come viatico nel cammino
Care amiche, cari amici,
quest’anno la quaresima cristiana coincide con il ramadan dei credenti mussulmani ed è una buona occasione per intensificare la nostra preghiera soprattutto per le genti che vivono in Medio Oriente.
Per questo accogliamo l’appello, fatto dai membri del monastero Deir Mar Mussa, a pregare e digiunare (ciascuno\a nelle modalità che ritiene più opportune) per la pace e la riconciliazione in Siria.
A tale scopo vi proponiamo una preghiera scritta da loro invitandovi a pregarla e meditarla affinché giungano giorni di pace e riconciliazione per quella terra tanto provata e per tutti i popoli martoriati da guerre e ingiustizie.
Ringraziamo le sorelle e i fratelli di Deir Mar Mussa per la loro testimonianza di fede, speranza e carità e assicuriamo loro il nostro ricordo e la nostra comunione.
O Dio, Creatore del cielo e della terra, unico Filantropo, o Misericordioso, o Clementissimo,
la Siria soffre e sanguina. La pietra del macigno che le gravava sul petto per decenni… si è spostata. Ma è ferita, le sue costole sono spezzate, respira a fatica.
Ti preghiamo, Signore, in questo mese benedetto del Ramadan e nel sacro tempo della Quaresima, di lenire gli animi e di liberarci dalla violenza e dal desiderio di vendetta. Ti chiediamo perdono, misericordia e tenerezza.
Donaci, o Dio, pazienza e saggezza, umiltà e coraggio, per dire no alla vendetta e alla ritorsione.
Sostieni la nostra grazia perché possiamo dire sì alla giustizia e alla legge, sì alla responsabilità che preserva la dignità dell’uomo, per quanto la sua umanità sia stata deturpata dalle sue azioni malvagie, sì alla remissione degli errori e al perdono.
Non c’è pace senza giustizia e non c’è pace senza perdono. Liberaci dal giogo dell’odio e dello scontro settario, salvaci dalle guerre e dalla distruzione.
Ti supplichiamo, o Dio unico, Dio di misericordia, di giustizia e di bene, di benedire i figli e le figlie della Siria, nelle sue diverse componenti, razze e religioni, con armonia, amore e buona vicinanza. Concedici di comprendere che siamo fratelli e sorelle e che nessuno di noi può vivere bene da solo, affinché cerchiamo il bene dei nostri vicini e dei nostri figli allo stesso modo.
Concedici, con la tua generosità e bontà, la grazia della riconciliazione basata sul riconoscimento della verità e sulla richiesta di perdono reciproco. Facci guardare al passato per imparare dai suoi errori, non per ripeterli.
Guardiamo negli occhi i nostri bambini, superiamo la nostra paura reciproca e ci pentiamo del nostro egoismo.
Ti supplichiamo di farci vedere nei loro occhi il bene che verrà domani per tutti i siriani e le siriane, e che la Siria sia di tutti. A te sia lode in eterno.