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10 aprile

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Leggi tutto: 10 aprileWilliam Law (1686-1761)
presbitero

La Chiesa d'Inghilterra ricorda oggi il presbitero William Law, animatore di un profondo rinnovamento spirituale nell'Inghilterra del XVIII e XIX secolo.
Nativo di Kings Cliffe, nel Northamptonshire, William frequentò l'Emmanuel College di Cambridge, di cui divenne fellow dopo aver ricevuto l'ordinazione diaconale. La sua brillante carriera universitaria ed ecclesiastica fu però stroncata dall'evoluzione politica del mondo inglese. Egli, infatti, si rifiutò di prestare giuramento al nuovo re Giorgio I, che ad avviso suo e di molti aveva usurpato la corona regale a Giacomo II.
Privato della sua fellowship, William accettò di sottomettersi pienamente alle conseguenze della propria integrità morale, e ordinato presbitero, dedicò il resto della sua vita al rinnovamento della vita spirituale dei suoi parrocchiani. I suoi insegnamenti sulla preghiera e sulla vita spirituale raggiunsero ampi settori della chiesa di quel tempo, grazie soprattutto alle sue opere Una seria chiamata a una vita di preghiera e di santità e Lo spirito di amore. I fratelli Wesley prima, e poi buona parte degli appartenenti al Movimento di Oxford nel secolo successivo, attingeranno abbondantemente all'insegnamento e alla testimonianza evangelica di William Law.
Tornato nel borgo nativo nel 1740, egli vi trascorse gli ultimi vent'anni dedicandosi totalmente ai poveri. Morì in questo giorno, nel 1761.


TRACCE DI LETTURA

Dio è sempre stato e sarà sempre la medesima volontà rivolta a ogni bontà. Perciò come è sicuro che egli è il creatore, altrettanto certamente è colui che benedice ogni realtà creata, ed egli non può far altro che benedire, dare il bene e la felicità.
E' questo il fondamento e l'origine dello spirito di amore nella creatura; esso consiste nella volontà di compiere ogni sorta di bene, e tu non potrai dire di possedere lo spirito di amore finché non possederai questa volontà di dare ogni bene in ogni tempo e in ogni occasione.
Lo spirito di amore non sarà in te finché non sarà divenuto lo spirito che anima la tua vita, finché non avrai imparato a vivere liberamente, di buon grado e pienamente secondo tale spirito.

(W. Law, Lo spirito di amore)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
che hai chiamato il tuo servo William Law
a una vita di preghiera e di santità:
accordaci con il tuo spirito di amore
e mediante una preghiera perseverante
di poter trovare la via alla conoscenza di te
per poter giungere in tal modo a discernere i tuoi misteri.
Attraverso Gesù Cristo tuo Figlio nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
Tb 1,16-18; Rm 6,20-23; Lc 11,33-36


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
William Law, presbitero, autore spirituale
Guglielmo di Ockham (+ 1347), frate, filosofo, maestro della fede

COPTI ED ETIOPICI (2 barmūdah/miyāzyā):
Cristoforo (+ 250 ca), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Thomas von Westen (+ 1727), evangelizzatore in Lapponia

MARONITI:
Miracolo della Croce a Beirut

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Terenzio, Africano, Massimo, Pompeo e 36 compagni (+ 251 ca), martiri
Giovanni Mangleli (+ 1751), vescovo (Chiesa georgiana)

VETEROCATTOLICI:
Ezechiele (VI sec. a.C.), profeta

9 aprile

Leggi tutto: 9 aprile

Quando il 9 aprile ricorre in Quaresima, nella Settimana santa o nell'Ottava di Pasqua, la memoria di Dietrich Bonhoeffer  si celebra il lunedì dopo la domanica in Albis

