Dal 27 dicembre all'1 gennaio un centinaio di giovani (per lo più singoli di provenienze anche molto varie) sono convenuti a Bose rispondendo alla proposta della comunità intorno al tema "Parole per vivere".
Nel ponte di Tutti i Santi la comunità ha accolto a Bose un centinaio di giovani provenienti da varie parti d'Italia per un incontro dal titolo "Beati quelli che sognano!". L'iniziativa è stata preparata insieme a don Gianluca Bernardini, membro del direttivo dell'ACEC (Associazione cattolica esercenti cinema); vi ha anche preso parte il segretario generale Francesco Giraldo.
Si sono alternate riflessioni tenute da fr. Luciano Manicardi, priore di Bose, e lavori a gruppi con alcuni fratelli e sorelle della comunità. Ci si è soffermati su alcuni racconti di incontri con Gesù e in particolare nella condivisione è emerso come le Scritture parlano alla vita di ciascuno nell’oggi.
Più voci di fratelli e sorelle di Bose si sono alternate prendendo le mosse da una collatio con fr. Enzo Bianchi, fondatore del monastero, affrontando poi le domande Perché pregare, come pregare?, Chi è colui che preghiamo? Chi diventa colui che prega?, soffermandosi sul come pregare la Parola, sulla preghiera di Gesù e infine sui Salmi come espressioni della realtà umana.
Dal 1999 la nostra comunità ha scelto di riservare i giorni successivi a Natale fino a capodanno ad un momento di incontro e di scambio fraterno pensato appositamente per giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Anche quest’anno è stata rinnovata la proposta alla quale hanno aderito quasi un centinaio di giovani, molti dei quali alla loro prima esperienza a Bose, provenienti da tutta Italia: universitari e giovani lavoratori, provenienti da esperienze ecclesiali differenti.
“Il coraggio di vivere: dalla Bibbia ai nostri giorni”, questo il titolo che ha posto in dialogo diverse figure bibliche e l’attualità. Un’attualità che i giovani vedono caratterizzata dalla fatica a essere se stessi, dalla tentazione della fuga da sé declinata e vissuta in diversi modi, dalla necessità di prendere decisioni e compiere scelte, dunque di esercitare la libertà.
Dal 29 aprile al 1 maggio la comunità ha ospitato una novantina di giovani dai 18 ai 30 anni provenienti da tutta Italia proponendo loro un itinerario di quatto incontri sul tema della vocazione.
I ragazzi, molti dei quali, circa la metà, erano alla loro prima esperienza a Bose, hanno condiviso con la comunità i momenti di preghiera, la lectio divina comunitaria del sabato sera, in cui è stato proposta una riflessione sul brano evangelico dei discepoli di Emmaus e numerosi momenti di incontro durante i pasti e i colloqui personali.