Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_20_patterson.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_20_patterson.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_hammarskjold.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_hammarskjold.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_ildegarda.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_ildegarda.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_16_cornelio_cipriano.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_16_cornelio_cipriano.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

21 settembre

Leggi tutto: 21 settembre

Matteo, apostolo ed evangelista

0ggi le chiese d'oriente e d'occidente ricordano Matteo, apostolo ed evangelista.
Levi-Matteo, figlio di Alfeo, era un esattore delle tasse a Cafarnao. Chiamato da Gesù alla sua sequela, egli fu tra coloro che lasciarono tutto - casa, fratelli e sorelle, padre e madre, amici, lavoro e beni - per andare dietro al Signore. Gli evangeli raccontano che Matteo il pubblicano diede un banchetto d'addio per i suoi amici, pubblicani e peccatori come lui, e che Gesù si recò a casa sua e pranzò con loro, mostrando così di essere venuto nel mondo non per i giusti ma per i peccatori. Matteo, secondo la tradizione, è l'autore del vangelo che porta il suo nome, destinato ai credenti in Gesù Messia venuti dall'ebraismo, e probabilmente scritto a qualche anno di distanza dalla redazione del vangelo secondo Marco. Quale scriba divenuto discepolo del regno dei cieli, egli fu capace di trarre dal proprio tesoro cose nuove e cose antiche, per rispondere ai problemi posti ai suoi interlocutori dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme. Gesù, nell'opera matteana, è presentato come il nuovo Mosè che, con autorità divina, risale alla volontà stessa del Legislatore e porta così a compimento la rivelazione data da Dio sul Sinai. Non sappiamo con certezza in quali regioni Matteo abbia predicato il vangelo. Secondo la tradizione, in Siria o in Etiopia.

Le chiese appartenenti al patriarcato di Gerusalemme, di Mosca, di Serbia e di Georgia, e i monasteri del monte Athos, che seguono il calendario giuliano anche per le feste a data fissa, celebrano oggi la Nascita della Madre di Dio.


TRACCE DI LETTURA

Nel chiamare qualcuno, Gesù gli diceva che ormai gli restava una sola possibilità di credere in lui, cioè quella di abbandonare tutto e di andare con il Figlio di Dio fatto uomo. Con questo primo passo colui che si pone alla sequela è messo nella situazione di poter credere. Se non si mette a seguire, se resta indietro, non impara a credere. Colui che è chiamato deve uscire dalla propria situazione, in cui non gli è possibile credere, per entrare nella sola situazione in cui è possibile credere. Questo passo non ha in sé un valore programmatico, è giustificato solo dalla comunione con Gesù Cristo che così viene raggiunta. Finché Levi resta alla dogana o Pietro attende alle reti, essi possono esercitare onestamente la propria professione, possono avere antiche o nuove conoscenze di Dio, ma se vogliono imparare a credere in Dio, devono seguire il Figlio di Dio fatto uomo, devono andare con lui.
(D. Bonhoeffer, Sequela)


PREGHIERA

Dio d'amore,
attraverso tuo Figlio
hai chiamato Matteo
a lasciare le sicurezze e le ricchezze
per diventare apostolo:
concedi ai tuoi fedeli
la grazia di seguire Cristo
nel pentimento del cuore,
nella povertà di spirito
e nella misericordia verso tutti.
Egli è il nostro Signore,
e vive e regna nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Os 6,1-6; Mt 9,9-13


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Matteo, apostolo ed evangelista

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Matteo, apostolo ed evangelista

COPTI ED ETIOPICI(11 tūt/maskaram):
Basilide (III-IV sec.), martire

LUTERANI :
Matteo, evangelista

MARONITI:
Quadrato di Magnesia (I-II sec.), martire

ORTODOSSI E GRECO CATTOLICI:
Chiusura della festa dell'Esaltatiione della Croce
Quadrato di Magnesia, apostolo

SIRO- ORIENTALI:
Matteo, apostolo ed evangelista (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Matteo, apostolo

20 settembre

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_20_patterson.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_20_patterson.jpg'

