A imersão no humano


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L’episodio del battesimo è la prima occasione in cui Gesù, uomo maturo, entra sulla pubblica scena: non è protagonista né di miracoli, né di un insegnamento, ma è un uomo che si associa agli uomini peccatori, un discepolo che si abbassa di fronte al maestro: Gesù inizia il suo ministero in solidarietà con l’umanità peccatrice, in un movimento di umiltà. Non si presenta come un salvatore potente, non si mostra con azioni portentose, ma sta in compagnia dei peccatori che tentano di convertirsi: quello intrapreso da Gesù fin dai primi passi è un cammino di abbassamento, di svuotamento, di umiliazione.

Ora, proprio nel momento dell’immersione di Gesù in quell’acqua carica dei peccati dell’umanità, la voce del Padre si fa udire: “Tu sei mio figlio, l’amato: in te provo grande gioia!”. Dio voleva vedere Gesù proprio così, lì in mezzo ai peccatori, e proprio in quell’atto di abbassamento voleva riempirlo di Spirito santo. E così è avvenuto. I Vangeli ci dicono che Gesù iniziò la sua vita matura narrando Dio, parlando e operando in nome suo: per questo è stato unto, consacrato con l’unzione dello Spirito santo. Proprio nel battesimo di Gesù ci è dato di cogliere l’unità della salvezza in Dio che opera attraverso il Figlio Gesù conferendogli tutta la potenza dello Spirito santo.