Notizie dalla fraternità di Civitella 2025
Un altro anno, il dodicesimo, è trascorso dal nostro arrivo a Civitella, e non possiamo che ringraziare il Signore per il dono della fraternità che continua a farci vivere. E proprio per cercare di custodire il dono prezioso e fragile della fraternità quest’anno abbiamo pensato di “spaziare” un po’ sul territorio, andando a trovare, sorelle benedettine e di Bose assieme, alcune comunità monastiche a noi vicine: siamo state dalle benedettine di Tarquinia, di Bastia e di Montefiascone, e dalle camaldolesi di Roma per condividere con loro una giornata di confronto, preghiera e amicizia.
Quest’anno, oltre a diversi passaggi di fratelli e sorelle di Bose che singolarmente ci hanno visitate, abbiamo avuto la gioia di poter ospitare per qualche giorno tutti i giovani professi e professe di Bose (foto): bello trovarsi a confronto sulla vita che conduciamo a Civitella, poter condividere preghiera e tavola, e prezioso il lavoro fatto assieme! Grazie al loro aiuto abbiamo anche potuto realizzare un piccolo pergolato per la comunità e spostare l’archivio in una zona più accessibile del monastero.
Un grazie particolare va ai tanti amici e amiche che ci hanno visitato mostrandoci il loro affetto e la loro amicizia: innanzitutto l’abate primate dei benedettini, p. Jeremias Schröder, per la prima volta a Civitella, e poi p. Michel Van Parys, p. Innocenzo Gargano, piccola sorella Claire Dominique e altre piccole sorelle, fedeli presenze tra di noi, sr. Natalia di Montserrat, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare l’intera comunità di Pra ’d Mill con la quale abbiamo trascorso una bella serata di fraternità quest’estate.
Sono nate anche nuove amicizie in quest’anno. In particolare siamo grate dell’incontro con Furio Aharon Biagini, che ha tenuto a noi e ai nostri ospiti un weekend sull’ebraismo, e dell’incontro con le sorelle della comunità Dives in Misericordia della provincia di Ravenna, che con regolarità sono state ospiti da noi.
Purtroppo abbiamo anche perso amici quest’anno: don Mario De Maio, dell’associazione Oreundici, ha vissuto la sua pasqua a novembre 2024, lasciandoci però un’importante eredità: curare e custodire le relazioni, perché le relazioni sono ciò che nutrono e rendono luminosa e bella la nostra vita.
E di relazioni cerchiamo di nutrire la nostra quotidianità, in particolare con chi condivide con noi lo stesso territorio di Civitella: la parrocchia, il comune, i vicini con i quali abbiamo instaurato un semplice ma bel rapporto di collaborazione così da incoraggiare spazi di riflessione, offrire accoglienza e garantire un piccolo supporto per qualche attività della Caritas.
Anche quest’anno non è mancato l’aiuto, in particolare nel periodo estivo, di giovani e scout che ci hanno permesso di realizzare quei progetti per noi altrimenti impossibili per mancanza di forze: grazie a loro ogni anno riusciamo a rendere un pochino più funzionale o un pochino più bello qualche angolo della casa o del giardino, con soddisfazione loro e nostra. Ma la presenza dei giovani è soprattutto un’occasione di condivisione del loro vissuto e di confronto sulle loro attese... e c’è sempre da imparare per noi!
Con gli ospiti abbiamo condiviso quest’anno, oltre ai consueti ritiri e settimane o weekend biblici, anche alcune “domeniche al monastero”: un piccolo itinerario attraverso tre libri minori della Bibbia. Non sono mancati anche ospiti frequentatori di Bose che, nel recarsi a Roma per il giubileo, hanno scelto di far tappa da noi per conoscere questa nostra realtà.
Tra i lavori straordinari che la comunità ha dovuto affrontare segnaliamo la realizzazione di un nuovo, piccolo impianto di ulivi che è andato a sostituire la vigna e il rifacimento di una terrazza che purtroppo era causa di infiltrazioni nella cucina sottostante.
E non possiamo concludere se non ringraziando due nostre sorelle: sr. Alice, che dopo dodici anni di presenza a Civitella è rientrata a Bose, e sr. Cecilia, che da Bose ci ha raggiunte in fraternità per condividere con noi la vita.
Le sorelle di Civitella