Leggi tutto: 20 settembreJohn Coleridge Patterson pastore, e compagni (+ 1871)
martiri

Nel 1871 muoiono martiri John Coleridge Patteson e i compagni sbarcati assieme a lui sull'isola melanesiana di Nukapu. Patteson era nato a Londra nel 1827; frequentando il college di Eaton, subì l'influenza di George Augustus Selwyn, primo vescovo della Nuova Zelanda e promotore di un'evangelizzazione pienamente rispettosa della cultura maori e dei diritti degli indigeni melanesiani. Ordinato presbitero nel 1855, Patteson lasciò l'Inghilterra e fondò la Missione melanesiana. Fu eletto primo vescovo dell'arcipelago, e si adoperò da subito per la formazione di clero e catechisti indigeni; i suoi metodi portarono a una rapida propagazione del cristianesimo nelle isole del Pacifico. Patteson dovette combattere soprattutto contro i mercanti di schiavi europei, autori in quegli anni di ripetute sortite in Melanesia, e venne barbaramente ucciso, assieme ad alcuni compagni di viaggio, proprio perché scambiato al suo arrivo in una nuova terra per uno di quegli schiavisti che aveva così a lungo contrastato. In questo giorno, le chiese anglicane ricordano tutti i martiri delle missioni in terra di Australia e nel Pacifico.


TRACCE DI LETTURA

Vedo crescere in me il senso di responsabilità. Dovrò ora uscire a svolgere il mio ministero senza Selwyn, e a volte mi lascio prendere dall'ansia, fino quasi a lasciarmi sopraffare. Ma verrà la forza, e non è il lavoro che facciamo a doverci confortare; se poi fallirò - il che è molto probabile - Dio metterà al mio posto un altro uomo, e la sua opera procederà, con o senza di me, ed è questo ciò che conta.
(dalla Vita di John Coleridge Patteson)


PREGHIERA

Dio di ogni tribù, popolo e lingua,
tu hai chiamato
il tuo servo John Coleridge Patteson
a rendere testimonianza
con la vita e con la morte
al vangelo di Cristo
tra le genti della Melanesia:
accordaci di udire la tua chiamata al servizio
e di rispondere con fiducia e con gioia
a Gesù Cristo, nostro Redentore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


Letture bibliche

2Cr 24,17-21; At 7,55-60; Mc 8,31-35


LE CHIESE RICORDANO ...

ANGLICANI:
John Coleridge Patteson, primo vescovo della Melanesia, e compagni, martiri

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Roberto Bellarmino (+ 1621), vescovo e dottore della chiesa (calendario ambrosiano)
Candida di Cartagine (III-IV sec.?), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (10 tūt/maskaram):
Nascita della Vergine (Chiesa copta; vedi all' 8 settembre)
Miracolo della Vergine a Saidnaya (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Carl Heinrich Rappard (+ 1909), evangelizzatore in Svizzera

MARONITI:
Eustazio e i suoi familiari (II sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eustazio, megalomartire, e i suoi familiari

19 settembre

Teodoro di Tarso (ca 602-690)
pastore

Nel 690 muore Teodoro, arcivescovo di Canterbury. Teodoro era nato a Tarso, in Cilicia; aveva compiuto gli studi ad Atene e si era fatto monaco in terra ellenica. Giunto a Roma all'età di sessantasei anni forse per motivi di studio, egli fu in breve tempo ordinato diacono e poi vescovo da papa Vitaliano, che gli assegnò la sede vacante di Canterbury. Aiutato dall'ottima salute, malgrado l'età avanzata, Teodoro si diede anima e corpo al ministero episcopale, iniziando anzitutto a viaggiare per tutto il territorio inglese, al fine di conoscere in prima persona la terra e la gente di cui era stato eletto pastore. Egli riorganizzò in profondità la vita della chiesa inglese, indicendo il primo concilio della storia britannica a Hertford nel 673, ricucendo le molte divisioni tra i cristiani di origine celtica e quelli di origine anglosassone, e aprendo a Canterbury una scuola di studi superiori dove vennero insegnate le discipline classiche dell'antichità. Dalla sua scuola usciranno i principali vescovi e rinnovatori del cristianesimo occidentale precarolingio. Teodoro morì a Canterbury quasi novantenne, dopo aver posto le basi della nuova chiesa anglosassone.


