7 novembre

PIETRO WU GUOSHENG (1768-1814)
martire

Nel 1814 viene condannato a morte Pietro Wu Guosheng, primo martire cristiano nato in Cina, catechista della provincia cinese del Guizhou, reo di non aver abiurato la propria fede cristiana di fronte al Mandarino. Egli rappresenta in modo emblematico quella porzione di martiri e confessori cinesi che avevano aderito al cristianesimo dopo essere venuti a contatto con qualche viaggiatore o missionario proveniente dall'occidente. Pietro, gestore di una locanda, fu sedotto a tal punto dalla bellezza della vita cristiana da fare del suo albergo una grande comunità, che nel giro di pochi anni coinvolse centinaia di compaesani e di passanti. La totale mancanza di presbiteri nella zona non scoraggiò il giovane cinese, che riuscì a mantenersi fedele agli impegni battesimali fino a dare la vita per non contraddire la propria vocazione cristiana. Arrestato infatti durante una recrudescenza delle persecuzioni in Cina, pur potendo fuggire, preferì affrontare i suoi accusatori per rendere ragione della speranza che era in lui. Pietro fu messo a morte, dopo aver subìto a più riprese torture atroci, per essersi rifiutato di calpestare una croce di legno gettata a terra davanti a lui e per non aver voluto rinnegare la fede cristiana. La sua santità fu riconosciuta da migliaia di suoi contemporanei, e anche molti non cristiani di quelle terre invocano ancora oggi la sua intercessione. Nel 1900 Pietro Wu Guosheng fu beatificato assieme ad altri martiri cinesi da papa Leone XIII.


TRACCE DI LETTURA

Inutile interrogarsi sull'efficacia del martirio, perché esso sta in un'altra logica. Esso come significa la parola - è testimonianza, ma vale non in quanto convince coloro che la vedono. Vale perché viene dallo Spirito. È lo Spirito a dire che - a causa della morte salvifica di Cristo - la dignità dell'uomo è così alta da sorpassare anche il mistero della morte. Neppure la morte riesce ad abbatterla e a sporcarla. Anzi, la morte può rivelare chi davvero è l'uomo, come è avvenuto con la morte di Gesù: la sua passione crudele e ignominiosa, il suo spirare sulla croce senza alcuna logica apparente, fanno gridare al centurione: «Veramente costui era figlio di Dio!».
Cristo, sfigurato e umiliato, risorge portando i segni della passione, e diventa il primo di coloro che preferiscono morire piuttosto che fare violenza agli altri, a se stessi, alla verità.

(F. Cagnasso, Prefazione a G. Politi, Martiri in Cina)


PREGHIERA

Dio onnipotente ed eterno,
che al tuo santo martire Pietro Wu Guosheng
hai dato la forza di sostenere
fino all'ultimo
la pacifica battaglia della fede,
concedi anche a noi di affrontare,
per tuo amore, ogni avversità,
e di camminare con gioia incontro a te,
che sei la vera vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Sap 3,1-9; 1P 3,14-17; Mt 10,17-22


LE CHIESE OGGI RICORDANO...

ANGLICANI:
Willibrord di York (+ 739), vescovo, apostolo della Frisia

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Willibrord, vescovo (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (28 bābah/ṭeqemt):
Marciano e Martirio (+ 355 ca), discepoli di Paolo di Costantinopoli, martiri (Chiesa copta)
Yam‘ātā (V-VI sec.), monaco (Chiesa etiopica)

LI ITFRANI:
Willibrord, evangelizzatore in Frisia

MARONITI:
Giarone e 33 compagni di Melitene (III sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
I 33 martiri di Melitene
Lazzaro del Galesio (+ 1053), monaco e taumaturgo                              

VETEROCATTOLICI:
Willibrord di Utrerht, vescovo cd evangelizzatore