12 novembre

GIOVANNI IL MISERICORDIOSO VI - VII sec.
pastore

Dopo il concilio di Calcedonia del 451, la cui recezione in Egitto fu particolarmente problematica, si ebbero ad Alessandria due patriarcati, uno copto e l'altro melkita, cioè fedele all'imperatore bizantino. Nonostante le grandi tensioni e divisioni in seno alla chiesa, vi è tuttavia un patriarca melkita di Alessandria stimato e amato anche dai copti: è Giovanni il Misericordioso, vissuto tra il VI e il VII secolo e ricordato addirittura nell'antico calendario copto di Abū' Barakāt. Giovanni era figlio del governatore bizantino a Cipro, ed era nato nella città di Amathous, sulla costa meridionale dell'isola. Alla morte della moglie e dei figli, egli si dedicò totalmente ai poveri. Sarà un'occupazione che lo accompagnerà per tutta la vita, fino a valergli l'appellativo di «misericordioso». Eletto patriarca melkita di Alessandria nel 610, Giovanni entrò nel vivo dei problemi politici del tempo, come l'avanzata dei Persiani e le pretese dell'impero bizantino verso l'Egitto, e difese il compito specifico della chiesa di fronte alle ingerenze dei poteri secolari. Al centro dei suoi impegni pastorali vi fu soprattutto il sostegno dei bisognosi: egli riuscì a far destinare la gran parte delle risorse della chiesa agli ultimi, coinvolgendo i ceti ricchi della popolazione nelle sue iniziative evangeliche.
Giovanni morì a Cipro, attorno al 619. I suoi illustri biografi (Giovanni Mosco, Sofronio il Sofista, Leonzio di Neapolis per l'oriente, e Anastasio il Bibliotecario e Jacopo da Varagine per l'occidente) lo hanno fatto conoscere e amare in tutte le chiese cristiane.


TRACCE DI LETTURA

Giovanni, patriarca di Alessandria, mentre una notte vegliava e pregava, vide una fanciulla bellissima con una corona di foglie d'ulivo. Si stupì Giovanni, e le chiese chi fosse. Rispose quella: «Io sono la Misericordia che ha fatto discendere dal cielo il Figlio di Dio: prendimi in sposa e bene te ne verrà». Il santo capì che l'ulivo stava a significare la misericordia, e da quel giorno divenne così misericordioso che tutti lo chiamarono l'«elemosiniere». Chiamava i poveri i suoi signori, e un giorno convocò tutti i suoi servitori e disse loro: «Andate per la città e fate una lista di tutti i miei signori, senza tralasciarne alcuno». Ma quelli non capivano; allora il santo spiegó: «Quelli che voi chiamate poveri io li chiamo miei signori e mio aiuto, perché questi solo ci possono aiutare e aprirci un giorno le porte del regno celeste».
Jacopo da Varagine, Leggenda aurea


PREGHIERA

La fonte della misericordia,
Giovanni, imitatore di Cristo,
riversa sui bisognosi
i suoi teneri sentimenti di compassione.
Venite, poveri, saziamoci,
imitando in spirito la sua letizia;
egli infatti,
ospitando Cristo nei poveri
con amore misericordioso,
come un tempo Abramo,
è stato fatto degno della beatitudine,
e con franchezza intercede
perché sia fatta misericordia
alle nostre anime.


LETTURE BIBLICHE

2Co 9,6-11: Mt 5,14-19


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giosafat (+ 1623), vescovo e martire (calendario romano e ambrosiano)
Teodoro Studita (+ 826), abate (calendario monastico)
Emiliano della Cogolla (+ 574), abate (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (3 hatūr/ ḫedār):
Ciriaco di Corinto (IV sec.), monaco (Chiesa copta)
Madḫānina Egzi' (XIII-XIV sec.), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Clnristian Gottlob Barth (+ 1862). predicatore delle missioni nel Württemberg

MARONITI:
Teodoro Studita
Martino (+ ca 655), papa
Giovanni il Misericordioso, vescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Giovanni il Misericordioso, arcivescovo di Alessandria:
Nilo l'Asceta (V sec.), monaco
Stefano Uroš Il Milutin (+ 1321), re dei serbi (Chiesa serba)