Vangelo, quotidiano, monastero di Bose
3 luglio 2024
Dopo la celebrazione liturgica nei giorni scorsi della solennità dei santi Pietro e Paolo e della festa del Collegio apostolico, oggi facciamo memoria ancora una volta di un amico e discepolo di Gesù, testimone insieme agli altri apostoli della sua risurrezione. È Tommaso, che compare discretamente nelle liste dei nomi dei dodici apostoli nei vangeli sinottici, e che l’evangelista Giovanni ci presenta con le sue tinte caravaggiesche, come un nostro fratello “gemello” – Didimo – nell’esuberanza febbrile e passionale, nella ricerca ansimante della verità, nell’inquietudine, nella doppiezza, nel dubbio, nella titubanza.
Vangelo della Domenica
7 luglio 2024
XIV domenica nell’anno
Marco 6,1-6
di Sabino Chialà
L’umanità di Gesù, l’ordinarietà del suo lavoro e della sua famiglia, sono di scandalo. Eppure è lì che siamo chiamati a riconoscere il Dio cristiano: nell’ordinarietà di una umanità che la fede sa aprire a un’altra dimensione, fino a vedere in quell’esistenza profondamente umana la narrazione dell’amore del Padre per l’umanità.