TRACCE DI LETTURA

Teodoro giunse nella sua chiesa nel secondo anno dopo la consacrazione, e vi trascorse ventun anni, tre mesi e ventisei giorni. Intraprese subito a visitare tutta l'isola, dovunque vi fossero degli Angli, e da tutti era accolto e ascoltato molto volentieri. E poiché era istruito a fondo nelle lettere sia sacre sia profane, diffondeva ogni giorno fiumi di dottrina salutare per irrigare i loro cuori. Le aspirazioni di tutti erano infatti rivolte alle gioie del regno celeste, di cui da poco avevano sentito parlare, e chiunque desiderava essere istruito nella sacra Scrittura aveva a disposizione maestri pronti a insegnare a interpretarla.
(Beda il Venerabile, Storia ecclesiastica degli Angli 4,2)


PREGHIERA

Padre santo,
che ci hai radunati
attorno alla mensa di tuo Figlio
per condividere questo pasto
con l'intera famiglia di Dio:
raduna genti di ogni razza,
lingua e nazione
in quel nuovo mondo
nel quale tu rivelerai
la pienezza della tua pace,
affinché condividano
con Teodoro di Tarso
e con tutti i tuoi santi
il banchetto senza fine
di Gesù Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

Is 52,7-10; 2Cor 5,11-6,2; Le 10,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Teodoro di Tarso, arcivescovo di Canterbury

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Gennaro (+ ca 305), vescovo e martire (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (9 tūt/maskaram):
Pisūra di Maliǧ (III-IV sec.), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Thomas John Barnardo (+ 1905), benefattore a Londra

MARONITI:
Gennaro, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Trofimo, Dorimedonte e Sabbazio di Sinnada (+ 276), martiri
Massimo Sandovič (+ 1914), presbitero e martire (Chiesa ortodossa polacca)

18 settembre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Eustorgio I (IV sec.), vescovo di Milano (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (8 tūt/maskaram):
Mosè (II mill. a.C.), capo dei profeti (Chiesa copta)
Zaccaria, padre di Giovanni il Battista (Chiesa etiopica)

MARONITI:
Lucia (+ 304), martire
Fuga del Signore in Egitto

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eumenio il Taumaturgo (VII-VIII sec.), vescovo di Gortina

LUTERANI:
Lamberto (+ 705), vescovo ed evangelizzatore nel Brabante
August Gottlieb Spangenberg (+ 1792), vescovo delle «Comunità dei fratelli»

SIRO-OCCIDENTALI:
Giacomo di Salah (V sec.), monaco

17 settembre

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_hammarskjold.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_hammarskjold.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_ildegarda.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_17_ildegarda.jpg'

Leggi tutto: 17 settembreDag Hammarskjöld (1905-1961)
testimone

Nel 1961 muore in un incidente aereo a Ndola, in Congo, Dag Hammarskjöld, statista e testimone del Vangelo. Ultimo di quattro figli, Dag era nato nel 1905 a Jönköping, in Svezia. Figlio d'arte, dopo brillanti studi iniziò a servire il proprio paese dapprima come amministratore e poi come politico. Il 7 aprile del 1953 fu eletto alla carica di Segretario generale delle Nazioni Unite, responsabilità che gli venne confermata allo scadere del mandato nel 1958. Hammarskjöld morì nel corso di una missione per risolvere la crisi congolese. Nello stesso anno gli venne attribuito il premio Nobel per la pace, alla memoria. Alla sua morte emerse il sorprendente itinerario interiore che aveva silenziosamente accompagnato il suo intenso viaggiare esteriore. Hammarskjöld fu infatti uomo di tutti, come gli imponeva la sua funzione pubblica, ma con un cuore indiviso e teso al dialogo con il Signore. Egli seppe riempire l'inevitabile solitudine di chi ha grandi responsabilità nei confronti degli altri con la compagnia dell'unica voce capace di dare un senso, giorno dopo giorno, alla missione ricevuta. Il suo diario, pubblicato postumo, una sorta di «libro bianco con se stesso e con Dio», rivela al lettore una profonda fede e un raro slancio mistico, vissuti nell'intimità del cuore e senza ostentazioni, nella costante convinzione che la vita sia un procedere in modo risoluto da una traccia all'altra di un sentiero di montagna; e sostando presso ciascuna di esse l'uomo non può che dire: «Al passato: grazie al futuro: sì!».