Dietrich Bonhoeffer (1906-1945)
pastore luterano e
martire

Il 9 aprile 1945 muore appeso nudo a un palo nel campo di concentramento di Flossenbürg il pastore evangelico tedesco Dietrich Bonhoeffer. Nato a Breslavia il 4 febbraio 1906, Bonhoeffer aveva ereditato dalla madre il bisogno spontaneo di venire in aiuto agli altri, assieme a una calma energica; dal padre aveva invece appreso una straordinaria preveggenza, la capacità di concentrarsi su qualunque soggetto, l'avversione per i luoghi comuni e una ferma adesione alla realtà, a tutto ciò che è umano. Il giovane Dietrich, ottenuta l'abilitazione teologica nel 1930, esercitò per alcuni anni il ministero di pastore, fino a quando, nel 1935, la Chiesa confessante, ovvero quella porzione di protestanti tedeschi non disposti a compromettere la loro fede con i dettami del regime nazista, lo invitò a guidare il seminario per giovani pastori. Egli partì allora alla volta di Finkenwalde, dove per alcuni anni condivise tutto con i suoi allievi. A Finkenwalde Bonhoeffer si convinse della profonda necessità che il cristiano ha di rimanere fedele alla terra, alla realtà in cui è chiamato a investire, da creatura responsabile, il dono della fede. Alla chiusura forzata del seminario, Bonhoeffer si trasferì in America, dove visse un tempo d'inquietudine, al termine del quale ruppe gli indugi e rientrò a Berlino, per unire alla fedeltà alla terra quella memoria personale e vissuta della croce, senza la quale non vi è vera vita cristiana. L'8 aprile 1945, domenica in Albis, dopo due anni di prigionia, si compiva il suo destino. Reo di cospirazione contro Hitler, Bonhoeffer veniva condannato per ordine del Führer in persona. «È la fine, per me l'inizio della vita», rispose a chi gli diceva addio, ormai consapevole del cammino pasquale a cui l'aveva condotto la grazia a caro prezzo offerta a ogni discepolo di Cristo.


TRACCE DI LETTURA

Quando si è rinunciato del tutto a fare qualcosa di se stessi: un santo, un peccatore convertito o un uomo di chiesa, un giusto o un ingiusto, un malato o un sano, allora ci si getta interamente nelle braccia di Dio, allora si prendono finalmente sul serio non le proprie, ma le sofferenze di Dio nel mondo, allora si veglia con Cristo nel Getsemani e, io penso, questa è fede, questa è metanoia; e così diventiamo uomini, diventiamo cristiani.

(Dietrich Bonhoeffer,  Lettere dal carcere )


PREGHIERA

Dio onnipotente ed eterno,
noi facciamo oggi memoria di Dietrich Bonhoeffer,
testimone di Cristo tra i suoi fratelli:
egli ha ricercato la libertà nella disciplina,
la presenza divina nell'azione,
la testimonianza evangelica nel sacrificio fino alla morte:
concedi anche a noi
di saper lottare con coraggio a causa della giustizia,
e di riconoscere sempre il primato della tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE
Ger 45,1-5; Lc 21,9-19


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano, martire

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Cirillo di Gerusalemme (+ 386/387), vescovo e dottore della chiesa (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (1 baramhāt/maggābit):
Silvano di San Macario (IV sec.), monaco (Chiesa copta)

LUTERANI:
Dietrich Bonhoeffer, testimone fino al sangue a Berlino

MARONITI:
Epafra (I sec.), discepolo dell'apostolo Paolo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eupsichio di Cesarea (+ 362), martire

 

8 aprile

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Francesca Romana (+ 1440), religiosa (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (30 baramhāt/maggābit):
Gabriele, arcangelo (Chiesa copta)

LUTERANI:
Martin Chemnitz (+ 1586), teologo in Bassa Sassonia

MARONITI:
Il Secondo concilio di Nicea (787)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Erodione, Agabo, Rufo, Asincrito e Flegonte (I sec.), apostoli
Ireneo (+ 304), vescovo di Srem, ieromartire (Chiesa serba)

SIRO-OCCIDENTALI:
Yazdandhot di Erbil (IV sec.)

