11 giugno 2024
Gesù oggi ci consegna una traccia di preghiera, il “Padre nostro”, che possiamo considerare come l’espressione della nostra fede. È a questo “deposito” che continuiamo ad attingere per vivere ed essere custoditi nella giusta relazione con Dio nostro Padre e gli altri, i nostri fratelli e le nostre sorelle.
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12 giugno 2024
Il breve del vangelo che oggi ci viene incontro come buona notizia è tratto dal “discorso comunitario” che l’evangelista Matteo intesse al capitolo diciottesimo. L’interesse va da chi debba essere “il più grande” (domanda che si rivela già in se stessa distorta) ai comportamenti che possono arrecare scandalo ai più piccoli, alla possibilità di smarrirsi e alla certezza di essere comunque cercati e trovati, dalla correzione fraterna alla preghiera in comune (il nostro brano), fino alla necessità di perdonare “di cuore, ciascuno al proprio fratello” (Mt 18,35).
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10 giugno 2024
Gesù è seduto sul monte con accanto i discepoli e insegna alla folle (cf. Mt 5,1). Anche questi versetti sono parte delle parole di insegnamento di Gesù. Poco prima ci ricorda che la nostra elemosina deve essere fatta nel segreto, che non bisogna “suonare le trombe” per farsi onorare dagli uomini e anche qui, nei nostri versetti, Gesù ci richiama alla preghiera nel segreto, nascosta, non ostentata perché il Signore è colui che “vede nel segreto”, dove nessuno può vedere e accedere.
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