Serate musicali estive 2019

Polena raffigurante un suonatore di arpa, dalla motonave (ruota a vapore) Cambria, varata a Londra nel 1844, Museo tecnico navale, La Spezia.
Polena raffigurante un suonatore di arpa, dalla motonave (ruota a vapore) Cambria, varata a Londra nel 1844, Museo tecnico navale, La Spezia.

Alcune sere d’estate, durante le tradizionali settimane bibliche e di spiritualità, la comunità propone agli ospiti un momento musicale, per condividere istanti di bellezza e di distensione con amici musicisti.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. È necessaria la prenotazione.

Venerdì 19 luglio 2019, ore 20,30
Dimitri Grechi Espinoza, sassofono

“Oreb”

Nella penombra delle architetture antiche, il suono del sassofono di Dimitri Grechi Espinoza si rivela nel suo peregrinare attento, in cerca di armonie e risonanze naturali che racchiudono un significato, un segreto. Immersioni sonore che avvolgono i sensi e portano l'ascoltatore a seguire le impronte di questo ricercare, tra un ondeggiare e un vibrare mai fini a se stessi, ma pregni di immagini e di un sapore ancestrale interiore.

Venerdì 26 luglio 2019, ore 20,30
Matias Nestor Cuevas, pianoforte

Programma:

L. van Beethoven - Sonata op. 57 "Appassionata"
F. Chopin - Ballata no. 4 op. 52
F. Liszt - Fantasia "Dopo una Lettura di Dante"
 

Giovedì 1° agosto 2019, ore 20,30
Fabio Mina, flauto

Per Fabio Mina l'improvvisazione è lo strumento migliore per entrare in contatto con il momento, con la situazione, ascoltando profondamente quello che succede fuori e dentro mentre si sta creando musica.

Cerca un'immagine del flauto senza cliché che esplori le trame sonore, estendendo le possibilità con l'elettronica dal vivo, il sintetizzatore e gli effetti a pedale. Attirato anche da diversi approcci e idee musicali, ha studiato musica nord-indiana, giapponese e persiana, attraverso la pratica del bansuri (il flauto di bambù indiano), dizi, hulusi (due diversi tipi di flauti di bambù cinesi), duduk (oboe armeno fatto di legno di albicocca), fujara (un grande flauto slovacco), khaen (un organo a bocca di Laos e Thailandia) e alcuni altri strumenti a fiato.

È interessato a creare concerti realizzati con suoni specifici del luogo per trovare una relazione con la terra, costruire un ponte fatto di suoni che collega il suo paesaggio con un altro e creare un dialogo sincero, un vero scambio di emozioni, informazioni, conoscenze.

Mercoledì 7 agosto 2019, ore 20,30
Elsa Martin, canto
Stefano Battaglia, pianoforte

“Al centro delle cose”
Omaggio in musica a Pierluigi Cappello

Sulle liriche del poeta Pierluigi Cappello (1967-2017) i due artisti hanno scritto composizioni originali, nella convinzione che la musica sia l’arte privilegiata per osare un dialogo con la parola di Cappello. Attingendo alla sua produzione poetica sia in friulano sia in italiano, questo lavoro prosegue, arricchendola di nuovi contenuti, l’appassionata ricerca sulla poesia friulana che i due musicisti hanno compiuto in precedenza. Il concerto valorizza l’intensità interpretativa della forma canzone dei due musicisti, così come le doti performative che attingono alla nuova musica contemporanea e alla prassi dell’improvvisazione.

«Leggere Cappello regala immediatamente la sensazione di abitare luoghi vivi e misteriosi, in cui attimo ed eternità divengono la stessa cosa, dove qualcosa si inserisce tra la vita e la morte facendone un’unica esperienza (…). La sua voce dolce e solenne è contemporaneamente memoria primitiva, sguardo presente e visione futura» (Stefano Battaglia).

«Le sue raccolte assomigliano all’opera di un vasaio, al lavoro di un instancabile cesellatore dallo sguardo largo e lucido, sempre calato nella sua realtà, e la musica, grazie alle sue proprietà metalinguistiche oltre che metafisiche, è l’arte privilegiata per dialogare con la parola di Cappello senza sacrificarla o svilirla» (Elsa Martin).

Mercoledì 21 agosto 2019, ore 20,30
“C’è Gaber e Gaber” 

Spettacolo di Teatro Canzone tra Gaber e un noi
Da una idea di Paolo Camporini e Elisa Salvaterra
Con Elisa Salvaterra, attrice e cantante
e Fabius Constable, arpa celtica

«C’è Gaber e Gaber» è uno spettacolo di Teatro-Canzone che nasce da una idea di Paolo Camporini e Elisa Salvaterra intorno alla figura di Giorgio Gaber e il nostro tempo. Lo spettacolo ripercorre monologhi (due di Gaber e due originali) e canzoni del Signor G. omaggiando la sua arte attraverso il filo rosso del concetto di persona, ieri e oggi. Dove sono rimasti l’uomo e la donna del nostro tempo? come muovono i loro passi e le loro menti in un tempo dove un indifferente individualismo e un insistente pre-giudizio sul diverso la fan da padrone?

Uno spettacolo poetico, ricco di musica e suoni non comuni, di parole e di una “illogica allegria”!

Mercoledì 28 agosto 2019, ore 20,30
Andrea Pozzoli, arpa celtica elettrica

«Ho sempre 'frequentato' la musica con curiosità, considerandola un luogo in cui le persone esprimono se stesse senza filtri, l’ho respirata non facendo mai distinzioni di generi o di forme musicali e cercando di cogliere ovunque aspetti che facessero risuonare in me qualcosa di affine...» (Andrea Pozzoli).