7 aprile

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Leggi tutto: 7 aprileAfraat il Sapiente Persiano (IV sec.)
monaco

La Chiesa maronita ricorda in questo giorno Afraat il Sapiente Persiano, prima grande figura delle chiese siriache i cui insegnamenti siano stati tramandati come esempio ai posteri.
Afraat nacque sul finire del III secolo, verosimilmente nei dintorni di Ninive-Mossul, nell'odierno Iraq. Se il suo nome sembra tradire un'origine pagana, nondimeno la sua conoscenza delle Scritture e la sua esegesi sono altamente influenzate dai metodi giudaici.
Figlio di una chiesa di confine tra cristianesimo e giudaismo, egli visse la separazione e il conflitto tra chiesa e sinagoga con relativa serenità, con toni polemici ma pacati.
Afraat fu un «figlio del Patto», cioè un uomo impegnato a rimanere nel celibato per testimoniare la riunificazione escatologica dell'uomo inaugurata in sé dal Cristo, primo solitario, a cui i figli del Patto si ispiravano. Egli dimorò probabilmente presso il monastero di Mar Mattai, e secondo alcuni fu anche superiore di monaci e poi vescovo.
Estraneo alle controversie cristologiche che attanagliavano l'occidente, Afraat visse come discepolo delle Scritture, secondo la sua stessa definizione, e si premurò di trasmettere per iscritto i suoi insegnamenti sulla vita spirituale e sul rapporto fra cristianesimo e giudaismo attraverso le Dimostrazioni, unica sua opera giunta fino a noi. Dalle pagine di Afraat, scritte secondo uno stile sapienziale, inizia a emergere quel gusto per la bellezza e per la dolcezza spirituali che caratterizzerà il cristianesimo siriaco.


TRACCE DI LETTURA

Ama, mio amato, la condizione nella quale dimorano i figli della carne.
Retto è per l'uomo umiliare se stesso; la condizione di Adamo è polvere dalla terra.
Il suo Signore stabilì per lui un comandamento da custodire; se lo custodirà, il suo Signore farà pervenire alla condizione eccelsa colui che fu condannato. Adamo si esaltò e fu umiliato e ritornò alla polvere, alla sua condizione d'un tempo. Il nostro Salvatore, altissimo e magnifico, si umiliò e fu esaltato e fu elevato alla sua condizione d'un tempo e la sua gloria fu accresciuta e tutto gli fu sottomesso. Perciò, mio amato, all'uomo che ama Dio, si addice ed è giusto amare l'umiltà e restare nella sua condizione di umiltà. Poiché se la sua radice è piantata nella terra, i suoi frutti salgono davanti al Signore di grandezza.

(Afraat il Sapiente Persiano, Dimostrazioni 9,14)


LE CHIESE RICORDANO...

ARMENI:
Annunciazione

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni Battista de la Salle (+ 1719), presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (29 baramhāt/maggābit):
Annunciazione gloriosa-Concepimento del Signore

LUTERANI:
Albrecht Dürer (+ 1528), pittore a Norimberga
Johann Heinrich Wichern (+ 1881), fondatore delle Missioni interne

MARONITI:
Afraat, monaco

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Calliopio di Pompeiopoli (+ 304), martire
Giorgio (+821), vescovo di Melitene
Transito di Tichon (+ 1925), patriarca di Mosca (Chiesa russa)
Giustino Popovic (+ 1979), igumeno (Chiesa serba)
Partenio di Kiev (+ 1855), monaco (Chiesa ucraina)

6 aprile

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Pietro di Verona (+ 1252), presbitero e martire (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (28 baramhāt/maggābit):
Costantino (+ 337), imperatore (Chiesa copta)

LUTERANI:
Notkero il Balbuziente (+ 912), monaco e innografo a San Gallo

MARONITI:
Eutichio di Costantinopoli (+ 582)
Flaviano, patriarca di Alessandria, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eutichio, patriarca di Costantinopoli
Gregorio Sinaita (+ 1347), monaco (Chiesa greca)
Ireneo di Sirmio (IV sec.), vescovo e martire (Chiesa romena)

