In questa rubrica giornaliera vi proponiamo la meditazione del Vangelo del giorno preparata da un fratello o una sorella di Bose. Il nostro desiderio è di spezzare il pane quotidiano della parola di Dio, condividendo la lectio divina fatta nella solitudine della cella monastica. Per tutti il fine è quello indicato da Ignazio d’Antiochia, “rifugiarmi nel Vangelo come nella carne di Gesù” (Lettera ai Filadelfiesi).

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

Un Dio in carne e ossa

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20 aprile 2024

Il Vangelo di oggi è un brano dal linguaggio figurato che fa appello alla nostra interiorità per svelare l’intima coscienza di Gesù il quale spiega concretamente il senso della sua missione. Gesù non usa parole astratte: ci parla del suo corpo come di un pane, per liberare la sua immagine da ogni opacità. Gesù dunque è “il pane disceso dal cielo”, ma proprio chi lo ascolta obietta di conoscere già tutto di lui: “È il figlio di Giuseppe!”.

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Un’abbondanza traboccante

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18 aprile 2024

Il racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci evidenzia il potere e la compassione di Gesù verso le necessità materiali e spirituali degli esseri umani. Questo segno, ricco di simbolismi dell’Antico Testamento, riecheggia quello della manna nel deserto (cf. Es 16,1-21; Nm 11,7-9). Gesù si rivela come il nuovo Mosè, il vero “profeta” atteso da Israele (cf. v. 14; Dt 18,15;), capace di nutrire il suo popolo nel deserto.

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Passaggio di testimone

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17 aprile 2024

Due mani s’incontrano per un attimo soltanto, frazione di secondo nel quale il testimone passa dall’una all’altra, chi rallenta e chi accelera proiettandosi in avanti verso il traguardo. Eppure in quell’attimo, in quell’incontro fuggevole accade ciò che da senso alla corsa e che quel momento proietta in avanti.

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Trasmissione di vita

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16 aprile 2024

Dopo aver riportato il rifiuto di alcuni giudei della rivelazione che Gesù fa di sé stesso, Giovanni costruisce un racconto che sta all’interno di un preciso intento teologico e pedagogico che l’evangelista persegue e sviluppa attraverso tappe e sviluppi successivi. 

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“Vuoi guarire?”

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15 aprile 2024

Dopo la purificazione del tempio, dopo aver cacciato fuori tutte le vittime per i sacrifici e coloro che compravano e vendevano, Gesù rientra in Gerusalemme ma non nel tempio: anzi va tra coloro che sono esclusi dal tempio. Va sotto i portici della piscina chiamata “casa della misericordia”, dove giacciono zoppi, ciechi, paralitici, coloro che sono esclusi dall’assemblea santa, ma che con fede ancora sperano e attendono dalla misericordia di Dio una guarigione.

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Una sete che sazia ogni sete

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12 aprile 2024

Il testo di oggi conclude il racconto dell’incontro di Gesù con la Samaritana. La donna, parola dopo parola, è arrivata a riconoscerlo come colui che può placare la sua sete, il suo desiderio profondo di dare un senso alla propria vita. Quel viandante giudeo assetato e stanco si svela uomo diverso, misterioso, poi profeta e infine Messia. Che addirittura parla con lei! La donna a questo punto lascia la sua anfora, va alla città per condividere la sua scoperta e lascia Gesù solo con i discepoli. E gli abitanti di Sicar escono e vanno da Gesù.

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Una mancanza che accomuna

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10 aprile 2024

Il vangelo presenta un dialogo occasionale che nasce dall’incontro fortuito tra Gesù e una donna di Samaria presso il pozzo di Sicar. Questa casualità, unita all’annotazione che Gesù “doveva attraversare la Samaria” (Gv 4,4), che parla non di una necessità geografica ma teologica, ci rinvia a quanto scrisse Anatole France: “il caso è lo pseudonimo di Dio, quando Dio non vuole mettere la propria firma”. 

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Cristo nostra speranza e forza della nostra vita

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9 aprile 2024

Lo scenario che il vangelo odierno ci presenta non è molto consolante. Nei versetti precedenti ci parla di guerre, nei successivi (vv. 25-26) di segni nel creato e di gente che vive “in ansia”, o più letteralmente che vive “senza vedere vie d’uscita” (il greco aporía indica il “guado di un fiume”, e per estensione un passaggio, una via). “Gli uomini muoiono per la paura” (v. 26), letteralmente “perdono il respiro”.

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Camminare verso la luce

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8 aprile 2024

Pagina bellissima quella del vangelo odierno, pagina intrisa del movimento pasquale perché ci narra di un incontro che è passaggio dalle tenebre alla luce, che è profezia e promessa di una nascita dall’alto, nascita possibile grazie all’azione dello Spirito santo.

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Io sono in mezzo a loro

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6 aprile 2024

Cosa immaginava l’autore del IV vangelo con quella chiusa iperbolica del suo scritto? Quali altre cose compiute da Gesù si sarebbero potute narrare oltre a quelle evocate nella Lettera attribuita alla stessa penna, cioè “quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita”?

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Imparare dal nulla

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5 aprile 2024

Il ritmo di questa manifestazione-lezione di Tiberiade notte-alba, mare-terra, vuoto-pieno, è un ritmobinario costituito da due tempi, due luoghi, due percezioni visive-olfattive-gustative-tattili del reale. Questi binomi sono la vita stessa di ciascuno di noi, di ogni terrestre, se sa leggere sé stesso, dentro sé stesso… l’“essere nudi” (cf. Gen 3,7; Mc 14,52)! Pietro non tollera ancora “l’essere nudi” e “si strinse la veste” (v. 7): Pietro si maschera ancora, nonostante la lezione delle lacrime (cf. Mc 14,72).

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Il permesso di credere

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4 aprile 2024

C’è chi non può credere, perché non ha ricevuto l’annuncio, non è stato toccato dal messaggio di Gesù. Ma c’è anche chi, più o meno consciamente, non vuole credere, perché sa bene cosa questo comporti. “Andiamo anche noi a morire con lui”(Gv 11,16) – aveva esclamato Tommaso ben prima della Passione, quando il suo maestro aveva deciso di tornare in Giudea per ridare la vita all’amico Lazzaro, pur sapendo che questo gli sarebbe costato la vita.

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