Podcast - Tracce per il Natale - Il canto della vita
Quanta strada ancora? - Lettera agli amici n. 79 - Natale 2025
Bose è una comunità di monaci e di monache appartenenti a chiese cristiane diverse che cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato. Una comunità che si pone al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo.
Il Vangelo odierno è l’ultima pagina del testo giovanneo che si conclude accostando gli apostoli Pietro e Giovanni per riconoscere a entrambi un ruolo d’autorità all’interno della comunità dei seguaci di Gesù. L’episodio avviene là dove aveva avuto origine la prima narrazione dell’eucaristia con il segno della moltiplicazione dei pani sul lago di Tiberiade. Allora, in una sequenza cadenzata da gesti silenziosi i discepoli erano stati testimoni della potenza di vita racchiusa nella Parola di Gesù.
I domenica dopo Natale Matteo 2,13-15.19-23 (Sir 3,3-7.14-17a – Col 3,12-21) di fratel Guido Dotti
Il brano evangelico scombina e arricchisce il dittico di famiglia ideale presentato dal Siracide e dalla Lettera ai Colossesi: un racconto che da un lato richiama le tragiche vicende di tante famiglie anche dei nostri giorni – e quindi Giuseppe, Maria e Gesù sono davvero “tre di noi” – e dall’altro toglie l’idillio della famigliola tranquilla per mostrare la cura e la vicinanza del Signore anche nelle situazioni estreme.
Fratelli e sorelle, eccoci anche quest’anno radunati per riascoltare l’annuncio semplice e straordinario che ancora una volta ci ha raggiunti: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un salvatore” (Lc 2,11). Parole che alcuni angeli, in una notte di poco più di duemila anni fa, hanno rivolto a dei pastori nei pressi di Betlemme. Parole che noi riascoltiamo come rivolte a noi, in questa notte.