VETEROCATTOLICI:
Notkero il Balbuziente, monaco

5 aprile

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Leggi tutto: 5 aprileMacario il Grande (ca 300-390)
monaco

La chiesa copta celebra oggi la memoria di Macario il Grande, iniziatore della vita monastica nel deserto di Scete. Assieme ad Antonio, Macario è senz'altro il padre monastico più venerato in oriente. Nato attorno all'anno 300 in una famiglia di modeste condizioni, egli esercitava la professione di cammelliere nella «valle del salnitro», l'odierna Wādī al-Natrūn. Accusato ingiustamente di aver disonorato una ragazza, egli accettò di mantenerla, finché non fu rivelata la sua innocenza. Allora Macario fuggì nel deserto di Scete, spingendosi progressivamente verso luoghi di sempre maggiore solitudine. Raggiunto dai primi fratelli, egli riuscì ad armonizzare vita comunitaria e vita eremitica, dando vita a un insediamento monastico che raggiunse proporzioni ragguardevoli, e che ancor oggi conosce una notevole fioritura. Macario fu un uomo capace di coniugare nella propria vita estrema austerità e grande dolcezza, rigore con se stesso e misericordia verso gli uomini, sino a farsi trasparenza della misericordia stessa di Dio; è a lui che si ispireranno Evagrio e i monaci di Gaza per sviluppare l'insegnamento sull'inammissibilità della collera e l'importanza della mitezza per ogni cristiano, e in particolare per chi è chiamato alla vita monastica. Oltre a Evagrio, Macario conobbe Antonio il Grande, Palladio e Cassiano. È soprattutto grazie alle loro testimonianze, oltre che ai Detti dei padri del deserto, che la sua figura è giunta fino a noi in tutta la sua ricchezza umana e spirituale. Macario morì nel suo ritiro di Scete nel 390, dove era sempre vissuto, eccezion fatta per un breve periodo di esilio all'epoca delle persecuzioni ariane.


TRACCE DI LETTURA

Un fratello si recò dal padre Macario e gli chiese: «Padre, dimmi una parola, come posso salvarmi?». Gli dice l'anziano: «Va' al cimitero e insulta i morti». Il fratello vi andò, li insultò e li prese a sassate. Quindi ritornò a dirlo all'anziano e questi gli disse: «Non ti hanno detto nulla?». Ed egli: «No». Gli dice l'anziano: «Ritorna domani e lodali». Il fratello vi andò e li lodò chiamandoli apostoli santi e giusti. Quindi ritornò dall'anziano e gli disse: «Li ho lodati». Ed egli: «Non ti hanno risposto nulla?». «No». «Tu sai quanto li hai insultati - dice l'anziano - e non hanno risposto nulla, e quanto li hai lodati, e non ti hanno detto nulla; diventa anche tu morto in questo modo, se vuoi salvarti. Non far conto né dell'ingiuria né della lode degli uomini, come i morti; e potrai salvarti».

Dicevano del padre Macario il Grande che diventò, come sta scritto, un dio sulla terra. Infatti, come Dio copre il mondo con la sua protezione, così il padre Macario copriva le debolezze che vedeva come se non le vedesse, quelle che udiva come se non le udisse.

(Detti dei padri del deserto, Serie alfabetica, Macario 23 e 32)


PREGHIERA

Salve, o grande abba Macario,
lume del monachesimo,
divenuto un luminare d'oro che rischiara più del sole.
Noi crediamo che sei con noi,
anima, corpo e spirito, e sei per noi un consolatore,
e un consolatore delle nostre anime.
I monaci di ogni nazione
lodano e benedicono Dio per la tua venuta tra noi,
o nostro santo abba Macario.
Per questo noi ti chiediamo,
quali figli delle tue preghiere:
chiedi al Signore per noi
di essere misericordioso con le nostre anime.


