Lorenzo Milani

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Entrato in seminario a 20 anni nel 1943, ordinato nel 1947, cappellano a san Donato dal 1947 al 1954 quando viene inviato a Barbiana dove rimane fino alla morte (1967). Del tema della pace nell’opera di Milani vogliamo cogliere solo un aspetto, un evento.
L' 11 febbraio 1965 si riunisce la sezione dei cappellani militari toscani in congedo (presenti 20 su 120). Al termine approvano una mozione: “Consideriamo un insulto alla patria e ai suo caduti la cosiddetta obiezione di coscienza che, estranea al comandamento cristiano dell'amore, è espressione di viltà”. Il tono è provocatorio e offensivo. Nella Lettera ai giudici don Milani ricorda...

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Giorgio La Pira

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A ventun'anni scrive allo zio: “Il cattolicesimo ... non si limita ad una sterile critica dei testi o ad una disattenta e arbitraria interpretazione intellettuale della Carità. È Azione, cooperazione fattiva di Dio e dell'uomo: gettar mille ponti che permettono il passaggio dalla terra a Dio: vuole che ogni uomo esperimenti - sia pure in minima parte - le delizie della santità e inizi l'ascesa della scala mistica che Gesù Cristo pose fra la terra e il cielo. Ora questi esperimenti sono concreti, richiedono tutto l'uomo, nella sua bellezza interna ed esteriore ... La pace che l'animo possiede deve rispandersi sulle cose della terra, per sollevarle, ordinarle, purificarle...

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I 7 monaci trappisti dell'Atlas

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Il 21 maggio del 1996, un comunicato stampa del Gruppo Islamico Armato, organizzazione estremista algerina, annuncia l’avvenuta esecuzione dei sette monaci trappisti rapiti due mesi prima al monastero di Notre Dame de l’Atlas. È la conclusione di un itinerario di testimonianza evangelica spintosi fino a rendere presente il Dio-con-noi in mezzo all’inimicizia che dilaga tra gli uomini. Il cammino dei monaci dell’Atlas era cominciato nel lontano 1938...

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Giacomo Lercaro

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Nasce nel 1891, prete a Genova, vescovo a Ravenna e infine a Bologna. Figura di grandissimo rilievo al Concilio di cui è stato uno dei quattro moderatori, ha segnato con la sua testimonianza il rinnovamento evangelico non solo della chiesa italiana, ma della chiesa universale.
Rileggendo gli interventi di Lercaro sulla pace avvenuti tra l'ottobre 1965 e il gennaio 1968 troviamo la forza di un annuncio cristiano, capace ancor oggi di indicare la strada del Vangelo dentro i conflitti degli uomini...

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Dietrich Bonhoeffer

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Nato a Breslavia il 4 febbraio 1906, Bonhoeffer aveva ereditato dalla madre il bisogno spontaneo di venire in aiuto agli altri, assieme a una calma energica; dal padre aveva invece appreso una straordinaria preveggenza, la capacità di concentrarsi su qualunque soggetto, l’avversione per i luoghi comuni e una ferma adesione alla realtà, a tutto ciò che è umano.
Il giovane Dietrich, ottenuta l’abilitazione teologica nel 1930, esercitò per alcuni anni il ministero di pastore...

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Dag Hammarskjöld

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(1905 – 1961)

Dag Hjalmar Agne Hammarskjöld è stato un politico svedese. Ultimo di quattro figli maschi trascorre gli anni della propria infanzia e adolescenza seguendo gli spostamenti del padre, uomo politico svedese: dapprima in Danimarca, poi a Uppsala, poi a Stoccolma – nei tre anni in cui il padre è Primo Ministro – poi ancora a Uppsala. Compiuti gli studi universitari in economia, dopo un anno di insegnamento all’Università di Stoccolma, diviene segretario della commissione governativa sulla disoccupazione, carica che ricoprirà dal 1930 al 1934 per poi passare alla Banca di Svezia, sempre come segretario. Nel 1936 entra alle dipendenze del Ministero delle Finanze dove ricopre incarichi diversi, soggiornando per tre anni a Parigi. Nel 1941 torna come Presidente alla Banca Nazionale di Svezia, incarico che terrà fino al 1948, per poi entrare al Ministero degli Esteri: dapprima come segretario e successivamente (1951) come vice-ministro degli Esteri. In qusta veste è vice-presidente della delegazione svedese alla VI sessione dell’Assemblea generale dell’ONU a Parigi (1951-1952) e poi Presidente alla sessione successiva (New York 1952-1953). Il 7 aprile 1953 viene eletto all’unanimità per succedere al norvegese Trygve Lie nella carica di Segretario generale dell’ONU, carica nella quale viene riconfermato nel 1957 allo scadere del mandato.

Insignito della laurea honoris causa nelle principali università degli Stati Uniti, Canada e Inghilterra, nel dicembre del 1954 succede al padre quale membro dell’Accademia Svedese. Muore nella notte tra il 17 e il 18 settembre 1961 in un incidente aereo – le cui cause non saranno mai del tutto chiarite – a Ndola (nell’attuale Zambia) nel corso di una missione per risolvere la crisi congolese. L’ipotesi di un possibile attentato al suo aereo, pur non essendo dimostrabile, non è mai stata dissipata.

In quell’anno gli verrà conferito il Premio Nobel per la Pace alla memoria, “in segno di gratitudine come dirà la motivazione del Comitato del Nobel – per tutto quello che ha fatto, per quello che ha ottenuto, per l’ideale per il quale ha combattuto: creare pace e magnanimità tra le nazioni e gli uomini”.

Dopo la sua morte, nel suo appartamento a New York fu ritrovato il suo diario, contenente brevi pensieri. Allegata agli scritti c’era una lettera, indirizzata a un amico, in cui spiegava come avesse iniziato ad appuntarsi certe riflessioni senza avere alcuna intenzione di pubblicarle; tuttavia, lo autorizzava a un’eventuale pubblicazione, che riteneva utile a dare un’idea della sua vera personalità.

Il diario, pubblicato in Italia col titolo “Tracce di cammino”, è definito dall’autore “una sorta di libro bianco che narra i miei negoziati con me stesso e con Dio”. Da esse emerge infatti la spiritualità di Hammarskjöld, un aspetto fino ad allora ignoto al pubblico.

Dag Hammarrskiöld
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