Sintesi e foto del 9 settembre 2015

 

Il XXIII Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa sul tema “Misericordia e perdono” si è aperto oggi alle 9.30 con il saluto a tutti i partecipanti di fr. Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, a cui è seguita la lettura dei messaggi augurali del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartholomeos I e di Papa Francesco. I lavori propriamente detti sono iniziati con le due relazioni del Cardinal Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e del Metropolita di Diokleia Kallistos Ware.

Sia fr. Enzo che il cardinal Kasper hanno messo in luce l’assoluta gratuità della misericordia di Dio, che è fedele, eterna, e non risponde a una logica di giustizia retributiva. Entrambi hanno citato e commentato ampiamente la parabola del “figlio prodigo” (o del “padre misericordioso”) che rappresenta il cuore dell’insegnamento di Gesù, un insegnamento radicalmente non-religioso, che ancora oggi continua a “scandalizzare” i credenti.

La stessa parabola è stata oggetto della conferenza di p. Arsenij Sokolov, rappresentante del patriarcato di Mosca a Beirut, che ha concluso i lavori della giornata alla fine del pomeriggio. Il Metropolita Kallistos ha approfondito il tema della dinamica del perdono nei padri orientali: perdonare il fratello significa collocarsi nello spazio dell’amore rinsanante di Dio e imitarne l’azione salvifica e liberante.

Sulla stessa linea p. John Behr del St Vladimir’s Theological Seminary (Brookline) ha mostrato come l’uomo possa diventare misericordioso, come è misericordioso il Dio che dall’inizio della storia di salvezza si è rivelato a Mosè, solo conoscendo la misericordia di Dio a partire dall’esperienza cruciale della propria miseria e disobbedienza.

In questo senso è stato messo a frutto l’insegnamento di Ireneo di Lione, padre della chiesa di cui p. John è un noto e apprezzato specialista. Infine la relazione di p. Eugen J. Pentiuc, presbitero di origine rumena e professore di Antico Testamento presso lo Holy Cross Theological Seminary (Boston), ha analizzato dettagliatamente le trasformazioni interiori dei personaggi principali della storia di Giuseppe e i suoi fratelli narrata in Gen 37-50, quali prerequisiti per il perdono e la riconciliazione: per cambiare il proprio pensiero e il proprio atteggiamento ciascuno deve tornare al proprio errore, comprenderlo e superarlo.

La giornata si conclude dopo cena con una pannychida in memoria di padre Alexander Men' (1935-1990), prete e grande testimone della fede cristiana nella Russia del '900, morto assassinato il 9 settembre di 25 anni fa.