristianità a morire perseguitata in odio alla fede. La sua memoria è celebrata normalmente in estate, il sabato successivo alla Trasfigurazione, che nella chiesa armena è una festa mobile. La data odierna è quella riportata nella Passio risalente al V secolo.


PREGHIERA

Con te e per te si gloria oggi
la santa chiesa,
o martire, o testimone,
santa Sanducht,
che abbandonasti il culto paterno
e versasti il tuo santo sangue per Cristo.
Ti facesti discepola
dell'apostolo Taddeo
e fosti confermata nella vera fede;
non ti sei mischiata con i culti pagani,
e ti rendesti degna
di ascendere al Padre.
Tu che hai abbandonato
la gloria del tuo principato
e ti sei ornata con la gloria divina,
oggi sei stata accolta
tra le schiere dei vigilanti.
Intercedi per noi presso il Signore.


LETTURE BIBLICHE
1Cor 12,28-13,10; Lc 9,1-6


Leggi tutto: 15 dicembreIsaac de Castro Tartas (+ 1647)
martire ebreo

Il 15 dicembre del 1647 muore a Lisbona il giovane ebreo Isaac de Castro Tartas. Fu arrestato in Brasile, dove viveva, e condotto in Portogallo dagli sbirri dell'Inquisizione. Deciso a rimanere fedele sino alla morte alla fede dei suoi padri, Isaac morì recitando lo Shema' Israel, bruciato vivo assieme ad altri cinque ebrei in uno dei più imponenti e tragici autodafé della storia portoghese. Altri sessanta loro compagni furono condannati in quel medesimo giorno a trascorrere tutta la vita nelle carceri di Lisbona. Durante l'Inquisizione, nei territori portoghesi furono eseguiti all'incirca 750 autodafé, che portarono alla condanna al rogo di quasi 2.000 persone e alla punizione pubblica di circa 30.000. La maggior parte delle vittime era costituita da ebrei.


TRACCE DI LETTURA

Ascolta, Israele:
il Signore è il nostro Dio,
il Signore è Uno.

Amerai il Signore tuo Dio
con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima
e con tutta la tua forza.

Queste parole, che ti ordino oggi,
saranno nel tuo cuore:
le ripeterai ai tuoi figli,
ne parlerai quando siederai in casa tua
e quando camminerai per strada,
quando ti coricherai e quando ti alzerai.
Te le legherai come segno sulla mano
e ti saranno come pendagli tra gli occhi;
le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
(Shema' Israel, Dt 6,4-9)


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Pietro Canisio (+1597), presbitero e dottore della chiesa (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (6 kiyahk/tāḫśāś):
Abramo il Siro (+ ca 978), 62° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Gerhard Uhlohrn (+ 1901), teologo in Bassa Sassonia

MARONITI:
Eleuterio ed Eusebio (II sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eleuterio, vescovo dell'Illirico, ieromartire
Stefano Uros (+ 1371)
Elisabetta Elena (XIV sec.)
Ioannichio di Devic (+ 1430), anacoreta (Chiesa serba)
Pietro Ibero (+ 491), vescovo
Iesse di Tsilk'ani (VI sec.), monaco (Chiesa georgiana)
Neomartiri di Simferopoli e della Crimea (+ 1937-1938) (Chiesa ucraina)

14 dicembre

Giovanni della Croce (1542-1591)
presbitero

La notte fra il 13 e il 14 dicembre del 1591 si spegne all'età di 49 anni Giovanni della Croce, primo carmelitano ad aver aderito alla riforma del Carmelo operata da Teresa d'Ávila. Juan de Yepes Alvarez era nato a Fontiveros, nella Vecchia Castiglia. Di origini molto povere, dopo un'infanzia assai difficile, per potersi pagare gli studi egli dovette lavorare a lungo come infermiere nell'ospedale degli appestati. Entrato dai Carmelitani a Medina del Campo, per le sue brillanti qualità intellettuali fu mandato a studiare alla celebre università di Salamanca. Uomo dedito a un'ascesi estrema, che gli pregiudicò ben presto l'integrità fisica, Giovanni era sul punto di abbandonare il Carmelo per farsi certosino, quando l'incontro con Teresa d'Avila lo convinse della possibilità di riformare l'Ordine. Egli diede allora vita a una piccola comunità estremamente povera, ma ben presto i suoi superiori gli affidarono responsabilità di rilievo nella formazione intellettuale e spirituale dei novizi. La sua vita divenne allora un pellegrinaggio da una comunità all'altra, durante il quale Giovanni fu spesso osteggiato, a volte oltraggiato e umiliato, e comunque raramente capito dai suoi compagni. In questo itinerario di umiliazione, nel quale egli afferma di aver sperimentato l'abbandono da parte di Dio stesso nella «notte oscura» dell'anima, Giovanni trasse la forza per invocare la «fiamma d'amore» dello Spirito e per scrivere poemi e cantici spirituali che narrano l'unione sponsale dell'anima con Dio, approdo sicuro, secondo la sua esperienza spirituale, per coloro che seguono con fiducia il cammino pasquale del Signore. Per i cattolici egli è dottore della chiesa, gli anglicani lo ricordano come poeta e maestro della fede.


TRACCE DI LETTURA

Dove ti sei nascosto,
Amato, lasciandomi
a gemere?
Come il cervo corresti,
dopo avermi ferito:
ti uscii dietro gridando, e te n'eri andato.

Pastori, voi che andate
da un ovile all'altro su all'altura:
se per caso vedrete chi più di tutti amo,
ditegli che soffro, languo e muoio.

