Un tesoro visto anche solo per un attimo
24 febbraio 2025
Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 13,44-52 (Lezionario di Bose)
In quel tempo Gesù disse :" 44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. 47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Continua il racconto in parabole con cui Gesù parla alle folle e soprattutto ai suoi discepoli, parabole che ci raccontano l’agire di Dio, il suo entrare nella nostra storia, che vogliono farci capire quella realtà dirompente che è il Regno di Dio: l’incontro con il Signore, con la sua promessa di vita fin d’ora.
Il testo di oggi ci presenta infatti tre parabole sul Regno.
La prima ci narra di un uomo che ritrova per caso, si potrebbe dire, un tesoro nel campo. Questo fatto lo riempie di gioia: quindi nasconde il tesoro nel campo nella certezza di poterlo ritrovare e riprenderlo una volta comprato quel campo. La gioia gli dona infatti la forza di prendere una decisione: comprerà quel campo sbarazzandosi di tutto quello che ormai di fronte al tesoro non ha più importanza.
Ha trovato un tesoro, lo ha visto almeno una volta e questa scoperta ora orienta tutte le sue azioni, tutta la sua vita.
Segue la parabola del mercante che cerca perle preziose. E di fronte alla sorpresa di aver trovato una perla preziosissima, senza indugio, vende tutto quello che ha per averla. Sa che questa non sarà certo una perdita ma un guadagno grande per lui.
Il tesoro, la perla: sono simboli per noi di qualcosa di prezioso, e nelle parabole narrate da Gesù diventano simbolo del Regno, qualcosa di cui nella vita, anche solo per un attimo, abbiamo intuito la preziosità. Sia che lo abbiamo cercato, come per il mercante, sia che si è fatto trovare casualmente come il tesoro nel campo, abbiamo ricevuto una pienezza, una gioia grande; abbiamo trovato un senso nella nostra vita, e questo ci accompagna nella nostra storia che continua ad essere un cercare, nella certezza che, anche solo per un attimo l’abbiamo trovato, o si è fatto trovare.
Questo Regno altro non è che il nostro incontro con Dio, con la sua promessa. E così “trovare” diventa sinonimo di “incontrare”. E incontrare Dio è gioia, è ciò che sconvolge e rinnova la nostra vita, cosa da non dimenticare nei buoni e nei cattivi giorni.
Segue infine la terza parabola dei pesci raccolti, ogni genere di pesci: nella vita siamo stati cercati e trovati dal Signore, proprio noi, ogni genere di pesci.
Nel racconto segue il giudizio: “raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano i cattivi”. È un brano che ci rimanda al giudizio finale e un po’ ci inquieta. Gesù ci mette sull’avviso, desidera la nostra conversione destando anche timore, come facciamo noi umani educando i figli… Ma resta il mistero di come il Signore concilierà giustizia e misericordia.
E Matteo conclude questa serie di parabole chiedendo ai discepoli se hanno capito. Mi stupisce la loro determinazione nel dire di sì, loro tante volte lenti a capire… Eppure un po’ alla volta la loro comprensione, la loro adesione al Signore cresce. Gesù li ha condotti per mano e li condurrà ancora nelle loro storie. Sono i discepoli del Regno che dal tesoro antico della tradizione in cui sono stati educati ora possono trarre la grande novità portata da Gesù. C’è unità e continuità nella loro vita, in ciò che hanno sentito e vissuto nelle loro storie e un senso, una direzione.
sorella Margherita