LETTURE BIBLICHE
Eb 11,17-31; Gc 1,12-21; At 19,11-20; Mt 4,23-5,16


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Vincenzo Ferrer (+ 1419), presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (27 baramhāt/maggābit):
Macario il Grande, monaco (Chiesa copta)
Madḫānē cālam (Il Salvatore del mondo), memoria della crocifissione (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Christian Scriver (+ 1693), poeta in Sassonia
Pandita Mary Ramabai (+ 1922), evangelizzatrice in India

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Claudiano di Corinto e compagni (+ 251 ca), martiri

VETEROCATTOLICI:
Isidoro di Siviglia (+ 636 ca), vescovo

4 aprile

Martin Luther King (1929-1968)
pastore battista e martire

Il 4 aprile del 1968, nella cittadina statunitense di Memphis, nel Tennessee, viene assassinato Martin Luther King, pastore battista e leader non violento dei neri americani. È la naturale conclusione di una vita totalmente spesa al servizio del vangelo e dei propri fratelli.
Martin Luther, figlio di un pastore battista, era nato nel 1929 ad Atlanta. Durante l'infanzia aveva imparato a conoscere la cattiveria umana e le discriminazioni costanti a cui erano sottoposti gli americani di origine africana.
Dotato di ottime capacità intellettuali, ma soprattutto di un'eccezionale presa sulle folle, King decise di seguire le orme del padre e al termine degli studi filosofici e teologici fu ordinato pastore. Si trovò a esercitare il suo ministero proprio mentre si riorganizzava il movimento per la liberazione dei neri d'America: Martin Luther scelse la via evangelica e gandhiana della nonviolenza, e cominciò a organizzare manifestazioni pacifiche, guidando attraverso la sua predicazione gran parte della sua gente lungo le vie del vangelo. Nel 1964 gli fu assegnato il premio Nobel per la pace.
Appoggiato dal presidente Kennedy e dal riconoscimento internazionale, egli ottenne importanti cambiamenti nella legislazione americana. Ma non poté né volle evitare di scontrarsi con l'odio per la sua fede e la sua mitezza, che lo condurranno al martirio.
La sua testimonianza umana e cristiana e il suo impegno per la libertà e la fraternità tra gli uomini ne hanno fatto una delle figure più amate del XX secolo.


TRACCE DI LETTURA

Oggi ho fatto un sogno. Ho sognato che i miei quattro bambini, un giorno, vivranno in una nazione in cui non saranno giudicati dal colore della pelle, ma per le loro doti personali.
Ho fatto un sogno, oggi. Ho sognato che, un giorno, ogni valle sarà innalzata, ogni monte sarà abbassato, i luoghi scabri diverranno pianure, le vie tortuose saranno raddrizzate e la gloria del Signore sarà rivelata e ogni carne la vedrà.
Questa è la nostra speranza. Questa è la fede con cui ritornerò al Sud. Con questa fede saremo in grado di estrarre dalla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede potremo trasformare le note discordanti del nostro paese in una bella sinfonia di fratellanza. Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme, essere incarcerati insieme, combattere per la libertà insieme, nella certezza che un giorno saremo liberi.

(M. L. King, Discorso dell'agosto 1963 )


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Isidoro (+ 636 ca), vescovo e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (26 baramhāt/maggābit)
Prassede (II sec.), vergine (Chiesa copta)

LUTERANI:
Ambrogio di Milano (+ 397), vescovo e dottore della chiesa
Martin Luther King, riformatore sociale negli Stati Uniti d'America

MARONITI:
Agatopo e Teodulo di Tessalonica (+ 303 ca), martiri
Aniceto (+ 175 ca), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Giorgio del Maleone (IX sec.), monaco
Teodulo e Agatopo, martiri
Giuseppe l'Innografo (+ 883), monaco

VETEROCATTOLICI:
Ambrogio, vescovo e dottore della chiesa