Vangelo del giorno
29 aprile 2025
Gesù sta battezzando e tutti accorrono a lui. Questa è la preoccupazione dei discepoli di Giovanni che, rivolgendosi al loro maestro, esprimono a parole un’ingiustizia che, a detta loro, Giovanni stesso subirebbe, mentre in realtà loro si preoccupano per sé stessi: il loro maestro è meno di quel Gesù che gli è venuto dopo, e dunque, questo può intaccare la qualità della loro sequela. Qualità che è caratterizzata da una scala di valori fatta di primati e di concorrenza che, alla fine, invece di seguire il messaggio di Giovanni porta a seguire sé stessi ed è rinchiusa nello sforzo di dover primeggiare sugli altri.
Vangelo della domenica
27 aprile 2025
II domenica di Pasqua
Giovanni 20,19-31 (At 5,12-16; Ap 1,9-11a.12-13.17-19)
di Luciano Manicardi
Il credente incontra il corpo del Risorto nel corpo comunitario, nel corpo eucaristico e nel corpo scritturistico: il libro del vangelo è trasfusione del corpo del Crocifisso Risorto nello scritto, è sacramento della potenza di Dio. Potenza mostrata nella resurrezione di Gesù e che si manifesta sempre di nuovo nella remissione dei peccati.