Senza chiesa e senza Dio? - Brunetto Salvarani

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Domenica 12 ottobre abbiamo ospitato un Confronto con Brunetto Salvarani, amico di vecchia data della nostra Comunità, ma soprattutto teologo, giornalista e scrittore, docente di Missiologia e Teologia del dialogo presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna di Bologna e presso gli Istituti di Scienze Religiose di Bologna, Modena e Rimini. Come attento studioso e promotore del dialogo ebraico-cristiano, è anche direttore della rivista QOL.

La mattinata è stata introdotta dal priore fratel Sabino, mentre nel pomeriggio è stata sorella Elisa a moderare il vivace dibattito in sala tra Salvarani e il centinaio di ospiti che si sono ritrovati a Bose per questa giornata.

Il titolo del confronto (Senza chiesa e senza Dio?) riprende quello di una recente pubblicazione di Salvarani “Senza chiesa e senza Dio. Presente e futuro dell’occidente post-cristiano” edito presso Laterza nel 2023. Evidentemente il confronto si è mosso a partire da questa pubblicazione, ma l’autore si è anche lasciato provocare in modo fecondo sia dal punto interrogativo da noi introdotto in fondo al titolo per la giornata, sia dai tragici eventi accaduti dopo l’uscita del libro.

Salvarani ha quindi proposto la sua lettura di questa fase ecclesiale che, in Europa, ci troviamo a vivere. Una fase in cui constatiamo come sia evaporata l’idea di Chiesa, ma, insieme ad essa, l’idea di partecipazione in generale, anche politica. Una fase in cui il “senso di Dio” è progressivamente divenuto estraneo al paesaggio culturale in cui viviamo. Davanti a questo cambiamento d’epoca è necessario provare a cambiare sguardo, sforzandosi con coraggio, immaginazione e fantasia a provare a guardare lontano.

E se le chiese hanno perso la loro funzione di comunicare la buona notizia di Dio, dove e come si può realizzare la testimonianza evangelica? Secondo Salvarani, la testimonianza cristiana si realizza nella concretezza dei gesti quotidiani: in un annuncio che ha bisogno di cura, che sa riconoscere come un dono la multiculturalità in cui viviamo oggi, che si sa scandalizzare della contro testimonianza che la divisione della chiesa è oggi per il mondo e si adopera per la ricerca dell’unità visibile dei cristiani, che riconosce quello spostamento di baricentro della cristianità nel mondo (il progressivo “trasloco di Dio” dal nord-ovest al sud-est del mondo).

La pazienza dei passi brevi, nell’orizzonte dei passi lunghi, è questo lo stile da assumere, secondo Salvarani, comunicando speranza, incoraggiando a vivere, come se oggi, proprio oggi, ritornasse il Signore.

sorella Giulia