Ascoltare per comunicare

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5 settembre 2021

Mc 7,31-37
XXIII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Se il corpo è il nostro modo di essere al mondo e di comunicare con il mondo, Gesù deve svegliare la vita corporea del sordo balbuziente, deve ridestarne i sensi perché egli possa ritrovare il senso del vivere. Come sempre, lo spirituale avviene grazie alla mediazione del corporeo, avviene nel corporeo. E soprattutto il corpo di Gesù è parola che risveglia il corpo dell’uomo sordo alla capacità di parola e di comunicazione. Gesù dà la parola al corpo incapace di comunicare.

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Il criterio dell’agape

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29 agosto 2021

Mc 7,1-8.14-15.21-23
XXII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Noi siamo sia esteriorità che interiorità. Compito spirituale è quello di non separare ciò che Dio ha unito, ma di conservarlo unito: possiamo intendere interiorità ed esteriorità come dimensioni non opposte, ma interagenti in uno scambio in cui l’una dimensione prega l’altra di donarle ciò che non è capace di darsi da sé.

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All’altezza della libertà

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22 agosto 2021

Gv 6,60-69
XXI Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

La logica della scelta fatta un tempo è che, per mantenersi fedeli a essa, occorre ogni giorno rinnovare il proprio sì, la propria adesione e il proprio ringraziamento per la vita accolta e poi scelta. E rinnovarlo nelle differenti condizioni storiche ed esistenziali che si sono venute a creare. La credibilità della confessione di fede dei cristiani risiede anche nella loro capacità di declinare oggi realtà come perseveranza, fedeltà, definitività di una scelta senza farla divenire paralisi.

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Uno sguardo che chiama a sé

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15 agosto 2021

Lc 1,39-56
Transito della B.V. Maria
di Luciano Manicardi

L’inebriante scoperta di Maria è lo sguardo di Dio posato su di lei: uno sguardo che è un’offerta e un appello, uno sguardo che è grazia. Lo sguardo di Dio è il sì incondizionato posto da Dio su di noi e che ci attira a sé. È la contemporaneità del suo amore alla nostra diffidenza, amore che vuole far breccia nella nostra diffidenza, nella nostra incredulità radicale: non credere di essere amati, credere impossibile di essere destinatari di uno sguardo di gratuità e di amore.

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La luce, forma divina

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6 agosto 2021

Omelia per la Trasfigurazione
Mc 9,1-10
di Luciano Manicardi

La Trasfigurazione, l’evento in cui Dio stesso, colui che abita una luce inaccessibile, ha mostrato che la sua luce abita il volto e il corpo di Gesù, illumina il suo parlare e il suo amare, orienta il suo camminare e il suo agire, pervade la sua umanità. La luce inaccessibile si è fatta accessibile in Gesù e noi siamo chiamati all’opera della contemplazione, a rinnovare lo stupore per ciò che è avvenuto sul Tabor, caparra e promessa del cammino e della destinazione delle nostre vite: siamo chiamati alla luce, invitati alla luce, impegnati a riflettere nella nostra carne e nel nostro spirito la luce divina che risplende sul volto di Cristo.

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