Epifania do Senhor
Nell’Epifania è insito anche un aspetto di giudizio, di svelamento dei cuori. La nascita del Messia a Betlemme suscita il riconoscimento e l’adorazione degli uni (i Magi) e il turbamento e il rigetto degli altri (Erode). Da un lato, appunto, turbamento, gelosia, volontà di soffocare la vita del neonato, menzogna, doppiezza; dall’altro, gioia, riconoscimento, adorazione, dono, sincerità. Il dono di Dio non è mai neutrale e svela la qualità del cuore. O c’è accoglienza che diviene partecipazione alla logica del dono (I Magi “offrirono in dono oro, incenso e mirra”: Mt 2,11), o c’è rifiuto che diviene volontà mortifera (cf. Mt 2,16).
Nell’incarnazione Gesù appare come luogo di Dio e dell’uomo, ma anche come spazio di accoglienza di Israele e delle genti, ambito dell’incontro tra il popolo di Dio e i popoli. In Cristo può avvenire lo scambio dei doni tra Israele e le genti, può verificarsi l’ascolto reciproco dei racconti, delle storie, delle parole proprie a ciascuno. Come la prima lettura sottolinea che anche le genti hanno una ricchezza spirituale, una luce e una gloria da portare a Gerusalemme, così, il passo di Matteo rivela che i Magi, che a Gerusalemme hanno incontrato la ricchezza delle Scritture ebraiche, offrono al Messia “oro, incenso e mirra”. Questi doni – l’oro con il suo splendore e la sua lucentezza e i profumi con il loro ascendere al cielo e il loro manifestare una presenza invisibile ma reale (captabile con l’olfatto) – hanno una valenza simbolica che li eleva al rango di realtà spirituali, di sostanze che stanno tra cielo e terra, di realtà che indicano un Altro e puntano verso un Oltre.
Nell’umanità dell’ebreo Gesù avviene anche l’incontro tra diversi linguaggi e livelli rivelativi: se la Scrittura è sacramento della rivelazione divina, tracce della rivelazione di Dio sono presenti anche nella creazione (la stella che guida i Magi; cf. Sal 19). E il Verbo, che in Israele si è fatto carne, ha lasciato tracce di sé anche nelle culture e nelle ricerche di Dio delle genti. Semi del Verbo sono presenti tra le genti e sono l’appello a un dialogo e a un incontro che può avvenire in Cristo, Verbo di Dio annunciato dai Profeti e fatto carne, Sapienza divina disseminata tra i popoli.
LUCIANO MANICARDI
Eucaristia e Parola
Testi per le celebrazioni eucaristiche - Anno C
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