TRACCE DI LETTURA

La luna invernale catturata nel groviglio dei rami. Greve del mio sangue, la vincolante promessa. Intorno dormivano gli alberi, nudi contro il cielo notturno. «Però non come voglio io...». Il fardello rimase mio. Non intesero il mio appello. E tutto era silenzio. Poi le fiaccole e il bacio. Poi quell'alba grigia nel palazzo. Quale aiuto dal loro amore? Ora una sola questione se li amo...
(D. Hammarskjöld, Diario, 26 novembre 1960)


Leggi tutto: 17 settembreIldegarda di Bingen (1098-1179)
monaca

Nel 1179 muore nel monastero di Rupertsberg, presso Bingen, Ildegarda, monaca e visionaria.
Nata ottantun anni prima a Bermersheim, nella Renania, Ildegarda fu affidata a otto anni a Jutta di Sponheim, un'anacoreta che viveva legata alle benedettine di Disibodenberg. Intorno alle due donne la comunità crebbe, e alla morte di Jutta, Ildegarda ne assunse la responsabilità.
Essa seppe fare tesoro della propria estrema sensibilità e fragilità fisica per comprendere in profondità le forze fisiche e biologiche della natura e per affinare la propria arte farmacologica e medica, da cui molti trassero grandi benefici.
Attenta lettrice e ruminatrice delle Scritture, fu una donna di temperamento straordinario: predicò il vangelo in modo itinerante, quasi un secolo prima di Francesco d'Assisi, seguendo unicamente la voce interiore che la spingeva a farlo; promosse il rinnovamento spirituale nel monachesimo del suo tempo, e fu sempre pronta a servire i malati e a lenire le loro sofferenze.
In tutto questo, Ildegarda non dimenticò mai le proprie figlie spirituali, ma continuò sino alla fine a seguire a una a una tutte le monache dei monasteri che aveva fondato, con una dolcezza e una sensibilità pari alla forza e alla fermezza che aveva saputo mostrare quando si era trovata ad ammonire e a consigliare i potenti del suo tempo.
Su indicazione di Bernardo di Clairvaux, Ildegarda mise per iscritto il frutto della sua contemplazione visionaria del mondo, lasciando così ai posteri almeno un poco della sapienza che aveva saputo vivere e incarnare nel suo lungo itinerario umano e monastico.


TRACCE DI LETTURA

O fuoco dello Spirito Paraclito, vita della vita di ogni creatura, sei santo, tu che vivifichi le forme.
Sei santo, tu che copri con balsami le fratture doloranti, santo, tu che fasci le ferite incancrenite. Soffio di santità, fuoco di amore, dolce gusto nei cuori e pioggia nelle anirne, profumato di virtù.
Fontana purissima nella quale si vede Dio, intento a radunare gli stranieri e a cercare gli smarriti.
Corazza della vita, speranza dell'unione di tutti gli uomini, crogiolo della bellezza, salva le tue creature!
Grazie a te le nubi corrono, l'aria plana, le pietre si coprono di umidità, le acque diventano ruscelli e la terra trasuda la linfa verdeggiante.
E sei ancora tu a guidare incessantemente i dotti e a colmarli di gioia mediante l'ispirazione della tua sapienza.
Lode dunque a te, che fai risuonare le lodi e rallegri la via: a te la speranza, l'onore e la forza.
Lode a te che porti a noi la luce.
(Ildegarda di Bingen, O fuoco delloSpirito Paraclito)