Cercando il mio amore,
andrò per questi monti e rive,
non coglierò mai fiori,
né temerò le fiere,
e passerò oltre ai forti e alle frontiere.
(Giovanni della Croce, Canzoni tra l'anima e lo Sposo)


PREGHIERA

O Dio,
che hai guidato san Giovanni
della Croce
alla santa montagna che è Cristo,
attraverso la notte oscura
della rinuncia
e l'amore ardente della croce,
concedi a noi di seguirlo
come maestro di vita spirituale,
per giungere alla contemplazione
della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
1Cor 2,1-10; Gv 15,9-17


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Giovanni della Croce, poeta, maestro della fede

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni della Croce, presbitero e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)
Giusto e Abbondio (+ 238), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (5 kiyahk/tāḫśāś):
Nahum (VII sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)

LUTERANI:
Bertoldo di Ratisbona (+ 1272), predicatore popolare nella Germania meridionale
John Oldcastle (+ 1417), testimone fino al sangue in Inghilterra

MARONITI:
Filemone, Apollonio e i loro compagni (III-IV sec.), martiri ad Antinoe
Giuseppe Kassab (+ 1858), presbitero dell'Ordine libanese maronita

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Tirso, Leucio e Callinico di Apollonia (III sec.), martiri
Filemone, Apollonio e Arriano, martiri

13 dicembre

Lucia di Siracusa (+ 304)
martire

Oggi le chiese d'oriente e d'occidente ricordano il martirio di Lucia, vergine di Siracusa messa a morte al tempo delle persecuzioni di Diocleziano. Vissuta sul finire del III sec., secondo la tradizione Lucia era di nobile famiglia, ed era promessa sposa a un suo concittadino. Recatasi assieme alla madre gravemente ammalata in pellegrinaggio a Catania sulla tomba di sant'Agata, Lucia udì il brano del vangelo in cui si narra dell'emorroissa guarita dopo aver toccato il lembo del mantello di Gesù. Essa esortò allora la madre a fare altrettanto, toccando il sepolcro di Agata, e ne ottenne la guarigione. Tornata allora a Siracusa, Lucia decise di rinunciare al matrimonio e di dare tutti i suoi beni ai poveri. Ma il fidanzato, sentendosi raggirato, la accusò presso le autorità romane di essere cristiana e di opporsi al culto dell'imperatore. Condannata al martirio, Lucia venne prima condotta in una casa di prostituzione, e poi, visto che nessuno riusciva nemmeno ad avvicinarla, fu sottoposta a tormenti e infine uccisa di spada nell'anno 304. Siccome il suo nome in latino ha la stessa radice di «luce», e la sua memoria cade in dicembre, Lucia fu associata fin dall'antichità alla Luce vera venuta nel mondo per redimere ogni uomo: il Cristo, «luce per la rivelazione alle genti» e che le tenebre non possono sopraffare. Sempre per il suo nome, Lucia divenne la santa protettrice dei non vedenti. Le sue spoglie mortali sono custodite a Venezia.


TRACCE DI LETTURA

Quando il fidanzato seppe che i suoi beni erano stati tutti dati ai poveri, portò Lucia davanti al console Pascasio e l'accusò di essere cristiana e di non ubbidire alle leggi imperiali. Subito Pascasio le ordinò di sacrificare agli idoli. Lucia rispose: «Visitare i poveri e aiutarli nelle loro miserie è un sacrificio che piace a Dio: io non ho ormai più ricchezze da offrire ma soltanto me stessa che offro vittima al Dio vivente».
(Jacopo da Varagine, Leggenda aurea)


PREGHIERA

Dio nostro redentore,
tu hai dato luce al mondo

che era nelle tenebre
grazie alla forza sanante
della croce di Cristo:
effondi su di noi quella luce,
ti preghiamo,
affinché possiamo,
assieme alla tua martire Lucia,
con la purezza delle nostre vite,
riflettere la luce di Cristo
e per opera della sua passione
giungere alla luce della vita senza fine.
Attraverso Gesù Cristo
tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
2Cor 10,17-11,32; Mt 10,28-33


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Lucia, martire a Siracusa
Samuel Johnson (+ 1784), moralista

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Lucia, vergine e martire (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (4 kiyahk/tāḫśāś):
Andrea, apostolo

LUTERANI:
Lucia, martire a Siracusa
Odilia (+ ca 720), badessa in Alsazia
Christian Fürchtegott Gellert (+ 1769), poeta in Sassonia

MARONITI:
Lucia, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eustrazio, Aussenzio, Eugenio, Mardario e Oreste di Auraraka (III-IV sec.), martiri
Lucia, vergine e martire
Vachtang Gorgasali (+ 502; Chiesa georgiana)

VETEROCATTOLICI:
Lucia, vergine e martire

12 dicembre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanna Francesca de Chantal (+ 1641), religiosa (calendario romano e ambrosiano)
Lucia (+ 304), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (3 kiyahk/tāḫśāś):
Ingresso della Vergine nel Tempio
Abbā 'Oḍ
Abbā Antonio (XIII-XIV sec.), monaco
Zēnā Mārqos (XIII-XIV sec.), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Vicelino (+ 1154), evangelizzatore nell'Holstein

MARONITI:
Spiridone il Taumaturgo (+ ca 348), vescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Spiridone il Taumaturgo, vescovo di Trimitonte
Abibo di Nekresi (VI sec.), vescovo (Chiesa georgiana)

 

11 dicembre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Damaso I (+ 384), papa (calendario romano e ambrosiano)
Paolo (III sec.), confessore (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (2 kiyahk/tāḫśāś):
Abba Or (IV sec.), monaco (Chiesa copta)
Anania, Azaria e Misaele (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Lars Olsen Skrelsrud (+ 1910), missionario in India

MARONITI:
Daniele lo Stilita (+ 493)
Damaso, papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Daniele lo Stilita, monaco