Message du patriarche Daniel de Roumanie
Il primo senso deriva dalla convinzione che l'uomo è incapace di conoscere Dio: la divina Trasfigurazione di Gesù nasconde il volto del Padre proprio nel momento in cui si rivela se stesso. Il secondo senso su cui si è fermato San Cirilo d'Alessandria vede nella divina Trasfigurazione il preludio della Passione di Cristo: dal Monte Tabor si guarda verso il Golgota. Dall'altra parte, la presenza di Mosè ed Elia mette in risalto l'armonia dei due Testamenti. Il Monte Tabor essendo un monte alto sul quale La Legge (Mose) e Profeti (Elia) parlano con la Grazia (Cristo). Infine I Santi Padri della Chiesa vedono nella divina Trasfigurazione una anticipazione del Regno di Dio. Il Monte sacro avvolto dalla gloria del Figlio di Dio, diventa il seme di una nuova creazione, rinnovata completamente. Ecco il motivo per il quale, secondo l'insegnamento dei Padri, la luce taborica è la stessa con la gloria della Risurrezione del Signore, e altresì un argomento contro gli scettici per mostrargli che i corpi di coloro che risorgeranno nell’ "Ottavo Giorno" non saranno apparenti ma concreti.