PREGHIERA

Dio di misericordia,
che hai dato alla tua serva Ildegarda
la grazia di servirti con un cuore unificato
e di amarti al di sopra di ogni cosa:
fa' che,rinnovata la nostra comunione con te
grazie a questo sacramento,
rinunciamo a tutto ciò che ci trattiene
dalla sequela di Cristo
e cresciamo nella sua somiglianza
di gloria in gloria.
Per Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

Pr 8,12-14.22-31; 1Cor 2,9-13; Lc 10,21-24


LE CHIESE RICORDANO

ANGLICANI:
Ildegarda, badessa di Bingen, visionaria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Roberto Bellarmino (+ 1621), vescovo e dottore della chiesa (calendario romano)
Satiro (+ ca 378), confessore (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (7 tūt/maskaram):
Dioscoro (ca 454), patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa ed etiopica)

LUTERANI:
Ildegarda di Bingen, mistica e badessa
Johann Heinrich Bullinger (+ 1575), riformatore a Zurigo

MARONITI:
Sofia di Tessalonica e le sue 3 figlie (II sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Sofia, Pistis, Elpis e Agape di Tessalonica, martiri
Ritrovamento delle reliquie di loasaf di Belgorod (1911) (Chiesa russa)
Simeone Inauridze (XVIII sec.), monaco (Chiesa georgiana)

VETEROCATTOLICI
Ildegarda di Bingen, vergine e badessa

16 settembre

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_16_cornelio_cipriano.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_settembre/09_16_cornelio_cipriano.jpg'
Leggi tutto: 16 settembre

Cipriano di Cartagine e Cornelio di Roma (+ 258)
pastori e martiri

Nel 258 nel corso delle persecuzioni dell'imperatore Valeriano, muore martire a Cartagine il vescovo Cipriano. Nato intorno al 210, Cipriano era un retore pagano che si convertì al cristianesimo dopo aver distribuito tutti i suoi beni ai poveri. A tre anni soltanto dalla conversione fu eletto vescovo di Cartagine. Vissuto in un periodo di grandi divisioni nella chiesa, suscitate dalle diverse posizioni assunte dai cristiani di fronte alla pressione ad apostatare esercitata su di loro dai persecutori, Cipriano optò sempre per un atteggiamento misericordioso verso chi era caduto nell'apostasia. Convinto infatti che il ministero episcopale fosse uno e indivisibile, e che fosse stato lasciato da Cristo alla chiesa per custodirne l'unità attraverso la remissione dei peccati, egli difese l'autorità episcopale sia contro le intromissioni dell'impero sia contro quei cristiani che minavano l'unità della chiesa pretendendo di costituire delle chiese parallele di uomini impeccabili. Anche per questo motivo, Cipriano sostenne contro l'antipapa Novaziano, eletto dalla fazione più rigorista del clero romano, il legittimo papa di Roma Cornelio. Il comune atteggiamento di Cornelio e Cipriano verso chi aveva ceduto di fronte alle violenze dei persecutori e la loro comune morte nel martirio, hanno fatto sì che la chiesa d'occidente li ricordi assieme in questo giorno.


TRACCE DI LETTURA

Fratelli, vi sono alcuni che invece di proporre la speranza, insinuano la disperazione e la mancanza di fede sotto il pretesto di offrire la fede. Ma il Signore dice a Pietro: «Io ti dico che tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche nei cieli».
Il Signore edifica la sua chiesa sopra uno solo; anche se dopo la sua resurrezione egli conferisce un'eguale potestà a tutti gli apostoli: «Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi. Ricevete lo Spirito santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi; saranno ritenuti a chi li riterrete». Tuttavia per evidenziare l'unità dispose che l'origine della medesima procedesse da uno solo. Come può credere allora di possedere la fede chi non mantiene l'unità della chiesa?
(Cipriano, L'unità della chiesa cattolica 3-4)


PREGHIERA

O Dio, che hai dato al tuo popolo
i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiri intrepidi,
con il loro aiuto rendici forti
e perseveranti nella fede,
per collaborare assiduamente
all'unità della chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Rm 5,1-5; Mt 10,17-22


