Preghiera dei giorni: sabato (II)
12 luglio 2025
INTRODUZIONE
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca canterà la tua lode
Dio, fa’ attento il mio orecchio
perché ascolti la tua parola.
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo
com’era nel principio, ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
INNO
Sei l’Oriente splendore di gloria
invocato e atteso da sempre
luce vera che viene nel mondo
e illumina i volti fraterni.
Sei il sole che spunta dall’alto
per guidarci su vie di pace
sei la stella di ogni mattino
che si leva nei cuori in preghiera.
Sei il giorno esultanza di Abramo
annunciato dai santi profeti
sei il giorno che è senza tramonto
alba chiara e vespro di luce.
Tu, o Cristo, sei l’oggi di Dio
già il tempo in te si è compiuto
sei il senso di tutta la storia
il principio e la fine dei giorni.
SALMO 104
1 Anima mia, benedici il Signore
come sei grande, Signore mio Dio!
sei vestito di bellezza e di splendore
2 sei avvolto in un manto di luce.
Tu distendi i cieli come una tenda
3 innalzi sulle acque le tue dimore
delle nuvole fai il tuo carro
e danzi sulle ali del vento,
4 fai tuoi messaggeri i venti
tuoi ministri le fiamme di fuoco.
5 Hai dato un fondamento alla terra
perché resti nei secoli incrollabile
6 le hai dato come veste l’oceano
le cui acque coprivano i monti,
7 al tuo rimprovero sono fuggite
si sono ritirate alla voce del tuo tuono.
8 Passando i monti sono scese alle valli
verso il luogo designato per loro
9 hai posto loro un limite invalicabile
non torneranno a coprire la terra.
10 Da sorgenti mandi acque nelle valli
scorrono in mezzo alle montagne
11 dissetano gli animali dei campi
gli asinelli si tolgono la sete,
12 gli uccelli del cielo vi aleggiano al di sopra
tra le fronde compongono canti.
13 Dalle tue dimore irrighi le montagne
sazi la terra con il frutto del tuo agire
14 fai germogliare i prati per le greggi
e i campi che l’uomo coltiva.
Dalla terra trae l’uomo il suo cibo
15 il vino che rallegra il suo cuore
l’olio che fa brillare il suo volto
il pane che al cuore umano dà forza.
16 Si saziano gli alberi del Signore
i cedri del Libano da lui piantati
17 su di essi gli uccelli fanno il nido
sui cipressi la cicogna ha la sua casa,
18 ai camosci le alte montagne
agli iraci il rifugio delle rocce.
19 Hai fatto la luna per segnare le date
e il sole che conosce il suo tramonto
20 fai scendere la tenebra ed è notte
in essa si aggirano gli animali dei boschi,
21 verso la preda ruggiscono i leoncelli
reclamano da Dio il loro cibo.
22 Al sorgere del sole si ritirano
nelle loro tane si acquattano tutti
23 esce l’uomo per andare a lavorare
per compiere il suo lavoro fino a sera.
24 Quanto numerose le tue opere, Signore!
le hai fatte tutte con sapienza,
delle tue creature è piena la terra.
25 Ecco il mare esteso e profondo
un brulicare di animali giganti e minuscoli
26 al di sopra lo solcano le navi
e vi gioca il Leviatan da te plasmato.
27 E tutti contano su di te
che tu dia loro da mangiare a suo tempo
28 tu lo doni: essi lo raccolgono
apri la mano: si saziano di beni.
29 Tu nascondi il tuo volto: si spaventano
riprendi il loro soffio: periscono
e ritornano alla polvere,
30 tu mandi il tuo Spirito: sono creati
e rinnovi la faccia della terra.
31 È gloria al Signore per sempre
il Signore si rallegra nelle sue opere
32 guarda la terra che subito trasale
tocca i monti che subito avvampano.
33 Canterò al Signore finché vivo
farò inni al mio Dio nella mia esistenza
34 il mio meditare gli sia gradito
perché la mia gioia è nel Signore.
35 I peccatori spariranno dalla terra
non resteranno tracce dei malvagi,
anima mia, benedici il Signore.
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 10,24-33 (Lezionario di Bose)
In quel tempo Gesù disse: «24Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; 25è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! 26Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Se vuoi leggi il commento a questo vangelo scritto da un fratello o una sorella di Bose
CONTEMPLAZIONE
℟. Gloria a te nei secoli, Signore!
O tu che sei al di là di tutto,
con quale nome possiamo invocarti,
con quali parole possiamo cantare la tua gloria?
Nessuna parola può esprimerti. ℟.
Tu solo sei ineffabile,
poiché da te hanno origine le nostre parole,
tu solo sei inconoscibile,
poiché da te hanno origine i nostri pensieri. ℟.
Tutte le creature ti cantano,
gli esseri che parlano e quelli che non parlano,
tutte le creature ti celebrano,
gli esseri intelligenti e quelli insipienti. ℟.
Comuni a tutte le creature sono l’anelito e il gemito,
ogni essere vivente a te rivolge preghiere,
a te innalza l’inno del silenzio
e contempla l’armonia della tua creazione. ℟.
Per te tutto esiste e permane,
per te tutto l’universo si muove,
di tutto sei il fine,
tu che sei uno e sarai tutto in tutti. ℟.
Tutti i nomi sono tuoi, come chiamarti,
poiché tu sei il solo senza nome?
Sii misericordioso, tu che sei al di là di tutto,
cos’altro infatti si può cantare di te? ℟.
ORAZIONE
Preghiamo:
Dio nostro Padre,
il tuo sguardo sempre ci avvolge:
accordaci di fissare i nostri occhi su di te,
affinché ti riconosciamo presente
negli eventi di questo giorno,
rallegrandoci del tuo amore fedele,
rivelato a noi in Gesù Cristo, nostro Signore,
che con te e lo Spirito santo
è benedetto ora e nei secoli dei secoli.
– Amen.
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE
Benediciamo il Signore
– rendiamo grazie a Dio.
L’unzione ricevuta dal Santo rimanga in voi,
vi insegni ogni cosa e vi renda saldi nella verità.
– Amen.