Preghiera dei giorni: Lunedì (IV)
13 ottobre 2025
INTRODUZIONE
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca canterà la tua lode
Dio, fa’ attento il mio orecchio
perché ascolti la tua parola.
Il mio desiderio è rivolto a te
al ricordo del tuo Nome, Signore
di notte la mia anima ti desidera
al mattino il mio spirito ti cerca nel mio intimo.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo
com’era nel principio, ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
INNO
Beato chi è preso dalla tua bellezza
Gesù Signore
il suo cuore vede in ogni uomo
riflesso il tuo volto.
Beato chi è invaso dalla tua presenza
e resta vinto
vivendo in te la sua esistenza intera
rivela luce e grazia.
Beato chi insieme a te ritorna al Padre
nel suo seno
vivente icona in cui il tuo mistero
si mostra ai nostri sguardi.
A te, Gesù, che apparirai insieme ai santi
nel tuo Regno
noi nello Spirito rendiamo lode
o immagine del Padre.
SALMO 139
Signore, tu mi scruti e mi conosci
2 tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,
tu discerni da lontano i miei pensieri.
3 Mi esamini quando cammino e quando riposo
ti sono note tutte le mie vie
4 le mie parole non ancora pronunciate
le conosci già tutte, Signore.
5 Mi precedi, mi segui, mi stringi
e poni su di me la tua mano
6 la tua conoscenza di me è meravigliosa
troppo penetrante, non posso resisterle.
7 Dove andare lontano dal tuo Spirito?
dove fuggire lontano dal tuo volto?
8 se salgo nei cieli, tu sei là
se discendo agli inferi, ti trovo!
9 Se prendo le ali dell’aurora
e mi poso al di là dei mari
10 anche là mi guida la tua mano
laggiù mi afferra la tua destra.
11 Se dico: Mi avvolgano le tenebre
e la luce diventi notte intorno a me!
12 nemmeno la tenebra per te è oscura
la notte è luminosa come il giorno
la tenebra per te è come la luce.
13 Sei tu che hai plasmato il mio profondo
mi hai tessuto nel grembo di mia madre,
14 riconosco di essere un prodigio
ti ringrazio per come mi hai fatto
le tue azioni sono prodigiose
sì, il mio cuore le riconosce.
15 Quando ero plasmato nel segreto
ricamato nel profondo della terra,
le mie ossa non ti erano nascoste
16 i tuoi occhi vedevano il mio embrione:
tutti i miei giorni erano scritti sul libro
già contati e non ce n’era nemmeno uno.
17 Insondabili per me i tuoi pensieri
infinita la loro somma, o Dio!
18 se li conto sono più della sabbia
al mio risveglio sono ancora con te.
19 O Dio, se tu sopprimessi il malvagio!
allontanatevi da me, sanguinari!
20 come di un idolo parlano di te
contro di te usano il tuo nome.
21 Non devo forse odiare chi ti odia
detestare i tuoi avversari, Signore?
22 li odio con odio implacabile
li ritengo miei propri nemici.
23 Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore
provami e conosci i miei pensieri
24 osserva se sono sulla via dell’idolatria
e guidami sulla via dell’eternità.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 11,29-36 (Lezionario di Bose)
In quel tempo, 29mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. 30Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 32Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.
33Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. 34La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. 35Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. 36Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore».
Se vuoi leggi il commento a questo vangelo scritto da un fratello o una sorella di Bose
CONTEMPLAZIONE
℟. Marana tha: vieni presto, Signore!
Vieni a liberare gli oppressi dal male:
noi ti seguiremo e danzeremo per te. ℟.
Vieni ad aprire gli orecchi dei sordi:
noi potremo ascoltare e comprendere la tua parola. ℟.
Vieni a sciogliere la lingua dei muti:
le nostre bocche si riempiranno di canti di lode. ℟.
Vieni a illuminare gli occhi dei ciechi:
noi ti contempleremo nella bellezza di ogni cosa. ℟.
Vieni a regnare sulla terra:
noi saremo consolati dalla tua misericordia. ℟.
ORAZIONE
Preghiamo:
Signore del mondo,
tu hai creato l’uomo a tua immagine
perché egli trovasse la piena libertà di amare:
accordaci di camminare oggi
in questa libertà alla quale ci inviti,
affinché siamo tuoi figli
e tra di noi fratelli e sorelle
in Gesù Cristo, nostro Signore,
che vive e regna ora e nei secoli dei secoli.
– Amen.
PADRE NOSTRO
Padre nostro, che sei nei cieli...
BENEDIZIONE
Benediciamo il Signore
– rendiamo grazie a Dio.
Il Signore ci consoli in ogni nostra tribolazione,
affinché possiamo anche noi consolare
chi si trova nella prova.
– Amen.
Musica e testi:
Salterio di Bose, Edizioni Qiqajon
La preghiera dei giorni, Edizioni Qiqajon