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Ninian (+ 432), vescovo di Galloway, apostolo dei Pitti

Edward Bouverie Pusey (+ 1882), presbitero, trattariano (movimento di Oxford)

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, martiri (calendario romano e ambrosiano)

Eufemia di Calcedonia (III-IV sec.), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (6 tūt/maskaram):
Isaia (VII-VI sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)

LUTERANI:
Kaspar Tauber (+ 1524), testimone fino al sangue a Vienna

MARONITI:
Cipriano, vescovo di Cartagine, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eufemia di Calcedonia, megalomartire
Ioannichio II (XIII-XIVsec.), primo patriarca dei serbi (Chiesa serba)

VETEROCATTOLICI:
Cipriano, vescovo e martire

15 settembre

Caterina da Genova (1447-1510)
testimone

A Genova, nel 1510, muore dopo una lunga malattia e indicibili sofferenze Caterina, testimone dell'amore di Dio. Nata nel 1447 nell'illustre famiglia genovese dei Fieschi, dopo un'infanzia in cui aveva mostrato una forte tendenza al raccoglimento e alla preghiera, Caterina venne data in moglie a un uomo violento di famiglia ghibellina, in un matrimonio di pura convenienza. Dopo anni di sempre maggiore sconforto e disperazione, in cui la sua fede andò spegnendosi, Caterina fece improvvisamente esperienza della grazia e della consolazione del Signore, avvertendo la vocazione a vivere soltanto per corrispondere al grande amore e alla profonda dolcezza ricevuti nel proprio intimo. Passò così il resto dei suoi giorni a servire i malati più poveri, soprattutto i lebbrosi e le vittime della peste che era tornata a infuriare in città. Eletta direttrice dell'ospedale di Pammatone, in cui da anni assisteva gli infermi, Caterina fu raggiunta dal marito, toccato anch'egli dalla grazia della conversione. Attorno a lei si radunò un piccolo gruppo di discepoli, mossi dal solo intento di servire l'amore di Dio nel servizio dei fratelli. Caterina morì consumata da quell'amore di cui si era fatta serva, ma anche duramente provata dall'insorgere quasi improvviso di gravi malattie psichiche e fisiche, che la accompagnarono negli ultimi nove anni di vita in un'interminabile agonia. È patrona della città di Genova.


TRACCE DI LETTURA

O amore, il tuo legame è tanto dolce e forte, che gli uomini legati da questo legame restano così uniti che sono di una medesima volontà e ogni cosa, sia temporale sia spirituale, tra loro resta comune.
O amore mio, Gesù dolce, chi ti ha fatto venire dal cielo in terra? L'amore.
Chi ti ha fàtto patire tanti e così terribili tormenti fino alla morte? L'amore.
Chi ti ha fatto lasciare te stesso come nutrimento all'anima che ami? L'amore.
Chi ti ha mosso che ci hai mandato e continuamente ci mandi, perché sia nostra forza e guida, lo Spirito santo? L'amore.
(Caterina da Genova, Opere)


PREGHIERA

O Dio,
che hai fatto ardere santa Caterina
di un fuoco d'amore divino
nel contemplare
la passione di
tuo Figlio,
per la sua intercessione ti preghiamo:
accendi in noi
la fiamma del tuo amore
e nella tua bontà rendici partecipi
della medesima passione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Ger 20,7-9; Lc 6,27-38


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Cipriano (+ 258), vescovo di Cartagine, martire

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Beata Maria vergine addolorata (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (5 tūt/maskaram):
Sofia del Basso Egitto (?), martire (Chiesa copia)

LUTERANI:
Jan van Woerden (†1525), testimone fino al sangue nei Paesi Bassi

MARONITI:
Niceta il Goto (+ 370), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Niceta il Goto, megalomartire
Simeone di Tessalonica (+ 1429), vescovo (Chiesa greca)

VETEROCATTOLICI:
Giovanni Crisostomo (+ 407), vescovo e dottore della chiesa