Notizie dalla fraternità di Ostuni 2025

Lettera agli amici Qiqajon di Bose n. 79 - Natale 2025

Nel ripensare il 2025 che volge al termine, desideriamo innanzitutto ringraziare il Signore nel fare memoria di due persone care che quest’anno sono tornate alla casa del Padre: l’arcivescovo ✝ Settimio Todisco, che con la sua paterna benevolenza ha incoraggiato e sostenuto i primi passi della fraternità in terra pugliese, e Maria Zaccaria, amica di lunga data.

Il volto della fraternità si è rinnovato. A fr. Davide, fr. Giandomenico, fr. Giuseppe e fr. Norberto, dopo la partenza di fr. Vincenzo per un tempo di stacco, si è aggiunto nel mese di novembre fr. Simone. Gli scambi con i fratelli e le sorelle di Bose sono stati intensi. Fr. Sabino ha visitato la fraternità tre volte durante l’anno, fr. Daniel ha trascorso con noi dieci giorni e ha predicato il ritiro di Pentecoste, sr. Elisa a fine agosto ha tenuto un corso biblico su “Le parole belle (buone) di Gesù”, fr. Elia in ottobre ci ha aiutato nella raccolta delle olive.

Oltre ai consueti ritiri nei tempi forti e le settimane bibliche in estate, vari confronti hanno arricchito la fraternità e i suoi ospiti: la giovane teologa Alice Bianchi (foto) ha toccato il tema “Fare gli uomini, parlare da donne: generi e comunità”, la pedagogista Chiara Scardicchio ha offerto una riflessione il cui titolo è stato: “Piccolo trattato di consolazione. Del morire costante, del risuscitare possibile”. Un ciclo di tre incontri sul tema della pace, “La pace possibile”, ha coinvolto il nostro fr. Sabino, Furio Aharon Biagini e Saifeddine Maaroufi, che ci hanno offerto una riflessione rispettivamente da una prospettiva cristiana, ebraica e islamica.

Gli olivi continuano nello scorrere delle stagioni a trasmetterci lezione e consolazione (foto). Così come l’orto e il frutteto. Quest’anno sono quattro gli oli extravergini prodotti: i tre monovarietali “Uno per uno” (ogliarola salentina), “Radici” (frantoio) e “Futuro” (leccino) e il blend “Sinfonia”. La fraternità è segnalata sulla Guida agli extravergini 2025 di Slowfood, sulla Guida Bibenda 2025 dell’Associazione italiana sommelier ed è presente nel Catalogo degli oli monovarietali 2025 stilato dal CNR di Bologna e AMAP Marche.

Fr. Giuseppe, oltre alla cura del nostro oliveto, svolge il lavoro di potatore anche in alcune masserie e aziende vicine. Fr. Norberto continua a occuparsi delle confetture e delle icone. In collaborazione con Maria Grazia Reggi ha tenuto due corsi di iconografia in fraternità, oltre a uno in Svezia e uno a Bose. Fr. Davide continua a lavorare su alcuni progetti formativi con le scuole superiori e lavora come supervisore per la Caritas di Napoli all’interno di un processo di rinnovamento. Fa parte, inoltre, di un gruppo di lavoro composto da cristiani e cristiane di diverse Chiese italiane e da persone laiche costituitosi intorno a una proposta di “Mosaico di pace” che vuole mettere a fuoco il tema del/i maschile/i nelle Chiese e di pensare percorsi di autocoscienza maschili. Fr. Giandomenico ha partecipato a Roma al convegno dei fratelli comboniani, ha predicato ritiri e meditazioni in diverse comunità religiose e parrocchie della Puglia. Si è inoltre iscritto alla Facoltà teologica dell’Italia meridionale di Napoli per completare il baccalaureato in teologia.

In primavera abbiamo partecipato all’animazione di alcune serate di dialogo ecumenico promosse dall’arcidiocesi di Bari-Bitonto, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità di Taizé. Abbiamo incontrato più volte la comunità valdese di Brindisi, partecipando e predicando al loro culto. Nella solennità di Tutti i santi alcuni di loro, con il pastore Alessandro Esposito, hanno partecipato alla nostra celebrazione eucaristica. Collaboriamo con la commissione ecumenica diocesana e con l’ufficio Migrantes della diocesi di Brindisi-Ostuni.

I ritiri comunitari sono stati vissuti in diverse comunità monastiche: presso le clarisse di Altamura (BA) e i benedettini del monastero “Madonna della Scala” di Noci (BA). Non sono mancati gli scambi con le benedettine di Ostuni, Lecce e Manduria, le clarisse di Lecce e Otranto, le carmelitane di Ostuni e i domenicani di Bari.

I fratelli di Bose a Ostuni